La trasferta pugliese si trasforma in un'altra battuta d'arresto per il Nola che ieri ha collezionato la seconda sconfitta consecutiva sul campo della Fidelis Andria. Un ko maturato con lo stesso risultato della settimana precedente, ma stavolta in trasferta e con l'aggravante di aver disputato oltre sessanta minuti in inferiorità numerica. Una situazione complicata che i campani hanno affrontato con carattere, senza mai arrendersi e tentando di raddrizzare la partita fino all'ultimo minuto disponibile.
La sfida dello stadio "Degli Ulivi" ha visto i padroni di casa imporsi su un Nola che, nonostante le difficoltà, ha mostrato orgoglio e determinazione. L'espulsione che ha lasciato la squadra in dieci ha inevitabilmente condizionato l'economia del match, rendendo ancor più arduo il compito degli ospiti in un campo storicamente ostico.
Nel post-partita, il tecnico Domenico Giampà ha analizzato la prestazione dei suoi, individuando luci e ombre di una gara che lascia rimpianti ma anche segnali incoraggianti. "Avevamo rischiato all'inizio ma poi la squadra subito aveva giocato alla pari", ha spiegato l'allenatore, sottolineando come, dopo un avvio difficile, i suoi ragazzi fossero riusciti a trovare equilibrio ed espressione di gioco.
L'aspetto più positivo evidenziato dal mister riguarda l'atteggiamento mentale della squadra: "Ai ragazzi non posso dire nulla in termini di impegno, sono stati sempre sul pezzo. Non è facile venire qui ad Andria e giocare così quasi tutta la partita in dieci". Parole che testimoniano il riconoscimento per lo spirito battagliero dimostrato dagli uomini in campo, capaci di tenere testa a un avversario di valore nonostante l'evidente svantaggio numerico per la maggior parte dell'incontro.
Tuttavia, l'analisi tecnica mette in evidenza problematiche ricorrenti che stanno costando caro alla squadra campana. "Abbiamo peccato, come al solito, di cattiveria", ha ammesso Giampà, puntando il dito su una mancanza di cinismo che si sta rivelando un handicap importante nel corso della stagione.
Particolarmente preoccupante è la vulnerabilità difensiva sulle situazioni da fermo, diventata ormai un tema ricorrente: "Prendiamo troppi gol su palle piazzate, dobbiamo trovare un rimedio. Marcando come stiamo marcando, contro chiunque, subiamo". Un'autocritica netta che evidenzia la necessità urgente di intervenire su questo aspetto tattico, con il tecnico che si assume la responsabilità di trovare correttivi: "Ora sta a me trovare soluzioni".
Nonostante la sconfitta, Giampà ha voluto sottolineare alcuni elementi positivi emersi dalla trasferta pugliese. Il tecnico ha fatto riferimento alle caratteristiche del girone in cui milita il Nola: "Questo girone non l'ho disputato ma lo seguivo. Sapevamo che era quello più difficile a livello ambientale ma anche avere tanti tifosi contro può essere stimolante". Una dichiarazione che inquadra la sfida non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche sotto il profilo della pressione ambientale e psicologica che certi palcoscenici comportano.
La consapevolezza dei margini di crescita è evidente nelle parole del mister: "Dobbiamo migliorare tanto". Un'ammissione di realtà che non nasconde le difficoltà del momento, ma che si accompagna a un giudizio non del tutto negativo sulla prova offerta: "Oggi (ieri, ndr) però la personalità della squadra per larghi tratti mi è piaciuta".
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