Viaggia forte l'Ancona di Agenore Maurizi. Una squadra sempre più ad immagine e somiglianza del proprio allenatore. Non inganni il pari nell'ultima sfida di campionato contro la Vigor Senigallia, il secondo di questo campionato, perché anche i numeri raccontano tanto dei biancorossi: 29 punti conquistati, frutto di 9 vittorie, 2 pareggi ed 1 sconfitta. Ventuno reti segnate e soltanto cinque subite. E domani c'è la sfida attesissima contro l'imbattuto Teramo che segue ad un solo punto di distanza. Per avvicinarci al match abbiamo intervistato Giuseppe Poli, giornalista del quotidiano "Il Resto del Carlino".
Dopo il pareggio contro la Vigor Senigallia, è arrivato il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Valmontone. Che Ancona è uscito da queste due gare?
«Un'Ancona, secondo me, rafforzata dal punto di vista mentale, perché nella partita con la Vigor c'erano alcune assenze. Nella partita di Coppa praticamente hanno giocato i calciatori che in campionato hanno avuto meno spazio. È vero che c'era qualche titolare, tipo Rovinelli, che non aveva giocato domenica per squalifica e ha giocato mercoledì. È difficile chiamarli riserve e titolari, però diciamo che molte squadre hanno un undici un po' ideale e di quell'undici ideale mercoledì scorso in campo mi pare ci fossero uno o due giocatori. Nonostante questo, però, l'Ancona facendo una buona partita è passata ancora una volta ai calci di rigore. Questo testimonia una solidità mentale e anche fisica nel dover sostenere partite più lunghe di 90 minuti, appunto perché si va ai calci di rigore. Un'Ancona che è ora pronta per ritrovarsi con tutti i titolari – al di là del fatto che magari Zini ancora non si è recuperato dall'infortunio – per la partita di Teramo».
Domenica si va appunto in casa del Teramo, squadra ancora imbattuta, il secondo migliore attacco sfiderà la migliore difesa del torneo. In generale entrambe le formazioni stanno facendo un campionato strepitoso, offuscato soltanto dalla galoppata dell'Ostiamare. Che gara si aspetta e che peso pensa possa avere sul prosieguo della stagione?
«Il peso potrebbe essere morale, nel senso che potrebbe generare entusiasmo nella squadra che dovesse prevalere. I campionati, per il resto, non penso si possano decidere nel mese di novembre. Certo è che potrebbe dare un segnale. Se il Teramo vincesse in casa potrebbe essere un segnale importante per proporsi come principale alternativa all'Ostiamare. Se vincesse l'Ancona fuori casa, a maggior ragione, sarebbe un segnale importante. Un pareggio lascerebbe sostanzialmente le cose come stanno. Questo è un campionato un po' particolare nel girone F, me ne si dia atto. Cioè, ci sono tre squadre che stanno cominciando a fare il vuoto, tre squadre che sono attrezzate tutte e tre per poter vincere il campionato. E io parto dalla terza: il Teramo. Dico, senza timore, da un anno, che i ragazzi di Pomante sono la squadra che mi è piaciuta di più in assoluto quando l'ho vista giocare in casa contro l'Ancona la scorsa stagione. E l'ho sempre tenuta nella massima considerazione. È chiaro che se tu costruisci un organico sull'ossatura dell'anno precedente, che è già rodata, ed ha già fatto bene, e fai degli aggiustamenti, sei già a metà strada. Questo non per mettere le mani avanti. L'Ancona sta andando benissimo, però ha un organico in cui trovi soltanto due giocatori che c'erano nella rosa dell'anno scorso. E quindi mi aspetto una partitona in cui la tripla è d'obbligo. La tripla è d'obbligo in una partita di questo genere perché entrambe le squadre, secondo me, hanno la possibilità di proporsi come alternative all'Ostiamare, entrambe le squadre hanno i mezzi. Tra l'altro Micciola, il direttore sportivo del Teramo, era ad Ancona due anni fa, quindi lo conosciamo bene, sappiamo bene come lavora. Entrambe le squadre hanno i mezzi non per vincere la partita, ma per vincere il campionato. L'Ostiamare sta facendo qualcosa di al di fuori di ogni possibilità... non credo che alla fine della stagione continuerà a mantenere queste medie. Quindi, Ancona o Teramo potrebbero insidiare l'Ostiamare nel corso di questo campionato».
Se dovesse descrivere l'Ancona di Maurizi a chi non l'ha mai vista giocare, come la descriverebbe?
«È una squadra che non ha punti deboli. È una squadra che, forse, se proprio dobbiamo andare a cercare un difetto, non è particolarmente prolifica in attacco. Lo dicono i numeri, non lo dico io. È arrivato Babbi, che comunque è un giocatore che nella sua carriera non è che abbia fatto montagne di gol, ma è un centravanti molto fisico che aumenta la fisicità complessiva di una squadra che, sotto questo punto di vista, era già molto forte. Questo è un altro aspetto da tenere in considerazione: l'Ancona è una squadra fisica. Ha due armadi in mezzo alla difesa, ha due centrocampisti forti, ma forti anche fisicamente. Forse non aveva una gran forza dal punto di vista del centravanti perché Kouko, pur essendo uno per cui parlano i numeri, è un giocatore di 180-182 centimetri non è un giocatore con una grande fisicità. Babbi, invece, è un giocatore di 192 centimetri. È anche una squadra che corre, che sa leggere i momenti della partita, che aggredisce molto alta l'avversaria. Una squadra molto solida in difesa, e mentalmente. Infatti se va sotto sembra giocare come se il gol non l'abbia preso. Almeno finora queste sono le caratteristiche che abbiamo visto in campo dell'Ancona. Ovviamente non è che si possono fare sempre le partite della vita. Con la Vigor Senigallia è stato un derby. Tra l'altro nessuno lo dice ma il campo di Ancona è in condizioni difficili in questo momento, ha delle buche, e quindi non privilegia sicuramente le squadre che giocano palla a terra, che giocano con fraseggi veloci. Può essere un vantaggio se scavalchi il centrocampo avversario o se giochi con le palle alte. Per giocare con la palla a terra non è il massimo. Però è anche vero che, se non ricordo male, a Teramo c'è il sintetico. Quindi questo potrebbe giocare a favore non tanto dell'Ancona quanto del bel gioco e della tecnica delle due squadre».
Il calciomercato è ormai alle porte, in D praticamente non si è mai chiuso veramente e non a caso la stessa Ancona questa settimana ha ingaggiato Ciaramella. A suo parere l'Ancona lavorerà magari in uscita prossimamente oppure potrebbe puntare ancora a mettere a segno qualche altro colpo, magari per cercare di contrastare l'ascesa dirompente dell'Ostiamare?
«Non mi aspetto novità di mercato. All'Ancona mancava un'alternativa a Kouko. In realtà in precedenza c'era Gubellini che poi ha preferito tornare negli Stati Uniti, e che comunque non ha brillato nelle partite che ha giocato con l'Ancona. Lo staff tecnico ha individuato in Babbi l'alternativa a Kouko, ma sono due profili non similari e quindi possono giocare anche insieme, come è successo anche nell'ultima mezz'ora della partita contro la Vigor Senigallia, così come è successo anche in Coppa. È arrivato Ciaramella che è il terzo "under" nello slot del terzino destro. Non mi aspetto ulteriori modifiche. Nel senso che questo è un gruppo sul quale Maurizi ha lavorato ed è riuscito finora a ottenere certi risultati proprio grazie a questo tipo di lavoro, proprio grazie a un gruppo unito, compatto, coeso anche all'interno dello spogliatoio. Quindi è chiaro che gli inserimenti da questo punto di vista andrebbero fatti col contagocce. Non credo che ci sia l'interesse da parte dello staff di inserire altri giocatori che andrebbero poi a togliere posto magari a giocatori che già giocano poco. Ci potrebbe essere sì, qualche cambio magari. Nel senso che magari un giocatore che dice "Io gioco poco, preferisco andare", allora lo lasci andare via e ne prendi un altro. Ma non credo che ci saranno, se ci saranno, dei cambiamenti e degli innesti che cambieranno sostanzialmente la squadra. Non mi aspetto inserimenti di giocatori di peso, di curriculum, di giocatori che andrebbero a prendere il posto di uno dell'undici titolare. Un discorso da valutare forse è quello relativo a Teraschi, un potenziale titolare, che quando è arrivato hanno scoperto che aveva un problema alla spalla che "usciva" e si è dovuto operare ad agosto e sta recuperando. Verrà tenuto come giocatore? Verrà mandato via? Non lo so. Ad oggi cambia poco non avendo mai giocato».
A suo parere l'attuale proprietà dell'Ancona è quella che potrebbe riportarla nel, magari anche nel lungo periodo, a certi livelli com'è stata in passato?
«Se si parla di Serie A e di Serie B, è difficile dare una risposta. Questa è una dirigenza che sta lavorando per riportare una squadra che è rinata l'anno scorso dalla Serie D grazie all'articolo 52 delle NOIF, è rinata da zero. Oggi c'è una squadra che va bene e una società che punta al salto di categoria. Se questa è la società giusta per andare in Serie C, rispondo che si sta attrezzando per andarci, e dunque sì, il lavoro che sta facendo è quello giusto. Per la Serie B o per la Serie A, non ci sono al momento imprenditori all'interno dell'Ancona con capacità finanziarie in grado di garantire questo genere di campionati. Però il lavoro che sta facendo la società è un lavoro di crescita e mai dire mai. Comunque gli interlocutori sono interlocutori che stanno lavorando bene».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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