Mancano appena cinque giorni alla conclusione di una stagione da dimenticare per la Fermana. Domenica a Castelfidardo calerà definitivamente il sipario sulla stagione 2024-25, un appuntamento che rappresenterà una sorta di liberazione dopo l'ultimissimo posto in Serie D e la conseguente retrocessione in Eccellenza, la seconda consecutiva per il club gialloblù.
Nel frattempo, però, a Fermo si guarda già oltre, proiettandosi verso un futuro tutto da scrivere mentre si attende lo sviluppo di un nuovo progetto societario.
La svolta è arrivata lunedì con la pubblicazione di una nota ufficiale da parte del club, che ha confermato l'apertura di una trattativa con il mediatore ternano Francesco Pileri, dietro il quale si celerebbe una famiglia di imprenditori stranieri interessati a rilevare la società marchigiana. Questo annuncio è servito a cambiare immediatamente pagina dopo i momenti difficili vissuti nei mesi scorsi, culminati con la delusione di domenica pomeriggio nella partita contro la Samb disputata in un Recchioni deserto.
Pileri, manager ancora attivo nel mondo delle motociclette dove segue giovani talenti, ha mostrato grande interesse per le vicende della Fermana, tanto da aver assistito personalmente al derby con la Civitanovese disputato prima di Pasqua. Nelle sue dichiarazioni pubbliche si è espresso apertamente sulla questione, parlando con convinzione senza nascondersi.
Resta però il massimo riserbo sull'identità degli investitori che sarebbero pronti a subentrare nella proprietà del club. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe trattarsi del costruttore maltese Joseph Portelli, 47 anni, già presidente dell'Hamrun Spartans, squadra campione in carica a Malta. In passato, Portelli era stato accostato anche a Catania e Lucchese, entrambe militanti in Serie C.
Lo stesso Pileri ha tuttavia raffreddato questa ipotesi, pur confermando di conoscere personalmente Portelli, essendo il manager ternano residente a Malta dal 1986. «Non è detto che chi opera a Malta sia maltese», è stato l'unico indizio fornito dal mediatore, forse per sviare l'attenzione. L'identità dei potenziali investitori rimarrà quindi riservata ancora per qualche tempo, almeno fino ai primi di maggio quando, come ribadito da Pileri, è previsto un nuovo incontro con i dirigenti della Fermana.
Nel corso di varie interviste rilasciate a testate giornalistiche locali, Pileri ha rivelato ulteriori dettagli sulla trattativa. I contatti con la Fermana risalirebbero a inizio campionato, grazie alla conoscenza con Pippo Simoni. L'andamento negativo della squadra aveva temporaneamente interrotto le discussioni, che sono però riprese nonostante la retrocessione.
Secondo quanto dichiarato dal mediatore, il gruppo interessato all'acquisizione sarebbe molto importante e rappresenterebbe una grande opportunità per la Fermana. Si tratterebbe di una famiglia che nel proprio paese avrebbe già maturato esperienze nel mondo del calcio, proprio come il già citato Portelli.
Continuano inoltre i colloqui con il sindaco Paolo Calcinaro e con il direttore generale Federico Ruggeri, figura molto vicina al primo cittadino. Un aspetto importante riguarda la presidenza del club: sembra probabile che un fermano possa rimanere alla guida della società, risultando difficile un congedo definitivo della famiglia Simoni, considerando la ristrutturazione del debito in corso.
Come sottolineato dallo stesso Pileri, la trattativa si trova ancora in una fase preliminare e potrebbe concludersi sia positivamente che negativamente. Al momento si è nella fase di discussione e non c'è nulla di definito. L'unica certezza è che nella prossima stagione la Fermana parteciperà al campionato di Eccellenza dopo aver disputato 7 stagioni in Serie C e 5 in Serie D.
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