Pur incassando una sconfitta nell'ultima giornata contro il Bari, l'atmosfera in casa Pisa è di pura euforia. La promozione in Serie A è un traguardo storico, un vero e proprio "capolavoro" come lo definisce un Pippo Inzaghi raggiante ai microfoni.

Il tecnico nerazzurro ha subito voluto condividere la sua gioia e gratitudine: "Sono immensamente felice, e sento il bisogno di ringraziare la società, Knaster e il presidente Giuseppe Corrado, unitamente a Giovanni Corrado e Davide Vaira. Ci hanno messo nelle condizioni ideali per lavorare al meglio, non facendoci mancare assolutamente nulla. Un ringraziamento speciale va anche a tutto lo staff, quella formazione invisibile che, pur non essendo sotto i riflettori, è stata determinante per raggiungere questo incredibile traguardo della promozione in Serie A. 

Ci tenevo particolarmente a ringraziarli tutti, perché se oggi si parla di me, senza il loro supporto non sarei la persona che sono. A volte devono anche sopportarmi, ammetto di essere esigente, ma metto una passione e una volontà immense in quello che faccio. Mi sento parte integrante di questo capolavoro".

Inzaghi ha poi ripercorso il cammino che ha portato a questa impresa: "Ho sempre avuto la convinzione che potessimo realizzare qualcosa di straordinario. Inizialmente speravo di qualificarci per i playoff e di vincerli, ma giorno dopo giorno ho potuto constatare quanto fosse eccezionale questo gruppo di ragazzi. Hanno dimostrato un atteggiamento esemplare, senza mai una multa o una lamentela. 

Credo e spero che tutti siano cresciuti individualmente, e mi auguro di aver trasmesso loro questa mentalità. Adesso è il momento di goderci appieno questo successo. Grazie al sacrificio e al duro lavoro, abbiamo compiuto imprese che all'inizio sembravano irrealizzabili. Molti, quando ho accettato l'incarico, mi sconsigliavano di venire a Pisa; non c'era una sola persona che ritenesse fosse la scelta giusta."

Il tecnico ha poi svelato un aneddoto significativo sul suo arrivo in Toscana: "C'erano anche altre opportunità, ma sentivo spesso Calabresi. Quando sembrava che fossi indeciso se accettare altre proposte, lui e Caracciolo mi scrissero insieme dicendomi che se fossi venuto a Pisa, si sarebbero buttati nel fuoco per me. E posso dire con certezza che si sono buttati nel fuoco". Un racconto che testimonia il forte legame e la fiducia reciproca instauratasi all'interno dello spogliatoio nerazzurro, uno degli ingredienti fondamentali di questa storica promozione.

Sezione: Serie B / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 17:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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