Il destino ha voluto riservare un'ultima sorpresa in questa stagione di outsider. Nell'anno in cui nessuno avrebbe scommesso su di loro, è il Tottenham a raccogliere lo scettro dall'Atalanta nell'albo d'oro dell'Europa League. I londinesi hanno sconfitto per 1-0 il Manchester United nella finalissima disputata allo stadio San Mames di Bilbao, conquistando così il primo trofeo continentale dopo 17 anni di attesa e garantendosi l'accesso alla prossima Champions League.

Una vittoria che assume un sapore ancora più dolce considerando la deludente stagione disputata in Premier League, dove gli Spurs hanno chiuso al sedicesimo posto con meno di 40 punti. Un trionfo che porta la firma del manager australiano Ange Postecoglou, che conferma così il suo personale mantra: "al secondo anno, vinco sempre".

La finale, che ha visto protagonisti anche gli italiani Udogie e Vicario, si è rivelata una vera e propria battaglia tattica tra due squadre che hanno concluso la stagione nazionale a pari punti, occupando rispettivamente il sedicesimo e diciassettesimo posto in Premier League.

In un match caratterizzato da grande intensità ma pochissime occasioni da rete, la svolta è arrivata al 42' minuto, quando una ripartenza dei londinesi ha generato l'episodio decisivo: Sarr ha servito Johnson, il cui contrasto con Shaw ha prodotto una carambola che ha beffato l'incolpevole Onana, portando in vantaggio il Tottenham poco prima dell'intervallo.

Nella ripresa, il Manchester United di Amorim ha tentato il tutto per tutto alla ricerca del pareggio. Van de Ven ha salvato sulla linea un tentativo di Hojlund, impedendogli di sfruttare un'uscita a vuoto di Vicario, mentre Bruno Fernandes ha sprecato da due passi un'ottima occasione, trovandosi tutto solo in area.

Con il Tottenham alle corde, Postecoglou è stato costretto a sostituire uno stremato Richarlison con Son, mentre Amorim ha risposto inserendo Zirkzee e Garnacho al posto di Hojlund e Mount per aumentare la pressione offensiva. In questa fase, l'italiano Udogie si è rivelato fondamentale, dando gamba e lucidità alla manovra degli Spurs in più di un'occasione, permettendo alla squadra di alleggerire la pressione dei Red Devils.

Nonostante gli assalti finali del Manchester United, il punteggio non è cambiato. All'ultimo dei sette minuti di recupero, Vicario ha compiuto un intervento prodigioso su Shaw, preservando il vantaggio e sigillando la vittoria degli Spurs.

Un trionfo che rilancia le ambizioni del club londinese dopo una stagione domestica da dimenticare e conferma la teoria del "secondo anno vincente" di Postecoglou, già dimostrata nelle sue precedenti esperienze in panchina. Gli Spurs possono ora guardare con maggiore fiducia al futuro, forti di un trofeo europeo che mancava da troppo tempo e della qualificazione alla prossima Champions League ottenuta dalla porta di servizio.

Per il Manchester United, invece, si tratta dell'ennesima delusione in una stagione che ha visto i Red Devils lontani parenti della squadra che ha dominato per anni il calcio inglese ed europeo, confermando un periodo di transizione che sembra non voler finire.

Sezione: Attualità / Data: Mer 21 maggio 2025 alle 23:03
Autore: Elena Carzaniga
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