L'atmosfera si fa incandescente in casa Pro Vercelli. Alla vigilia della partita che vale un'intera stagione, il tecnico Massimo Gardano ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del "Silvio Piola", rilasciando dichiarazioni che trasudano concentrazione e determinazione in vista del cruciale match di ritorno dei playout di Serie C contro la Pro Patria.
"Buongiorno a tutti", ha esordito il mister, distendendo subito gli animi sull'andamento della preparazione: "La settimana è trascorsa positivamente. Abbiamo lavorato con intensità e, fortunatamente, non abbiamo avuto la necessità di cambiare sede di allenamento come accaduto di recente". Analizzando l'imminente confronto, Gardano ha prefigurato uno scenario tattico simile alla gara d'andata: "Mi aspetto una partita molto combattuta ed equilibrata, in linea con quanto visto nella sfida di Busto Arsizio".
Inevitabile un passaggio sulla pressione di dover ottenere a tutti i costi la vittoria: "È un aspetto con due facce della stessa medaglia. Da un lato, la consapevolezza di non avere alternative può generare tensione, ma dall'altro può anche infondere una sorta di leggerezza, derivante dal non aver nulla da perdere". Il tecnico ha poi aggiunto un elemento cruciale nella gestione della partita:
"Domani avremo un avversario in più, il tempo, e sarà fondamentale saperlo amministrare con intelligenza. Dovremo essere bravi a interpretare le dinamiche che si svilupperanno nel corso dei minuti, perché potrebbero influenzare in modo significativo l'esito finale. L'obiettivo primario è vincere, e siamo pronti a farlo anche nell'ultima frazione dell'ultimo istante disponibile".
Un aneddoto significativo è emerso riguardo a un recente incontro con la nuova proprietà del club, che ha definito la partita di domani come una vera e propria "Champions". Sul punto, Mister Gardano ha commentato con la sua consueta schiettezza: "Che questa partita rappresenti una sorta di Champions League per noi, è indubbio. Ho avuto un colloquio con la proprietà, così come lo staff e alcuni ragazzi. Tuttavia, sinceramente, sono dinamiche che non mi toccano più di tanto. La mia attenzione è totalmente rivolta alla squadra e ai giocatori, che sono i veri protagonisti. Sono loro che devono condurci alla vittoria; se il gol lo segnassi io, non avrebbe alcun valore. Il mio focus è sui ragazzi, e dobbiamo fare leva sul loro potenziale".
Particolarmente toccante è stata la risposta alla domanda su cosa dirà ai suoi giocatori prima di scendere in campo: "Dirò loro che, probabilmente, se da bambini immaginavano una partita cruciale, difficilmente pensavano a questa, ma piuttosto a una finale per conquistare un trofeo prestigioso. Chi gioca a calcio, fin da piccolo coltiva un sogno. Per alcuni questo sogno è stato grandioso, per altri meno, e c'è anche chi non è riuscito a mantenerlo vivo.
Spiegherò che nell'immaginario collettivo il sogno era disputare una finale di Champions League, ma ora la realtà è diversa. Il sogno si adatta al proprio percorso di vita, quindi, per un calciatore di Serie C, la partita di domani rappresenta l'appuntamento più importante. Dirò semplicemente questo. I ragazzi sono pienamente consapevoli della posta in palio e del fatto che non ci sono seconde opportunità".
Ottime notizie giungono dall'infermeria: "Per la partita di domani, ho l'intera rosa a disposizione".
Tornando sulla gara di andata, il tecnico ha espresso una valutazione positiva del primo tempo: "Sabato scorso, a mio parere, abbiamo disputato un'ottima prima frazione di gioco, sia dal punto di vista del gioco espresso che del palleggio. Tuttavia," ha aggiunto con un tono risoluto, "vi chiedo scusa, ma oggi non ho il tempo di rimuginare su ciò che è stato e su cosa si sarebbe potuto fare.
La mia mente è completamente focalizzata sulla partita di domani. Se dovessimo segnare con la mano, e l'arbitro convalidasse la rete, per me andrebbe bene lo stesso. Dobbiamo trovare il modo di fare gol in ogni modo possibile. In queste due settimane, mi sono concentrato al 2000% per capire come ribaltare la situazione. Domani ci aspettano 90 minuti da affrontare non bene, ma benissimo. Sono convinto che possiamo farcela: non la considero un'impresa impossibile, perché dobbiamo semplicemente vincere una partita in casa.
Non dobbiamo recuperare uno svantaggio di 4-0; dobbiamo vincere una singola partita davanti al nostro pubblico. Il resto non conta. Sabato scorso abbiamo avuto un leggero calo fisico, dovuto anche al rientro in campo di alcuni giocatori dopo un periodo di assenza. Durante la settimana, però, ci siamo allenati tutti al meglio".
Infine, un pensiero per i tifosi, che rappresenteranno un elemento fondamentale per la Pro Vercelli: "Ho fatto un sogno la scorsa notte, non questa perché non ho chiuso occhio: ho immaginato uno stadio gremito e una partita memorabile. I presupposti per tutto questo ci sono tutti".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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