Pro Vercelli, mister Santoni: «Alcione Milano fortissimo sulle palle inattive»

È un mix di orgoglio e rammarico quello che traspare dalle parole di mister Michele Santoni alla vigilia della sfida interna della sua Pro Vercelli contro l'Alcione Milano. La Pro Vercelli si appresta a tornare in campo davanti al proprio pubblico con l'obiettivo di cancellare l'amaro epilogo della trasferta di Lumezzane, una gara che ha lasciato strascichi non tanto per il risultato in sé, quanto per le modalità con cui è maturato.

L'analisi del tecnico parte proprio da quanto accaduto nell'ultimo turno. Una partita dai due volti: un avvio promettente, un dominio territoriale evidente, ma una fragilità nella gestione dei momenti chiave che è costata cara. «Se a luglio mi avessi detto che andavo con quei 11 titolari a Lumezzane e che noi avessimo fatto 65% di possesso palla e dove eravamo la squadra da battere, probabilmente non avessi dato scemo», ha confessato Santoni, sottolineando la bontà della prestazione tecnica.

Tuttavia, il calcio non perdona le ingenuità. Il mister ha puntato il dito contro quei "famosi errori di gioventù" che hanno compromesso il match. L'accusa è rivolta all'atteggiamento: «Non sono stati molto bravi ad avere un senso, capire un po' il senso del pericolo, mentre loro si vedevano tra un chilometro che giocavano la partita come se fosse la partita della salvezza». Il calo di tensione, soprattutto nella ripresa, è stato fatale: «Abbassando i ritmi abbassi un po' la concentrazione e non riesci a leggere quando arriva il vero pericolo».

Santoni è tornato anche sulla dinamica delle reti subite, minimizzando il passivo finale ma non l'atteggiamento sul gol del vantaggio avversario. «Il gol del 2-1... lì loro ci aspettavano e questo rallentare i ritmi ci ha fatto abbassare la guardia», ha spiegato. E sul definitivo tris del Lumezzane, la sua posizione è netta: «Il gol del 3-1 neanche lo considero, perché lì abbiamo forzato noi, fatto di tutto provando a fare il pareggio e abbiamo concesso sto contropiede».

La sconfitta ha evidenziato quanto pesi l'assenza di figure carismatiche in un gruppo così giovane. Il riferimento del mister è andato alle defezioni di giocatori esperti come Ilario Iotti e Gianmario Comi, la cui mancanza si è sentita proprio nella gestione emotiva della gara. «I giovani sono il valore aggiunto ma tante volte l'esperienza bisogna accompagnarla a questa gioventù... Quando ti manca sia Ilario che Gianmario da quel punto di vista lì dell'attenzione, della mentalità di voler a tutti i costi portare via il risultato, noi dobbiamo fare con degli step importanti».

Per Santoni, la crescita passa anche attraverso questi "errori di percorso", a patto che vengano analizzati con lucidità e non con superficialità: «Se analizzeramo solo quell'azione lì vedevi i ragazzi dire "Sì ma visto che questo qua non è così grave"... non è grave quell'azione lì, è il sommarsi di tanti piccole cose».

Ora però c'è l'Alcione Milano, la "quarta forza del campionato". Un avversario temibile, reduce da una sconfitta casalinga contro il Novara e quindi affamato di riscatto. «È un avversario che non bisogna assolutamente sottovalutare, un avversario che ha un sistema di gioco ben preciso, ben inquadrato... e sono fortissime sulle palle inattive», ha avvertito il tecnico.

Nonostante le insidie, la fiducia nel gruppo è intatta. La Pro Vercelli vuole imporre il proprio gioco sfruttando la qualità dei suoi interpreti offensivi. «Siamo noi che con la qualità del gioco che abbiamo fatto vedere finora dobbiamo trovare gli spazi giusti per fargli male... Io sono convinto che la qualità dei nostri davanti possono dargli parecchio fastidio».

La buona notizia per i tifosi delle "Bianche Casacche" arriva dall'infermeria: l'allenatore ha annunciato il rientro di tutti gli effettivi. «Questa settimana qua sono rientrati tutti quindi ho l'imbarazzo della scelta», ha dichiarato con soddisfazione. Anche chi non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, come Bunino (probabile riferimento a "Audi" o altro attaccante nel trascritto, corretto in base al contesto o lasciato generico se incerto), potrà dare il suo contributo a gara in corso, specialmente in vista del tour de force che attende la squadra: «Adesso abbiamo tre partite in 8 giorni quindi qualche spezzone ci sarà».