La Juve Stabia si prepara ad affrontare uno degli appuntamenti più sentiti della stagione. Domani pomeriggio lo stadio 'Menti' di Castellammare sarà teatro del derby campano contro l'Avellino, una sfida che riaccende rivalità storiche e passioni territoriali. Alla vigilia del match, il tecnico Ignazio Abate ha illustrato lo stato di forma della squadra e l'importanza simbolica di una partita che trascende il valore dei tre punti in palio.
Le settimane trascorse dall'ultima uscita hanno permesso allo staff tecnico di lavorare con intensità e programmazione. Ignazio Abate, tecnico della Juve Stabia, ha confermato il rientro di elementi fondamentali per l'equilibrio della rosa: Candellone e Varnier tornano a disposizione, mentre Pierobon ha definitivamente superato i problemi fisici che lo avevano tenuto ai box. Un quadro complessivo che restituisce profondità all'organico e maggiori soluzioni tattiche in vista di un calendario impegnativo.
La condizione atletica dell'intero gruppo è migliorata sensibilmente durante la pausa, con diversi elementi che hanno raggiunto un livello di forma ottimale. Tra questi spicca Mannini, reduce dall'esperienza in nazionale che, secondo il tecnico, rappresenta un'iniezione di fiducia e maturità per qualsiasi giovane calciatore.
Abate ha voluto sottolineare la dimensione particolare che assume ogni confronto derby, forte della sua personale esperienza maturata nel corso di una carriera vissuta ad alti livelli. Non si tratta semplicemente di una partita di campionato, ma di un momento in cui la comunità territoriale cerca rappresentazione e orgoglio nei colori della propria squadra.
"Domani Castellammare si deve identificare in noi", ha dichiarato l'allenatore, evidenziando il legame profondo che deve esistere tra squadra e territorio. Una responsabilità che i giocatori sono chiamati ad onorare scendendo in campo con determinazione e spirito di appartenenza.
Il tecnico ha inoltre sottolineato come queste partite abbiano una carica emotiva intrinseca: "Son partite che si caricano da sole, dovremmo essere bravi a pensare alle cose di campo, domani va in campo l'orgoglio personale di avere la meglio sull'avversario".
Il periodo di pausa ha avuto un duplice effetto sul gruppo. Da un lato ha permesso recuperi fisici e lavoro tattico, dall'altro ha lasciato strascichi psicologici legati alla sconfitta rimediata nell'ultima uscita a Carrara. Una battuta d'arresto che ha lasciato amaro in bocca, ma che secondo Abate è stata metabolizzata attraverso l'intensità del lavoro settimanale.
"La sosta è sempre un arma a doppio taglio, dobbiamo pensare a noi stessi, abbiamo passato la settimana con un po' di mal di pancia a causa della sconfitta di Carrara, ma è stata importante per recuperare l'energia e qualche calciatore", ha spiegato il mister, riconoscendo la necessità di trasformare la delusione in energia propulsiva.
Nonostante l'enfasi posta sull'aspetto emotivo del derby, Abate non ha dimenticato di richiamare l'attenzione sugli obiettivi di medio periodo. Il percorso intrapreso dalla squadra prevede margini di miglioramento significativi, soprattutto in alcune situazioni specifiche di gioco.
"I ragazzi hanno intrapreso un percorso ben chiaro e dobbiamo migliorare su tantissime cose, dobbiamo cercare di alzare sempre l'asticella", ha affermato il tecnico, indicando una filosofia di lavoro basata sulla progressione costante e sull'innalzamento degli standard.
Particolare attenzione è stata riservata alla fase difensiva, dove la ricerca della perfezione nei dettagli diventa fondamentale per costruire solidità. La gara di Carrara, pur essendo stata complessivamente positiva dal punto di vista della prestazione, ha evidenziato alcune lacune nella lettura delle situazioni che la squadra dovrà correggere.
Tra i giovani in rampa di lancio, Abate ha dedicato un passaggio specifico a Burnete, attaccante che sta mostrando progressi costanti nel suo processo di adattamento. "In attacco Burnete sta crescendo bene anche se gli manca un po' la malizia vista la giovane età, ma son contento dell'impegno del ragazzo", ha commentato il tecnico, evidenziando come l'esperienza si acquisisca gradualmente ma l'impegno sia già al massimo livello.
Analizzando le caratteristiche che potrebbero risultare decisive, il mister ha posto l'accento su un equilibrio tra componenti apparentemente contrastanti. Da una parte l'esperienza, elemento prezioso in gare ad alta tensione emotiva, dall'altra la spregiudicatezza tipica dei giovani, capaci di affrontare certi appuntamenti con leggerezza e coraggio.
La convinzione di Abate è che l'aspetto tattico, pur sempre importante, passerà in secondo piano rispetto alla determinazione e alla voglia di prevalere: "Penso che domani l'aspetto tattico conti poco sarà la voglia di vincere a decidere la gara".
Nelle battute conclusive della conferenza, il tecnico ha lanciato un messaggio diretto alla tifoseria stabiana. Il sostegno del pubblico rappresenta un valore aggiunto fondamentale, specialmente in partite dal coefficiente di difficoltà elevato come i derby. I giocatori, secondo Abate, meritano il calore e la spinta di uno stadio gremito per l'impegno profuso quotidianamente.
"Mi auguro che i tifosi riempiano lo stadio perché i ragazzi se lo meritano, ma se non sarà così lavoreremo affinché le prossime partite vengano sempre di più", ha concluso, ponendo un obiettivo chiaro: costruire attraverso le prestazioni un legame sempre più forte con il territorio.
Il confronto di domani pomeriggio rappresenta molto più di un semplice incrocio di campionato. È un momento di identità, orgoglio e appartenenza per un'intera comunità. La Juve Stabia scenderà in campo con l'obiettivo di conquistare tre punti pesantissimi, ma soprattutto con la volontà di rappresentare degnamente i colori e i valori di Castellammare di Stabia.
Come ha ribadito Abate con chiarezza: "Scenderemo in campo per rendere orgogliosa la nostra gente". Un impegno solenne che la squadra è chiamata a onorare con prestazione, carattere e determinazione di fronte a un avversario storicamente rivale e davanti al proprio pubblico.
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