Il tecnico Marco Turati si è presentato come di consueto in sala stampa dopo la rifinitura dell'allenamento pre-partita, per discutere con i giornalisti della sfida che attende domani il suo Siracusa contro il Cosenza.
Il primo argomento affrontato è stato l'impatto psicologico della recente prima vittoria in campionato sulla squadra, specialmente a ridosso di un impegno così complesso.
Turati ha subito messo in evidenza la ristrettezza dei tempi: «Abbiamo avuto veramente poco tempo lavorare e per preparare questa complicatissima partita». Tuttavia, l'effetto della vittoria è stato palpabile a livello emotivo. «In questi tre giorni ho visto un morale molto alto. Ho visto i ragazzi che avevano la gioia di lavorare, non che non l'avessero avuta prima; però, inanellare un filotto di sconfitte lascia un po’ di amarezza; lascia sicuramente qualche strascico», ha spiegato l'allenatore, sottolineando come i tre punti abbiano sciolto le tensioni accumulate.
Nonostante l'esigenza di recuperare mentalmente, il lavoro sul campo è proseguito con intensità: «Abbiamo fondamentalmente continuato a lavorare come abbiamo fatto nelle ultime settimane in fase di costruzione, ma abbiamo tanto da mettere dentro; quindi, ho dovuto per forza di cose torchiare i miei ragazzi, perché domenica incontreremo secondo me una delle squadre più forti di tutta la Serie C».
Il mister azzurro ha espresso giudizi molto chiari e lusinghieri sull'avversario calabrese, definendolo una vera potenza per la categoria. «Il Cosenza è una squadra molto forte e forse è l'unica squadra di questo girone che ha confermato tantissimi calciatori dello scorso anno che giocavano insieme in Serie B», ha evidenziato Turati, rimarcando il vantaggio di poter contare su un gruppo già rodato e abituato a palcoscenici superiori.
Il tecnico ha definito i lupi come una corazzata, inserendoli nel lotto delle cinque formazioni del girone con calciatori di caratura superiore. Tra i singoli, ha dedicato una menzione speciale a un giocatore in particolare: «Un calciatore top della categoria è Simone Mazzocchi classe 1998, penso che qua si ricorderanno tutti di Simone che giocò in Serie C da giovanissimo con noi nell’anno 2017-18, mio ex compagno, con qualità di gioco altissime». Turati ha poi ripercorso la carriera dell'attaccante, che ha militato per cinque anni in Serie B, concludendo che si tratta di «un attaccante che in questa categoria non c'entra niente».
«Ci sono poi nella rosa del Cosenza anche altri calciatori che hanno caratteristiche veramente importanti per questa categoria, cosa che noi non abbiamo. Domani cercheremo di migliorare anche quello che ci è venuto meno bene», ha chiosato Turati, mantenendo i piedi per terra ma lanciando un segnale di ambizione.
L'allenatore ha fornito dettagli sul lavoro svolto in allenamento, chiedendo ai suoi di replicare l'atteggiamento mostrato nella precedente gara vinta. «Ho ripetuto al gruppo che voglio rivedere in allenamento le stesse facce come durante la gara con il Potenza», ha postillato Marco Turati.
L'impegno nella gara precedente è stato encomiabile: «Ho avuto la sensazione che i miei ragazzi erano pronti e disposti a tutto pur di non subire l’attacco del Potenza. Ho visto facce stanche nelle rincorse, ho visto gente che ha spinto come non mai». Tuttavia, il focus è ora sui margini di miglioramento, in particolare nella fase offensiva. «Dal punto di vista tattico abbiamo messo dentro qualcosa, sappiamo dov'è dobbiamo migliorare. Dal mio punto di vista in proiezione offensiva abbiamo grandissimi margini di miglioramento. Dobbiamo trovare più spazi in avanti, e migliorare anche nell’area avversaria».
Infine, grande attenzione è stata dedicata alla fase di non possesso, fondamentale per contrastare le temibili ripartenze del Cosenza, una squadra che ha dimostrato la sua pericolosità in contropiede rifilando quattro reti al Catania. «Io ho impiegato molto tempo, durante i tre giorni di allenamento, sul non possesso palla, perché loro sono una squadra che non si può concedere nulla», ha concluso il tecnico, spiegando che il Cosenza ha «degli attaccanti tecnici ma soprattutto molto veloci».
«Noi ci siamo preparati a diverse soluzioni. Sappiamo quando dobbiamo contenere le sfuriate dell'avversario e quando invece possiamo portare pressione», ha precisato Turati. L'obiettivo è ripetere l'ottima prestazione difensiva della gara precedente, valorizzandone i meriti: «Nella fase di non possesso è stata fatta in maniera più che buona alla quale non si è dato il giusto valore, perché il Potenza è una squadra ben allenata, quindi vogliamo ripetere la stessa prestazione, e di conseguenza migliorare quelle piccole sbavature che a livello individuale non ci hanno permesso di fare la gara perfetta».
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