Il derby senza reti in casa della Vigor Lamezia ha lasciato in eredità sensazioni contrastanti. Il pareggio a occhiali è stato accettato come risultato equo dopo una gara che ha mostrato due volti distinti. Il rammarico stagionale, tuttavia, continua a risiedere nell'infermeria che non accenna a svuotarsi. Al termine del match, hanno parlato il tecnico Foglia Manzillo e il capitano Marco Amendola.

Mister Foglia Manzillo ha sottolineato la netta crescita della sua squadra rispetto al precedente confronto diretto. "È stata una partita totalmente diversa rispetto a quella di un mese fa, dove i valori pendevano tutti da una parte. Questa volta la squadra ha tenuto testa per novanta minuti."

Il tecnico ha avuto l'impressione che il finale di gara potesse persino premiare i suoi, ma ha riconosciuto la legittimità del pareggio, attribuendolo anche alla fatica generale. "Nel finale l’impressione che avevo io è che forse ne avevamo anche più noi che loro, però alla fine il pareggio è giusto. I ragazzi non si sono risparmiati da una parte e dall’altra al termine di una settimana in cui questa era la terza partita e fa ancora molto caldo, per cui abbiamo visto tanti giocatori con i crampi di qua e di là. E quindi credo che abbiano onorato questo derby sia da una parte che dall’altra."

L'allenatore ha poi confermato l'analisi secondo cui i biancoverdi avessero inizialmente risentito del peso emotivo del derby. "È quello che ho detto nello spogliatoio all’intervallo. 'Siete come delle pile elettriche', cioè nervosissimi." La sua scelta di "scaricare" la tensione prima del match mirava proprio a evitare l'eccesso agonistico. "Fortunatamente nel secondo tempo ci siamo un attimino calmati e secondo me abbiamo anche creato qualcosina."

Un passaggio cruciale è stato il rischio corso per l'impiego di Curcio nella ripresa, fondamentale per sopperire alla stanchezza di Coppola. "Si è fatto male con l’Acireale, è stato dieci giorni fermo, ha ripreso. L’abbiamo recuperato per il rotto della cuffia. Ho rischiato anche una ricaduta, sono sincero, però in quel momento avevamo bisogno di lui. Più di quello rischiava l'infortunio, quindi va bene così."

La vera nota dolente per la Vigor Lamezia rimane l'assenza di giocatori capaci di saltare l'uomo, elemento che riduce la fantasia offensiva e la rende prevedibile. "Noi i giocatori che saltano l’uomo li abbiamo tutti fuori: Marigosu salta l’uomo, Embalo salta l’uomo, Colella salta l’uomo."

Per ovviare a questa carenza, Foglia Manzillo ha dovuto anche inserire un Under come La Vecchia per tentare di dare "un attimino di imprevedibilità" ed evitare di essere "totalmente piatti". Il problema, ha spiegato il tecnico, persiste: "Fin quando non recuperiamo questi qui che ti saltano l’uomo, siamo un po’ piatti. I due davanti devono fare la guerra." Un esempio di potenziale inespresso è Spanò: "Nei 20 minuti era uno che ti poteva saltare l’uomo e stava per fare un gol che saremo andati sulla 'Domenica Sportiva'." Il tempo di recupero, però, è lungo: "Il problema è che stanno ancora fermi gli infortunati, quindi nel momento in cui cominciano ad allenarsi ci vogliono altri venti giorni per per tenere il ritmo."

Il tecnico ha poi riservato un complimento all'avversario per l'applicazione tattica: "Bisogna anche fare i complimenti a Frasson, perché manteneva la giusta distanza... Sul cambio gioco Frasson sarebbe andato sicuramente a contrasto, quindi bisogna anche riconoscere la bravura degli avversari in questa circostanza."

Anche il capitano Marco Amendola, tornato in campo in un ruolo meno offensivo, ha concordato sull'analisi a 'doppio volto'. "Guardando il secondo tempo, non possiamo dirci soddisfatti. Sappiamo che il primo tempo abbiamo peccato un po’ con con il gioco." La ripresa ha mostrato un deciso miglioramento: "È un peccato perché il secondo tempo abbiamo fatto, abbiamo giocato meglio: abbiamo avuto un paio di occasioni... però dobbiamo essere più cinici sotto porta."

Amendola ha ammesso la difficoltà iniziale nel prendere in mano le redini del gioco: "Più che pressione, nei primi minuti del primo tempo siamo andati un po’ in difficoltà. Abbiamo peccato, secondo me, un po’ di personalità a farci dar la palla."

Nonostante l'emergenza, il capitano è ottimista sulla forza del gruppo e sul rientro dei compagni: "Siamo cresciuti molto rispetto a inizio anno. Abbiamo anche cinque giocatori fuori, che spero che quando rientreranno ci daranno una grossa mano. Però pure oggi chi è entrato ha fatto molto bene... ma avere dei giocatori offensivi in più in panchina che ti possono dare una grossa mano ci sta mancando." In conclusione, il calciatore non si pone limiti: "L’obiettivo che ci siamo prefissati è la salvezza. Però nel calcio la palla è rotonda, non si sa mai. Penso che comunque possiamo fare una buona stagione."

Sezione: Serie D / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 11:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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