La terza giornata del campionato di Serie D, Girone B, ha registrato un episodio insolito che ha portato al rinvio della sfida tra Brusaporto e Villa Valle, originariamente programmata per sabato 20 settembre 2025. La gara non si è disputata a causa di irregolarità riscontrate nelle dimensioni delle porte del campo sportivo comunale di Casazza (BG), dove l'incontro era stato trasferito per l'indisponibilità dell'impianto di casa.

Il Calcio Brusaporto aveva preventivamente organizzato il trasferimento della partita presso la struttura di Casazza, omologata per competizioni fino al livello di Eccellenza, ottenendo regolare autorizzazione in deroga per la disputa a porte chiuse. Una soluzione che appariva conforme ai regolamenti federali e che doveva garantire lo svolgimento regolare dell'incontro.

La situazione si è però complicata al momento dell'arrivo delle squadre presso l'impianto bergamasco. I dirigenti del Villa Valle hanno proceduto con una misurazione delle porte utilizzando strumentazione laser di proprietà, rilevando significative difformità rispetto agli standard regolamentari. I controlli hanno evidenziato che una porta risultava più alta di circa 6 centimetri, mentre l'altra superava le misure standard di circa 3 centimetri.

Il direttore di gara, dopo aver ricevuto riserva scritta dalla società ospite e verificato personalmente la situazione, ha concesso il tempo regolamentare di 45 minuti al Brusaporto per tentare di ristabilire le dimensioni corrette. Nonostante gli sforzi del personale tecnico locale, gli interventi si sono rivelati insufficienti e l'arbitro ha dovuto decretare l'impossibilità di iniziare la partita.

Dal comunicato ufficiale del Brusaporto emerge un dettaglio particolare: un dirigente del Villa Valle si era recato presso l'impianto nei giorni precedenti per effettuare una verifica privata, senza comunicazione alla società di casa né agli organi federali. Questa circostanza ha suscitato perplessità nella dirigenza bergamasca, che attraverso la nota ufficiale ha voluto sottolineare la propria buona fede nella gestione dell'intera vicenda.

La società di Brusaporto ha infatti rivendicato la correttezza del proprio operato, evidenziando l'impegno profuso per garantire lo svolgimento della gara attraverso l'individuazione di un impianto alternativo e l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni. Nel contempo, ha espresso dubbi sulle modalità e sui tempi con cui è stata sollevata la questione tecnica da parte degli avversari.

La vicenda rappresenta un caso emblematico delle complessità organizzative che le società dilettantistiche possono trovarsi ad affrontare, soprattutto quando devono ricorrere a impianti alternativi. Il rispetto delle norme tecniche federali, pur comprensibile nella sua rigidità, può talvolta generare situazioni paradossali come quella verificatasi a Casazza.

Il Brusaporto ha concluso il proprio comunicato ribadendo la disponibilità verso gli organi federali per ogni chiarimento e auspicando che venga fatta "piena luce sull'accaduto, nel rispetto dei valori sportivi e del principio di lealtà tra le società". La dirigenza ha inoltre ringraziato i tifosi per la comprensione mostrata in questa circostanza.

Ora spetterà agli organi federali competenti valutare la situazione e decidere le modalità di recupero della partita, che dovrà necessariamente essere riprogrammata su un impianto conforme a tutti i parametri regolamentari. Un episodio che certamente farà discutere negli ambienti del calcio dilettantistico e che pone l'accento sull'importanza di controlli preventivi accurati per evitare simili inconvenienti.

La vicenda di Casazza dimostra ancora una volta come, nel calcio moderno, anche nei campionati dilettantistici l'attenzione per i dettagli tecnici e regolamentari sia diventata sempre più rigorosa, con conseguenze che possono condizionare l'andamento di una giornata di campionato.

Sezione: Serie D / Data: Dom 21 settembre 2025 alle 18:15
Autore: Andrea Villa
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