La situazione dell'Akragas continua a deteriorarsi in un clima di crescente tensione. Un nuovo capitolo problematico si aggiunge alla già complessa vicenda del club siciliano con l'emergere del "caso Garufo", che segue le recenti dimissioni dell'amministratore delegato Strano e le squalifiche inflitte in vista dell'incontro con il Città di Sant'Agata.
In un contesto già gravato da difficoltà, la squadra ha ripreso gli allenamenti in un mercoledì particolarmente travagliato, mentre all'orizzonte si profilano prospettive tutt'altro che rassicuranti per il futuro della società.
La vicenda giudiziaria di Desiderio Garufo
Il 17 gennaio 2025 ha segnato una svolta significativa nella controversia che vede protagonista l'ex capitano Desiderio Garufo. In tale data è stato formalmente notificato il lodo arbitrale che ha stabilito l'esclusione dell'atleta dalla rosa della SSD Akragas Calcio, decretando simultaneamente la cessazione del suo tesseramento con effetto retroattivo al 10 gennaio 2025.
La decisione arbitrale non si è limitata a sancire la separazione tra il giocatore e la società, ma ha anche imposto al club obblighi economici significativi: il versamento delle retribuzioni non corrisposte, un indennizzo equivalente all'intero valore contrattuale pattuito e l'accollo delle spese procedurali.
La reazione dell'ex capitano
Attraverso un messaggio pubblicato sul proprio profilo Facebook, Garufo ha manifestato il proprio rammarico per l'evoluzione degli eventi. Nelle sue dichiarazioni, il calciatore ha evidenziato di essere stato "costretto a intraprendere questa strada dopo aver cercato, in più occasioni, un confronto costruttivo per il bene dell'Akragas, della maglia e dei tifosi."
L'ex capitano ha inoltre sottolineato il disagio personale vissuto: "Essere messo fuori rosa ingiustamente e senza un valido motivo mi ha profondamente ferito". Il giocatore ha poi aggiunto di aver "subito offese pubbliche tramite i media, venendo umiliato ripetutamente", ribadendo i suoi tentativi di instaurare un dialogo per evitare "un epilogo così drammatico", motivati esclusivamente dal suo "amore per l'Akragas".
Ringraziamenti e prospettive future
Nel suo messaggio, Garufo ha espresso gratitudine verso coloro che lo hanno supportato durante questa vicenda: "Ringrazio l'avvocato Edoardo Grosso dell'AIC, di cui faccio parte da oltre vent'anni, per il prezioso lavoro svolto a tutela dei calciatori". Un apprezzamento particolare è stato rivolto anche "agli avvocati Alessandro Calcagno e Antonio Maida per il loro costante supporto".
Non è mancato un pensiero rivolto ai sostenitori della squadra agrigentina: "Il mio pensiero va ai tifosi, che stanno soffrendo in questi mesi travagliati. Auguro loro tempi migliori e nuove soddisfazioni per la squadra della nostra provincia."
In conclusione, l'ex capitano ha preannunciato l'intenzione di fornire ulteriori dettagli sulla vicenda: "Mi riservo a giorni per convocare una conferenza stampa in cui spiegherò come sono andate veramente le cose".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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