L'avventura del Crotone nei playoff di Serie C si conclude al "Romeo Menti" di Vicenza, dove i calabresi cedono 1-0 nella gara di ritorno dopo aver già perso 2-1 all'andata. La rete di Ferrari al 20' del primo tempo sigilla il destino dei rossoblù, ma il tecnico Emilio Longo esce dal confronto con la testa alta, concentrandosi sui progressi mostrati dalla sua squadra e sulle prospettive future.
Un rammarico costruttivo per la prestazione
Nelle dichiarazioni rilasciate al termine del match, l'allenatore del Crotone ha mostrato sentimenti contrastanti riguardo alla performance dei suoi: "Nella partita di oggi mi porto più rammarico rispetto alla prima, perché ho visto in campo una squadra votata all'attacco e più leggera. Peccato per l'infortunio sul primo gol, ma la squadra ha mostrato tutte le sue potenzialità".
L'analisi di Longo evidenzia come la formazione calabrese abbia saputo esprimere un calcio più propositivo rispetto alla gara d'andata, dimostrando carattere e personalità nonostante l'eliminazione ormai segnata. Il rammarico del tecnico si trasforma così in un elemento positivo, segno di una squadra capace di reagire e di crescere anche nelle difficoltà.
L'autocritica per la gara casalinga
Il confronto tra le due prestazioni offre spunti di riflessione importanti all'allenatore rossoblù, che non lesina autocritiche: "Probabilmente in casa non siamo stati così determinati e leggeri come questo quarto di finale imponeva. Per vincere contro il Vicenza bisognava fare la partita perfetta, sapendo anche che noi non possiamo essere perfetti, ma lo dovevamo rasentare".
Questa ammissione di responsabilità testimonia la maturità dell'approccio di Longo, che riconosce come la differenza si sia giocata sui dettagli e sull'atteggiamento mentale. La consapevolezza dei propri limiti diventa paradossalmente un punto di forza per costruire il futuro.
L'orgoglio per l'impegno mostrato
Nonostante l'amarezza per l'eliminazione, il tecnico non nasconde la soddisfazione per l'atteggiamento dei suoi giocatori: "Un punto di ripartenza importante. Ci portiamo a casa l'onore delle armi. Ho detto ai ragazzi che sono assolutamente orgoglioso di loro perché ci hanno provato. Poi nel calcio si vince e si perde, abbiamo perso, ci leccheremo le ferite, però sono convinto del fatto che i ragazzi abbiano dato il loro massimo".
L'enfasi posta sull'impegno e sulla dedizione rappresenta un messaggio forte sia per il gruppo che per l'ambiente, sottolineando come il risultato finale non possa cancellare il valore di una prestazione generosa e coraggiosa.
La valorizzazione del gruppo e dello spirito di squadra
L'analisi si estende anche agli aspetti più profondi del gioco di squadra, con Longo che evidenzia la versatilità e l'attaccamento al progetto dimostrati dai suoi uomini: "Stasera ci sono state tante piccole situazioni che ci hanno visti protagonisti in negativo, ma qualsiasi calciatore, anche in ruoli non propri, ha fatto valere la sua potenzialità e soprattutto la voglia di essere attaccato al progetto e all'obiettivo. Questo può essere più che un punto d'arrivo, un punto di ripartenza importante".
Questa osservazione mette in luce la capacità della squadra di adattarsi alle situazioni e di mantenere compattezza anche quando le cose non girano per il verso giusto, elementi fondamentali per costruire un progetto vincente nel medio-lungo termine.
Il futuro si costruisce sui giovani
Un aspetto particolarmente significativo dell'intervento di Longo riguarda il coinvolgimento e la crescita dei giovani elementi: "La squadra è stata competitiva, è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante. Abbiamo riportato entusiasmo. All'interno dei playoff ci sono state delle imperfezioni che possiamo sicuramente far crescere. Mi va di rimarcare che anche questa sera nella base della partenza la squadra ha messo in campo cinque giovani che hanno meritato di andare in mezzo al campo. Ci portiamo a casa un percorso sicuramente virtuoso".
La fiducia riposta nei giovani talenti rappresenta una scelta coraggiosa che testimonia la visione a lungo termine del progetto tecnico, elemento che potrà rivelarsi decisivo per il rilancio futuro del club.
Il riconoscimento al sostegno dei tifosi
L'allenatore non dimentica il ruolo fondamentale giocato dal pubblico rossoblù: "Abbiamo riportato entusiasmo e in questo tipo di risposta mi va anche di complimentarmi con le persone che ci hanno seguito, 7000 anime che ci hanno spinto domenica scorsa. Volevamo regalare a loro e a noi stessi qualcosa di importante. Quantomeno abbiamo sicuramente regalato prestazioni con cui possiamo puntare per un progetto successivo".
Il legame con la tifoseria emerge come uno degli elementi più preziosi di questa stagione, rappresentando una risorsa importante per affrontare le sfide future con maggiore fiducia e determinazione.
Il rispetto per l'avversario e la lezione appresa
Nelle conclusioni della sua analisi, Longo dimostra fair play e capacità di lettura tattica: "Nella prima partita probabilmente ci portiamo a casa il non passaggio del turno, quantomeno di mantenerlo in bilico, perché siamo stati un po' più timorosi del solito. Però va fatto i complimenti a chi avevamo di fronte. Sono convinto che abbiamo dato il massimo del momento. Oltre a questo orgoglio e a questo spirito di sacrificio, la squadra ha saputo tenere il campo, ha schiacciato tante volte un avversario importante. Abbiamo provato a sorprenderli sistemandoci in modo diverso in mezzo al campo, l'abbiamo fatto per due volte. Ai ragazzi vanno assolutamente fatti i complimenti e vanno abbracciati perché c'è dolore in questo momento, però è un dolore che ci vedrà protagonisti se lo sapremo analizzare e sapremo ripartire da quello che abbiamo lasciato questa sera".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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