La sconfitta del Potenza è un boccone amaro per l'allenatore Pietro De Giorgio, che in conferenza stampa ha analizzato senza sconti una prestazione definita "strana" e segnata da numerosi errori individuali, un difetto che il tecnico lucano identifica come una costante della squadra e che, se sommato a un approccio tattico troppo timido, diventa fatale.
"Abbiamo giocato una partita molto strana e complessa," ha esordito De Giorgio. "Nel primo tempo, abbiamo pensato quasi esclusivamente a non subire gol. Siamo rimasti bassi fin dall'inizio, soffrendo il palleggio di un avversario che sapevamo essere molto abile in questo fondamentale. Quello che mi ha lasciato insoddisfatto è stata la poca personalità in fase di possesso palla. Loro venivano a pressarci uomo contro uomo, e noi abbiamo commesso troppi errori di scelta. Ci è mancata quella sfrontatezza che solitamente ci contraddistingue."
Il tecnico ha poi riflettuto sul paradosso della gara: "Il primo tempo è stato attendista, subendo poco, ma il secondo tempo, per assurdo, ha visto un'occasione netta per loro su un nostro errore—il palo preso su una punizione battuta velocemente—ma siamo comunque riusciti a passare in vantaggio. Peccato, perché abbiamo avuto subito la palla del 2-0 per chiudere la partita. Sembrava il nostro momento migliore quando c'è stato l'infortunio di Alastra, che ha portato al loro pareggio. Da lì, un altro cross ha determinato il gol del sorpasso. Abbiamo concesso poco, eppure abbiamo subito due reti con un modulo diverso, sempre su palla crossata."
La Svolta Mancata e la Mancanza di Carattere
Il rammarico è evidente, soprattutto per il crollo psicologico dopo il vantaggio. "Dispiace perché, nel momento in cui eravamo andati in vantaggio, avevamo messo in campo una prestazione tosta, attenta, di attesa, di carattere. Invece, abbiamo subito due gol in pochi minuti che ci hanno fatto perdere. Ma, ripeto, l'atteggiamento del primo tempo non mi è piaciuto per niente."
Sulle difficoltà nella preparazione, dovute alla trasferta lunga e al poco tempo per allenarsi, De Giorgio è categorico: "La partita l'abbiamo preparata in un solo giorno, c'è stato questo viaggio aereo. L'avevamo detto che avremmo avuto due trasferte aeree, Siracusa e Atalanta, ma questo non deve assolutamente essere un alibi. Il primo tempo è stato bruttissimo. Nel secondo, quando abbiamo potuto, abbiamo segnato e potevamo chiuderla con il tiro di Petrungaro. Dispiace per la grande ingenuità con cui abbiamo subito i due gol."
L'atteggiamento della squadra non è stato presuntuoso, ma timoroso: "Poco presuntuoso, direi, anzi. Quello che non mi è piaciuto è stato l'approccio in fase di possesso. Avevamo troppa paura di giocare, non riuscivamo a trovare soluzioni contro il loro uomo contro uomo. Questo è stato l'aspetto più negativo. Ci siamo abbassati e siamo stati attendisti, pensando solo a non subire, ma questa è stata una mancanza di carattere, sapendo che il Siracusa è una squadra che pressa forte, palleggia bene e crea occasioni. Quella che mi è mancata è stata la personalità."
Scelte e Turnover Mirato
Il tecnico ha poi giustificato il turnover, che non era improvvisato: "Il turnover era una decisione che avevo pianificato da tempo e che avevo già annunciato in settimana. Ne abbiamo cambiati tre rispetto ai titolari fissi: Bura, Maisto e Bruschi. Loro sono subentrati a Bura, Maisto e Bruschi che sono, rispettivamente, un 2004 che ha fatto un buon esordio, e due giocatori che ho voluto far riposare in vista del tour de force. Era il momento giusto per far giocare Bruschi titolare. Ho preferito non forzare l'utilizzo di giocatori come D'Auria, Camigliano e Felippe, che hanno avuto problemi fisici o hanno saltato il ritiro. Era una scelta mirata alla gestione fisica."
"Però, ribadisco, la prestazione del primo tempo è stata troppo attendista, cosa a cui non siamo abituati. Difendere a 5 non significa diventare passivi, e questo non mi piace. E dispiace il fatto che, nel nostro miglior momento, proprio quando potevamo andare sul 2-0, c'è stato l'infortunio di Fabrizio."
Infine, sull'episodio del gol subito: "Avevamo preparato la partita in questo modo. Sapevamo che il Siracusa gioca molto sugli esterni, con Valente e Guadagni che cercano continuamente di rientrare e crossare. L'avevamo provato tutta la settimana, e dispiace che abbiamo subito gol proprio sull'unico errore. Sul cross di Valente dobbiamo continuare a lavorare, ma concediamo poco in generale. Il Siracusa è una squadra che l'avevo detto in settimana, ha messo in difficoltà Salernitana e Crotone, è aggressiva e merita considerazione. Mancava solo il risultato per confermare le loro prestazioni."
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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