Prende il via domani l'iter burocratico che potrebbe regalare al Ravenna una seconda possibilità di militare in Serie C. Le sessanta società aventi diritto al campionato di terza serie 2025-26 dovranno infatti presentare entro la giornata di domani tutta la documentazione necessaria per l'iscrizione, dando così inizio a quella che si prospetta come un'estate di attesa e speranza per il club giallorosso.
La procedura di iscrizione rappresenta il primo step di un processo che raramente vede tutti gli slot disponibili effettivamente occupati. Le difficoltà economiche che attanagliano numerose società di Serie C rendono infatti probabile che alcuni posti rimangano vacanti, aprendo così la strada ai ripescaggi.
Tra le situazioni più critiche spicca quella della Lucchese, società che nonostante la salvezza conquistata sul campo si trova ora in una situazione di grave dissesto finanziario. Il fallimento dichiarato dalla compagine toscana potrebbe essere sanato solo attraverso un intervento economico di portata considerevole, stimato tra i quattro e i cinque milioni di euro, cifra necessaria per ripianare il debito e garantire la continuità nell'avventura professionistica.
Ancora più drammatica la vicenda di Taranto e Turris, società che hanno addirittura cessato di esistere durante lo svolgimento della stagione, scomparendo dal panorama calcistico prima ancora della conclusione della regular season. Questi precedenti alimentano le speranze di chi, come il Ravenna, attende una chiamata dal piano superiore.
In questa delicata fase procedurale, il club romagnolo mantiene necessariamente un ruolo di spettatore interessato. L'unica azione che può compiere è quella di fare il tifo silenzioso affinché il maggior numero possibile di società aventi diritto riesca effettivamente a completare l'iscrizione, poiché ogni rinuncia rappresenta una potenziale opportunità.
Il meccanismo di assegnazione dei posti liberi segue criteri ben definiti. I primi a beneficiare degli eventuali slot disponibili sarebbero le squadre retrocesse dalla Serie C nella scorsa stagione, elencate secondo un ordine di priorità prestabilito: Pro Patria, Caldiero Terme, Sestri Levante, Legnago, Messina e Union Clodiense avrebbero infatti la precedenza nella procedura tecnicamente denominata "riammissione".
Solo qualora alcune delle società che avranno regolarmente presentato la domanda di iscrizione dovessero successivamente risultare non in regola con i parametri richiesti, si aprirebbe lo scenario più favorevole per il Ravenna. In tal caso, la graduatoria proseguirebbe con Inter U23 e proprio con i giallorossi romagnoli.
Per concretizzare le ambizioni di ripescaggio, il Ravenna necessiterebbe quindi di almeno due esclusioni tra le società che presenteranno regolarmente la documentazione entro la scadenza di domani. Un calcolo matematico che trasforma ogni rumors proveniente da altre piazze in una potenziale buona notizia per l'ambiente ravennate.
L'esame della documentazione presentata sarà condotto dalla Covisoc e dalla Commissione criteri infrastrutturali e sportivo-organizzativi, organismi deputati a verificare il rispetto di tutti i parametri richiesti per l'ammissione al campionato professionistico.
In queste ore precedenti la scadenza, nel mondo del calcio di Serie C circolano voci e indiscrezioni che ricordano l'atmosfera pre-esame di maturità, quando tutti cercano di anticipare le possibili tracce. I rumors più insistenti in questo caso riguardano la situazione di Foggia e Trieste, società che secondo le chiacchiere di corridoio potrebbero trovarsi in difficoltà.
Il calendario procedurale è serrato e ben definito. Entro venerdì 13 giugno, dopo aver esaminato approfonditamente la documentazione e verificato l'assolvimento di tutti gli adempimenti richiesti, le commissioni competenti comunicheranno alle società l'esito dell'istruttoria. Questo primo verdetto rappresenterà un momento cruciale per delineare il quadro iniziale della situazione.
I club eventualmente esclusi avranno però ancora una possibilità di salvezza. Potranno infatti presentare ricorso, ovvero mettersi in regola sanando le irregolarità riscontrate, entro le ore 19 di martedì 17 giugno. Questa fase di "recupero" costituisce spesso l'ultima chance per società che hanno problemi sanabili in tempi brevi.
Il giorno successivo al termine per i ricorsi, mercoledì 18 giugno, le commissioni esprimeranno un parere motivato al Consiglio federale, organo che avrà l'ultima parola sulla composizione definitiva del campionato. Solo a quel punto il quadro diventerà nitido e si saprà con certezza quali società parteciperanno alla Serie C 2025-26.
Nel frattempo, il Ravenna dovrà comunque assolvere a un adempimento formale indispensabile: l'iscrizione al campionato di Serie D. Nonostante le speranze di ripescaggio, infatti, il club è tenuto a garantirsi una collocazione nella categoria di competenza, anche se i termini per questa procedura non sono ancora stati ufficialmente comunicati.
L'estate del Ravenna si preannuncia quindi come un periodo di attesa vigilante, in cui ogni notizia proveniente dagli uffici federali potrebbe cambiare il destino sportivo della società. Una situazione che tiene con il fiato sospeso tifosi e dirigenti, consapevoli che il confine tra Serie C e Serie D potrebbe essere determinato da fattori completamente estranei alle prestazioni sul campo.
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