La passione per i colori della propria città può riaccendere la fiamma di un calciatore anche quando l'età anagrafica suggerisce di pensare al ritiro. È quanto sta vivendo Matteo Mandorlini, centrocampista del Ravenna che ha ritrovato entusiasmo e determinazione indossando nuovamente la maglia giallorossa.
In un'intervista rilasciata al Corriere Romagna, il giocatore ha descritto con evidente soddisfazione il suo ritorno nella squadra della sua città natale. La presenza di una proprietà ambiziosa e il coinvolgimento familiare - con il fratello nel ruolo di direttore sportivo - hanno rappresentato elementi determinanti nella sua decisione di proseguire la carriera calcistica.
"Essere tornato a vestire la maglia della mia città con questa proprietà e in una società ambiziosa in cui mio fratello è direttore sportivo, e sta dando anima e corpo per la causa, mi ha dato una bella responsabilità", ha dichiarato Mandorlini. "In estate ho ritrovato stimoli e motivazioni per continuare e ora ho una gran voglia di tirare fuori qualcosa in più ogni giorno."
Il centrocampista ha sottolineato l'atmosfera positiva che si respira all'interno del gruppo squadra, evidenziando l'impegno costante di tutti i componenti della rosa. "Come tutti del resto, perché in questa rosa nessuno sbaglia mai un allenamento e questo può senza dubbio rappresentare una buona base per il futuro", ha aggiunto, mostrando fiducia nelle potenzialità del collettivo.
Particolarmente significativa è stata la sua riflessione sull'età e sulla forma fisica attuale. "Detto questo, aggiungo che mi sento almeno 10 anni di meno e questo ha contribuito ad allontanare la tentazione di dire stop", ha confessato con un sorriso, lasciando intendere come l'ambiente ravennate abbia saputo ringiovanirlo mentalmente e fisicamente.
Un momento di particolare emozione per Mandorlini è stato il gol realizzato nella partita contro il Campobasso, una rete che ha assunto un valore simbolico speciale per il giocatore. La marcatura, siglata davanti al pubblico di casa e precisamente sotto la curva Mero, ha rappresentato un traguardo personale di grande significato.
"Col Campobasso è stato il primo gol in gara ufficiale segnato nella mia città, con la maglia del Ravenna addosso e proprio sotto la curva Mero. Insomma è stato molto bello, una sensazione di incredibile soddisfazione", ha raccontato il centrocampista, evidenziando l'intensità emotiva di quel momento.
La rete contro il Campobasso ha però assunto un'importanza che va oltre la gratificazione personale. Per Mandorlini, infatti, rappresenta anche la concretizzazione di un impegno verso la società e la città che lo ha accolto nuovamente. "Arrivato a questo punto sento un po' di responsabilità verso la proprietà e la città, segnare è sempre entusiasmante ma per il Ravenna era importante, e sempre dovrà esserlo, il risultato, che in questo modo ci ripaga dei sacrifici fatti da tutti giorno dopo giorno".
Le parole del giocatore rivelano una mentalità matura e consapevole del proprio ruolo all'interno del progetto tecnico. L'enfasi posta sui risultati collettivi rispetto alle prestazioni individuali dimostra come Mandorlini abbia saputo coniugare l'esperienza acquisita negli anni con una rinnovata voglia di mettersi al servizio della squadra.
Il ritorno del centrocampista nel calcio ravennate si inserisce in un contesto di rinnovamento e ambizione che caratterizza la società giallorossa. La presenza di una dirigenza determinata e di un gruppo di lavoro coeso rappresenta la base su cui costruire un progetto sportivo di respiro, capace di soddisfare le aspettative di una piazza storicamente esigente.
La storia di Mandorlini dimostra come il legame con i colori della propria città possa rappresentare una fonte inesauribile di motivazioni per un atleta. La capacità di ritrovare entusiasmo e determinazione in una fase avanzata della carriera conferma l'importanza dei valori emotivi e identitari nello sport professionistico.
Il centrocampista sembra aver trovato la formula giusta per coniugare esperienza e freschezza, mettendo al servizio del Ravenna un bagaglio tecnico arricchito da una nuova linfa vitale. Una combinazione che potrebbe rivelarsi preziosa per le ambizioni della squadra giallorossa nella stagione in corso.
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