Quella odierna è una data destinata a entrare nella storia dell’Union Brescia. Stasera, alle ore 18, è prevista l’ufficializzazione del nuovo Consiglio di Amministrazione (CdA), un momento cruciale che trascende il mero formalismo. Rappresenta, infatti, la costituzione di una compagine societaria interamente composta da imprenditori bresciani che hanno unito le proprie forze con l'obiettivo dichiarato di riportare il grande calcio nella città lombarda. Questa iniziativa si pone in continuità ideale con l'epoca d'oro della presidenza di Gino Corioni (1937-2016), che dal 1992 al 2014 ha guidato il club per 22 anni.

Il dettaglio di questa rivoluzione societaria è stato ampiamente approfondito dal quotidiano Bresciaoggi.

La Leadership Affidata a Giuseppe Pasini

Alla guida della nuova Union Brescia ci sarà Giuseppe Pasini. Imprenditore di spicco, Pasini è presidente di Confindustria Lombardia e figura apicale del Feralpi Group, colosso siderurgico con sede a Lonato. La sua esperienza nel mondo del calcio è significativa: ha presieduto la Feralpisalò dal 2009, squadra che, con il cambio di denominazione e sede, ha garantito alla provincia una presenza nei campionati professionistici dopo la cessazione dell'attività centenaria del Brescia.

Pasini, 64 anni, assumerà la carica di presidente e, attraverso la sua Feralpi, deterrà una partecipazione azionaria che si attesterà tra il 20 e il 25 per cento del capitale sociale.

I Vicepresidenti e la Ripartizione delle Quote

Al fianco del presidente Pasini, ci saranno due vicepresidenti, entrambi figure di rilievo nel panorama industriale e sportivo locale:

Carlo Bonomi: Conosciuto per aver guidato il Lumezzane dall'ambito dilettantistico fino alle porte della Serie B tra la fine degli anni '80 e l'inizio del Duemila. Il suo Bonomi Group, con sede a Gussago, è un leader nel settore dell'idraulica, del riscaldamento e dell'energia, specializzato nella produzione di componenti che regolano il flusso di fluidi liquidi e gassosi.

Mario Gnutti: Vicepresidente della Gnutti Carlo di Maclodio, azienda focalizzata sulla produzione di componenti essenziali per i motori, in particolare per il valve train (gruppo bilancieri) e i sistemi di iniezione carburante.

La quota di partecipazione inizialmente prevista per i due vicepresidenti era del 10 per cento ciascuno, ma è stata leggermente ridimensionata, scendendo al 7-8 per cento, a causa del grande numero di investitori che hanno aderito con entusiasmo al progetto.

Un Parterre di Imprenditori nel CdA e Tra i Soci

L'ampio coinvolgimento di forze economiche del territorio è la vera cifra distintiva di questa operazione. Tra le aziende che faranno il loro ingresso nel Consiglio di Amministrazione figurano:

Parteca spa di Calcinato, parte del Cavagna Group, specializzata nella fusione e lavorazione di ottone e zama.

Giambattista Olivini, rappresentante dell'omonima cantina vitivinicola del Basso Garda.

Dia Carni di Calcinato, con Luigi Borno, già socio del Desenzano, il cui nipote, Rudy Zucca, è presente sulle maglie dei portieri con il marchio Security Trust di Cellatica.

Un ruolo operativo di primo piano è affidato a Marco Leali, che assume la carica di amministratore delegato dell'Union Brescia, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo nella Feralpisalò. Entra nel CdA anche Vi.Bi. di Piancogno, azienda leader nel recupero e smaltimento di materiale elettrico, da anni vicina a Pasini come sponsor principale della Feralpisalò e il cui marchio è già visibile sulle divise da gioco del Brescia.

L'operato di Pasini è stato cruciale in questa "estate di fuoco", riuscendo a radunare circa sessanta soci, un numero che supera le cento unità se si considerano anche sostenitori e sponsor. Tra i nomi che hanno aderito al progetto si annoverano:

L’Aic di Torbole Casaglia con Dino Capitanio, per anni vicepresidente della Feralpisalò.

La Streparava Holding di Adro, con il presidente di Confindustria Brescia Paolo Streparava.

Regesta Group (settore informatico).

Inoltre, componenti delle famiglie Prandini e Ghirardi, insieme a Daniele Scuola (titolare della Dac di Flero), hanno costituito una newco dedicata a sostenere quello che lo stesso presidente Pasini ha definito "il progetto dei bresciani". L'Union Brescia si presenta, dunque, come un progetto solido e radicato, espressione di un forte impegno comunitario e imprenditoriale per il futuro del calcio cittadino.

Sezione: Serie C / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 12:47
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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