La procura spagnola ha sollevato accuse pesanti nei confronti di Gino Pozzo, figlio del patron dell'Udinese e del Watford, Giampaolo, e di Quique Pina, ex presidente del Granada CF, richiedendo 12 anni di carcere. L'accusa riguarda presunti illeciti finanziari legati ai trasferimenti di giocatori e il movimento illecito di denaro. Secondo l'Anticorruzione spagnola, il piano criminale avrebbe consentito al club di trasferire profitti ottenuti dai trasferimenti di giocatori in Lussemburgo, evitando il pagamento delle imposte in Spagna.

La procura sostiene che le parti in causa "hanno messo in atto un piano criminale a lungo termine che, a partire dal prendere il controllo del Granada nel 2009 e mediante l’esecuzione di una strategia complessa, avrebbe permesso al club di trasferire artificialmente i guadagni ottenuti attraverso il trasferimento dei calciatori professionisti al Lussemburgo e di non pagarli in Spagna, ottenendo così un notevole profitto economico a discapito dell’Erario".

La procura evidenzia che il supposto finanziamento lussemburghese ha comportato un costo elevato di oltre 45 milioni di euro, con un interesse quasi al 50% annuo. Gli imputati sono accusati di nascondere al fisco spagnolo i benefici derivati dai trasferimenti dei calciatori, con particolare riferimento a giocatori come Guilherme Siqueira, Mikel Rico, Yacine Brahimi, Allan Loureiro, Jeison Murillo o Daniel Pudil.

Il Ministero Pubblico sostiene che la condotta fraudolenta, principalmente da parte di Gino Pozzo e Quique Pina, ha procurato loro un beneficio economico diretto derivante dalle imposte non versate, rendendo possibile grazie alla mancanza di misure di supervisione e controllo nel periodo 2013-2016. L'esito del processo sarà cruciale per il destino dei coinvolti e l'immagine del calcio spagnolo.

Sezione: Attualità / Data: Mer 17 gennaio 2024 alle 09:45
Autore: Massimo Poerio
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