Intervistato da TMW Radio, il direttore sportivo della Salernitana, Daniele Faggiano, ha analizzato la sua nuova esperienza professionale e la costruzione della squadra. Le sue riflessioni offrono uno sguardo approfondito sulla realtà granata e sulle dinamiche del campionato di Serie C.

Faggiano ha definito l'incarico a Salerno come una grande sfida, sottolineando l'importanza di riportare la squadra nel calcio che conta, un obiettivo che la piazza merita pienamente. Il ds si è detto soddisfatto di lavorare in una società solida, guidata dal presidente Danilo Iervolino, dal dottor Milan e dall’amministratore Umberto Pagano. "Stiamo cercando di costruire insieme una Salernitana futuribile sotto ogni aspetto," ha affermato, mettendo in evidenza il lavoro di squadra per creare una base solida.

La costruzione del nuovo organico non è stata semplice. Con ben 24-25 giocatori arrivati, l'obiettivo primario è trovare l'amalgama giusta, una componente che, a suo dire, non può essere acquistata ma va costruita con il tempo e il duro lavoro. "Se si potesse comprarla sarebbe l’ideale, ma dobbiamo costruirla giorno dopo giorno con il lavoro mio, del mister e della società," ha dichiarato, mettendo in luce le difficoltà di un gruppo completamente rinnovato.

La scelta dei giocatori e dell'allenatore è stata guidata dalla volontà di creare una rosa che rispecchi la visione di gioco del tecnico, con un mix equilibrato di esperienza e giovani promettenti, alcuni dei quali provenienti da vivai di spicco come Sassuolo, Lecce e Milan. Faggiano ha espresso la sua soddisfazione per aver costruito, prima ancora di una squadra, un gruppo di uomini, dove tutti si sentono importanti pur sapendo di essere costantemente sotto esame. A suo avviso, un valore aggiunto della squadra è la qualità della panchina, fondamentale in un campionato così lungo.

Analizzando l'inizio di stagione, il direttore sportivo ha riconosciuto le difficoltà legate alla necessità di trovare i giusti meccanismi di gioco. Nonostante ciò, si è detto fiducioso per il prosieguo del campionato. Ha poi citato alcune squadre avversarie che, avendo mantenuto la loro struttura di base per anni, godono di un vantaggio iniziale, menzionando in particolare Benevento, Cerignola e il Catania, quest'ultimo un esempio di programmazione e solidità.

Faggiano ha anche espresso la sua opinione sul livello del girone meridionale, che considera molto alto. Ha elogiato squadre come Siracusa, che gioca un bel calcio grazie a un ottimo allenatore, e il Casarano, che si presenta come un avversario ostico. Ha inoltre espresso un giudizio positivo su Potenza, Crotone e Monopoli.

Tra gli argomenti affrontati, il ds ha parlato delle seconde squadre, un tema di grande attualità. "In Serie A giocano tantissimi stranieri, quindi qualcosa bisogna fare," ha osservato, riconoscendo l'utilità delle seconde squadre per la crescita dei giovani, sebbene il sistema italiano le renda un privilegio per pochi. A suo parere, questa dinamica penalizza la stessa Lega Pro, poiché molti giovani che un tempo venivano prestati a club di Serie C rimangono nelle squadre U23.

Riguardo al miglioramento del campionato di Serie C, Faggiano ha riconosciuto una crescita significativa, dovuta anche alla maggiore visibilità televisiva. Ha sottolineato l'aumento dell'interesse e della partecipazione dei tifosi, oltre al miglioramento del livello tecnico generale. Infine, ha espresso un parere favorevole sul nuovo sistema FVS (Final Video System), definendolo un passo avanti per ridurre gli errori arbitrali. "È un’evoluzione giusta. Come tutte le novità serve tempo, ma è utile e riduce gli errori," ha concluso, ribadendo l'importanza di rimanere uniti per il bene del calcio.

Sezione: Serie C / Data: Mer 10 settembre 2025 alle 18:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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