Il Rimini si appresta a vivere una trasferta cruciale in terra emiliana, dove domani sera, alle 20.30, affronterà il Carpi presso lo Stadio Cabassi. I biancorossi giungono all'incontro in una situazione di classifica estremamente precaria, costretti all'ultima posizione con un deficit di quattro punti a causa della penalizzazione, e reduci da un filotto di tre sconfitte consecutive. L'ambiente, per quanto difficile, non sembra aver scalfito la determinazione del tecnico.

Filippo D’Alesio, intervenuto alla vigilia del match, ha subito delineato il tipo di scontro che attende la sua formazione. Sarà una gara estenuante, non solo sul piano fisico: «Ci aspetta una partita che io chiamerei intensa sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista mentale», ha esordito il mister. Il Carpi, piazzato al settimo posto con 21 punti (gli stessi della Ternana), è una squadra dalla filosofia di gioco esplicita: «è una squadra molto aggressiva, che gioca a viso aperto, che ha forza, che attacca con tanti uomini». La complessità dell'impegno è, tuttavia, un carburante per l'allenatore: «Sarà una partita intensa, stimolante, difficile come lo sono tutte».

Nonostante i risultati negativi abbiano gravato sulla posizione in classifica del Rimini, D’Alesio ha voluto evidenziare la risposta positiva data dal gruppo: «Ma il Rimini c’è, nonostante il periodo in cui non riusciamo a fare risultato, ma sono sempre fiducioso perché vedo i ragazzi che non mollano, che riescono a rialzarsi». La sua richiesta ai giocatori è quella di una prestazione completa e generosa, condizione necessaria per invertire la rotta: «Noi ci siamo, pronti a dare il meglio di noi stessi per cercare di fare la prestazione e attraverso la prestazione cercare di arrivare al risultato».

L'analisi tattica del Carpi ha rivelato l'ammirazione del tecnico per il gioco offensivo degli emiliani, che pur segnando molto, lasciano spazi che i romagnoli dovranno essere bravi a sfruttare. «Sicuramente è una squadra che ha nell’indole, sta facendo molto bene, l’aspetto del coraggio, dell’attaccare in tanti, del non dare punti di riferimento». La difficoltà, per il Rimini, risiederà nel trovare il giusto equilibrio: «Noi dobbiamo essere bravi a capirci come contrapporci. Quando abbiamo la palla noi siccome hanno un atteggiamento aggressivo dobbiamo essere bravi a interpretare la partita in base ai nostri principi e all’avversario. Non è un avversario che ti aspetta». La sfida, a livello intellettuale, è di altissimo livello: «È una partita molto, molto stimolante. Anche per me come allenatore è stato stimolante vedere come gioca il Carpi». Un plauso sincero è andato anche al collega: «Faccio i complimenti all’allenatore, che è giovane, e ha portato idee».

In chiusura, il tecnico biancorosso ha lanciato un appello alla resilienza, un monito a non arrendersi di fronte alle avversità che hanno caratterizzato il loro inizio di stagione. L'obiettivo salvezza è ancora possibile finché non sarà la matematica a negarlo: «Fin quando la matematica non ci atterra noi abbiamo il compito e il dovere di crederci, consapevoli che possiamo passare da periodi in cui i risultati non arrivano». La chiave per la risalita non è la frustrazione, bensì la chiarezza mentale: «Non deve esserci frustrazione ma lucidità, altrimenti la parte emotiva va ad offuscare l’unica squadra con cui possiamo cercare di ribaltare questa situazione».

Sezione: Serie C / Data: Ven 21 novembre 2025 alle 23:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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