Dopo tre pareggi consecutivi, la Lucchese di Sergio Pirozzi si trova di fronte alla necessità di accelerare il passo per trasformare le buone prestazioni in vittorie.

Alla vigilia dell'incontro casalingo contro il Castelnuovo Garfagnana, il tecnico ha presentato la sfida in conferenza stampa, richiamando la squadra a una maggiore determinazione e concretezza.

Pirozzi ha subito messo in guardia sul valore dell'avversario, nonostante la posizione in classifica del Castelnuovo Garfagnana possa suggerire il contrario.

«Le partite si giocano sempre per fare il massimo», ha ribadito Pirozzi, prima di analizzare la forza dei prossimi rivali: «il Castelnuovo ha 13 calciatori della squadra che lo scorso anno è arrivata ai play off, dunque una buona squadra, con alcuni giocatori che sono stati risparmiati per questa gara: strano che siano in quella posizione di classifica». La Lucchese dovrà dunque approcciare la gara con la massima concentrazione: «È una buona squadra, che dobbiamo affrontare con tanta determinazione».

Il tecnico è tornato sull'ultima gara, non solo per commentare la performance, ma anche per denunciare un episodio arbitrale sfavorevole e aggiornare sull'infermeria.

«A Viareggio c'era un fallo da espulsione su Picchi e non so se ci sarà, più no che sì», ha spiegato Pirozzi, confermando l'assenza di Palma per una distorsione. La squadra è costretta a «fare di necessità virtù». Riguardo l'arbitraggio, il mister ha preferito non contestare la decisione in sé, ma la mancata lettura di una potenziale espulsione che avrebbe cambiato il corso del match: «Io non discuto l'arbitraggio ma se l'assistente fosse stato vicino avrebbe visto che era da espulsione e il Viareggio avrebbe giocato in dieci».

Le conseguenze si fanno sentire: «Ci stiamo leccando le ferite, e oggi abbiamo dei problemi per quanto si sia abituati».

Interrogato sulla possibilità che la prestazione di Viareggio sia stata la migliore della stagione, Pirozzi ha collegato la qualità del gioco alle condizioni del terreno: «Se il campo è buono, abbiamo fatto sempre buone gare».

Il tecnico non ha nascosto le critiche verso la superficie di gioco del Porta Elisa, ritenuto inadeguato per le ambizioni della squadra e della città: «Il Porta Elisa non si adegua a quello che vogliamo fare noi, mi auguro, come so, che in tempi brevi si dia un campo degno per questa città: oggi non ci permette di fare tante cose perché è gibboso».

La Mancanza di Concretezza Offensiva e il DNA della Squadra

Sulla presunta scarsa efficacia offensiva, Pirozzi ha offerto una lettura più articolata, ribadendo la solidità della sua formazione: «I numeri non sono sempre la verità: non prendiamo gol perché siamo una squadra compatta».

Il problema è sottile e risiede nella fase finale della manovra: «A volte manca uno per fare cento: a volte nell'ultimo passaggio, sbaglio per eccesso di frenesia». Nonostante ciò, il tecnico ha ribadito il valore morale dei suoi giocatori: «Ma questa squadra non molla mai, lo ha nel dna, lo abbiamo dimostrato anche mercoledì ma domani dobbiamo fare una grande prestazione, chi gioca, gioca».

Sezione: Serie D / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 21:05
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print