Domenica prossima, 12 ottobre 2025, torna il derby dello Stretto. Il Messina ospiterà la Reggina per quello che sarà il settantaseiesimo incontro ufficiale tra le due compagini, coppe incluse. Una serie cominciata il 12 aprile 1924 e che per ben tre stagioni (2004-2005, 2005-2006 e 2006-2007) si è giocata sul palcoscenico principale della serie A. L'ultimo confronto è invece datato 29 dicembre 2016, si era in Serie C, e al "Franco Scoglio" si imposero i padroni di casa con i gol di Bruno e Milinkovic.
Sono passati poco meno di nove anni e stavolta, per la prima volta, il Derby dello Stretto si giocherà in serie D. La sponda di oggi è quella di Reggio Calabria, per parlare della partita e più in generale del momento che vive la Reggina abbiamo contattato Giovanni Cimino, direttore di TuttoReggina.com, portale storico e punto di riferimento di chi segue da vicino le vicende amaranto.
Pareggio col Savoia, vittoria col Ragusa, successo ieri in Coppa Italia col Sambiase. Direttore, la Reggina sta tornando ai livelli che si aspettano tutti?
«C'è alle porte il derby col Messina, che praticamente ora è una sorta di stracittadina essendoci ormai su entrambe le sponde una mescolanza acclarata da parentele varie. Quindi parliamo di una sfida molto sentita. È chiaro che rappresenta una partita spartiacque, pur essendo solo alla settima giornata di campionato, perché la Reggina non è partita bene in questa stagione nonostante la costruzione di un organico molto importante. Per cui, se perde il derby crolla tutta l'impalcatura, una vittoria viceversa potrebbe rappresentare la svolta».
Quali sono i fattori che secondo te hanno inciso in questo avvio di stagione?
«Ci sono diversi fattori, tra cui sicuramente un ambiente abbastanza elettrico anche con contestazioni verso la società. Se ne devo indicare uno preminente direi che fare 81 punti sul campo lo scorso campionato, con quel lungo testa a testa col Siracusa, ha sicuramente inciso. Difficile per quei calciatori "spremuti" calarsi in un nuovo campionato, tornare a battagliare ogni domenica contro chiunque perchè sei la Reggina e tutti ti aspettano. Tornare nella modalità "guerriero" non è semplice, bisogna accendere di nuovo la scintilla. Questo direi che è il fattore principale e poi c'è da sottolineare anche la questione "under" e qualche infortunio che non ha agevolato. Detto questo, gli amaranto sono ancora ampiamente in corsa per vincere il campionato».
Si aspetta dei rinforzi già dal prossimo mercato ed in quali settori del campo?
«Qualcosina mi aspetto. Sicuramente penso che il club interverrà sul comparto under, in particolare sui 2007. Poi, andrà verificato come stanno gli altri, quelli più grandi. Montalto sin qui ha deluso le aspettative, Ragusa ha avuto un grave infortunio e bisognerà capire se andrà sostituito o meno. Per il resto, numericamente, la squadra ha alternative all'altezza e per questo mi aspetto piccoli aggiustamenti ma niente di eclatante».
Domenica sfida che rievoca tempi decisamente migliori per entrambe le compagini: la Reggina va a giocare in casa di un Messina che senza i 14 punti di penalizzazione le sarebbe davanti di un punto. Che partita si immagina?
«Sulla carta la Reggina è favorita. Il derby, però, è imprevedibile, può davvero accadere di tutto. Rispetto al passato, come in A e B, sicuramente è una sfida in tono minore. Il Messina paradossalmente può centrare un doppio intento battendo la Reggina: potrebbe sia avvicinarsi a quota zero, che ottenere una iniezione di fiducia notevole. Da questo punto di vista la Reggina ha tutto da perdere. Inoltre, in caso di sconfitta, la piazza rumoreggerebbe subito. È una gara difficile sicuramente per gli amaranto».
L'attuale classifica è molto corta, vero che la Reggina è partita non benissimo ma è altrettanto vero che ha già di fatto affrontato molte delle squadre accreditate per lottare per il primato. Quali sono i veri antagonisti degli amaranto?
«Onestamente, anche per le partite che ho visto delle altre squadre, nessuna sulla carta ha una rosa all'altezza della Reggina, soprattutto nelle alternative. Lo stesso Savoia ha disputato un grande match contro il club di Reggio Calabria ma nel secondo tempo, quando ha dovuto fare i cambi, in panchina aveva tanti giovani. Invece, la Reggina sulla sua panchina accomodava gente che può vantare anche cento e più presenze tra i professionisti. Credo che solo la Reggina possa perdere questo campionato perché la sua forza la pone oggettivamente davanti alle altre. Naturalmente dobbiamo attendere il prosieguo del campionato e le indicazioni che arriveranno dal campo, potrebbe venir fuori ad esempio il Gela che pure lei sulla carta ha una buona rosa, con buone alternative ma non al livello degli amaranto. Mi aspetto che la Reggina possa, di qui in avanti, accelerare e mettere in evidenza la propria forza già entro la fine del girone di andata. Ovviamente, poi, nel calcio tutto è possibile, come si suol dire il pallone è rotondo».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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