Non c’è più tempo per i calcoli, per le ipotesi, per i rimpianti. Fermana-Termoli non è solo una partita: è una tappa decisiva nel cammino verso un finale di stagione che si preannuncia infuocato. Quattro partite alla fine, e ogni minuto adesso pesa come un macigno. La Fermana lo sa, e lo sa anche chi la segue, con il cuore gonfio e gli occhi puntati su un obiettivo: restare aggrappati alla Serie D, con orgoglio e con dignità.
Allo stadio Gino Cannarsa di Termoli va in scena uno scontro diretto ad alta tensione tra due formazioni coinvolte nella bagarre per evitare i play-out di Serie D.
La squadra di casa, il Termoli, occupa attualmente la tredicesima posizione in classifica con 33 punti, primo gradino utile per gli spareggi salvezza, ma a un solo punto dalla salvezza diretta.
La Fermana, invece, resta fanalino di coda con 26 punti, staccata di quattro lunghezze dalla zona play-out, oggi occupata da Roma City e Civitanovese – quest’ultima sarà avversaria dei gialloblù giovedì prossimo allo stadio Bruno Recchioni.
Con appena quattro giornate al termine del campionato di Serie D, la corsa per evitare la retrocessione si fa sempre più accesa, e ogni partita rischia di essere decisiva.
Tra i motivi d’interesse della sfida tra Termoli e Fermana c’è sicuramente il cambio di guida tecnica operato dalla formazione giallorossa dopo il clamoroso pareggio subito al Polisportivo di Civitanova. La società molisana ha infatti esonerato Andrea Mosconi – ex allenatore proprio della Fermana – affidando nuovamente la panchina a Massimo Carnevale.
Un ritorno dettato dalla necessità di dare una scossa emotiva allo spogliatoio, nella speranza di conquistare la salvezza diretta. E non è difficile capirne il motivo: a Civitanova, il Termoli conduceva di due reti fino al 92°, ma in tre minuti si è fatto clamorosamente rimontare da una Civitanovese che sembrava ormai al tappeto.
Situazione opposta in casa gialloblù, dove la Fermana arriva con il morale alto dopo la convincente vittoria interna contro l’Avezzano. Una vittoria meritata, ottenuta con una formazione largamente rimaneggiata ma ben guidata da mister Savini, che ha saputo cambiare pelle alla squadra abbandonando il tradizionale 4-3-3 per un più equilibrato 3-5-2.
Bianchimano, autore di una doppietta, e De Silvestro sono stati protagonisti di una prestazione fatta di grinta, idee e intelligenza tattica.
Con soli quattro turni al termine del campionato di Serie D, la situazione è chiara: la Fermana deve vincere almeno tre partite per sperare concretamente di rientrare nella griglia play-out.
Molto dipenderà anche dai risultati delle dirette concorrenti, ma con nove punti la squadra gialloblù potrebbe tornare a giocarsi la salvezza negli spareggi finali.
Facile a dirsi, complicato da realizzare. La Fermana sarà chiamata a un netto cambio di passo rispetto al rendimento avuto finora, ma nel calcio – si sa – l’imprevedibilità è una costante. E se c’è una certezza, è che allenatore e giocatori credano ancora nella salvezza.
Adesso serve convinzione, coraggio e determinazione. Perché quando tutto sembra perduto, è proprio lì che può nascere qualcosa di grande.
Gettando lo sguardo oltre Termoli, la Fermana è attesa giovedì, tra le mura amiche del Bruno Recchioni, da un altro snodo cruciale: il derby contro la Civitanovese. Una partita che, in caso di successo in Molise, assumerebbe un peso ancora maggiore.
Proprio l’attesa e la tensione attorno al match hanno spinto la Prefettura di Fermo a classificarlo come evento a rischio sicurezza. Sarà quindi vietata la vendita dei biglietti ai residenti fuori provincia e il settore ospiti resterà chiuso, anche per chi risiede nella provincia di Fermo.
Una scelta dettata – pare – da recenti episodi di tensione tra tifoserie. Ma ancora una volta ci si interroga su una dinamica ormai consolidata: vietare le trasferte diventa la soluzione più semplice, anche a costo di privare i tifosi della possibilità di sostenere la propria squadra.
Una misura che si ripeterà anche domani allo stadio Bonolis di Teramo, dove i tifosi della Sambenedettese non potranno assistere alla gara contro il Teramo
Per quanto riguarda la formazione anti-Termoli, mister Savini dovrà fare i conti con diverse incognite. Oltre alla probabile assenza di De Silvestro, resta in forte dubbio anche Casucci, alle prese con un problema al ginocchio, e Tafa, rimasto in panchina nell’ultimo turno.
La mancanza di De Silvestro sarebbe un colpo pesante: è tra i giocatori più talentuosi della rosa, uno di quelli capaci di cambiare volto alla partita. Non averlo nel momento più delicato del campionato è l’ennesimo ostacolo sulla strada della Fermana.
Ma anche nelle difficoltà più grandi, si può e si deve fare il massimo con quello che si ha. I bilanci si faranno alla fine, ma domani – contro un Termoli affamato di punti salvezza – si gioca una tappa decisiva.
La Fermana non sarà sola. Al suo fianco ci saranno ancora una volta i tifosi, quelli che non hanno mai smesso di crederci, quelli che non hanno mai voltato le spalle alla maglia gialloblù.
Calcio d’inizio alle ore 15. Un altro passo, un altro esame. E forse, un’altra speranza.
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