«È cambiata l'idea di gioco rispetto ai due allenatori che si sono alternati la scorsa stagione. Gorini gioca un 4-3-1-2, un modulo abbastanza offensivo con praticamente tre attaccanti in campo contemporaneamente. C'è quindi già una idea di gioco più strutturata rispetto al classico lancio per le punte. Pur riconoscendo che nelle ultime due gare, con Lignano e Noale, hanno sofferto molto però questo diciamo che è un primo cambiamento rispetto alla scorsa stagione. Il secondo è sicuramente quello legato alla profondità della rosa: in pratica quest'anno il Treviso ha due squadre.

Quando, come domenica, puoi prendere dalla panchina Artioli e Beltrame che l'anno scorso erano titolari fissi, capisci che chiaramente si è alzato molto il livello della rosa. Forse come nomi e rosa il Treviso è la squadra più attrezzata, poi ovviamente bisogna dimostrarlo in campo. Di certo c'è stato un salto di livello dal punto di vista della qualità.

Magari l'anno scorso l'undici che andava in campo, più un paio di cambi, poteva essere competitivo al di là che poi la scorsa stagione il campionato se l'è mangiato il Treviso e non l'ha vinto la Dolomiti. Quest'anno, invece, c'è una panchina lunghissima e qualunque sia la scelta il livello resta alto. Insomma, Gorini può abbastanza sbizzarrirsi con le scelte».

Questo un estratto della lunga intervista al giornalista de "Il Gazzettino" Alberto Duprè sul clima in casa Treviso e non solo. Clicca sul seguente link per leggere l'intervista completa https://is.gd/JufZo0

Sezione: Serie D / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 16:45
Autore: Luigi Redaelli
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