Il girone d'andata del Potenza si chiude con il sapore amaro di una beffa arrivata proprio quando il traguardo sembrava ormai raggiunto. La sesta sconfitta stagionale, maturata sul campo del Monopoli, lascia in dote a mister Pietro De Giorgio un profondo senso di insoddisfazione, non tanto per la prestazione collettiva, quanto per quei dettagli gestiti con troppa ingenuità che hanno trasformato un possibile punto prezioso in un doloroso zero in classifica.
In una sala stampa carica di tensione agonistica, l'allenatore rossoblù ha analizzato una sfida che ha offerto pochissimi spunti estetici, condizionata pesantemente da un terreno di gioco che definire precario è un eufemismo. “Sapevamo che venivamo qua a fare una partita diversa da quella che siamo abituati, il campo non era nelle condizioni per poter fare calcio”, ha esordito De Giorgio, sottolineando come la gara si sia trasformata rapidamente in una serie infinita di duelli aerei e seconde palle, priva di reali contenuti tattici o tecnici. Nonostante il contesto difficile, il tecnico ha lodato l'abnegazione dei suoi, capaci di adattarsi a una "partita sporca" e di lottare su ogni pallone, specialmente dopo l'espulsione di Novella, giudicata dall'allenatore come un provvedimento forse troppo severo.
Il vero nodo della questione, però, resta la gestione dei minuti finali. Il Potenza, in inferiorità numerica, aveva alzato il muro difensivo con ordine, capitolando solo al 95° minuto per una concatenazione di errori evitabili. “Al 95° non possiamo perdere palla a metà campo e, sul cross, non possiamo rinviare la palla in area di rigore perché va messa in zona esterna”, ha lamentato De Giorgio. Il secondo gol dei padroni di casa, descritto come un traversone alto e tutt'altro che insidioso, è l'emblema di quella mancanza di malizia che ancora affligge la quarta squadra più giovane del campionato.
Tracciando un bilancio della prima metà di stagione, il tecnico ha parlato di un cammino positivo ma macchiato da cali di concentrazione che sono costati punti pesanti. “Dobbiamo migliorare sull'aspetto della furbizia, dobbiamo crescere in fretta perché qualche episodio l'abbiamo pagato caro”, ha ribadito, stimando in circa 5-6 i punti lasciati per strada che avrebbero potuto proiettare il Potenza verso un "campionato stratosferico". Nonostante il recente periodo di appannamento — che l'allenatore preferisce non definire crisi profonda, paragonandolo ai momenti di difficoltà attraversati da altre big del girone — la squadra viene considerata viva e sempre pronta a giocarsi la vittoria.
Infine, uno sguardo al futuro e al mercato che incombe. Con la pausa natalizia, lo staff tecnico e la società avranno modo di confrontarsi per puntellare la rosa. “Faremo un quadro della situazione per cercare di migliorare la squadra”, ha concluso De Giorgio, con la speranza che il riposo e i nuovi innesti possano portare quella maturità necessaria per leggere meglio le circostanze della partita e non vanificare più, all'ultimo respiro, gli sforzi profusi sul rettangolo verde.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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