La sconfitta del Sassari Latte Dolce è arrivata inaspettata e, a giudicare dalle parole del tecnico Michele Fini, ha lasciato un forte senso di rammarico e incredulità per le modalità con cui è maturata. L'allenatore, intervistato al termine del match e come riportato anche dalle cronache di Centotrentuno.com, ha puntato il dito non tanto sull'aspetto tecnico-tattico, quanto sulla mancanza di quella "cattiveria" agonistica che in questa categoria risulta determinante.

Fini ha sintetizzato la causa della battuta d'arresto in un unico, cruciale elemento, che ha sorpreso l'intera squadra: l'atteggiamento mentale e fisico degli avversari, al quale il Latte Dolce non ha saputo reagire con la dovuta prontezza.

«Sconfitta inaspettata, ci siamo fatti sorprendere sotto l'aspetto agonistico», ha dichiarato il mister, un'ammissione che evidenzia una lacuna nella preparazione emotiva alla gara. Nonostante la squadra sia stata allenata a esprimere il proprio gioco con qualità, in questo incontro è venuta meno la base essenziale per competere: l'intensità nei duelli.

L'allenatore ha chiarito che il risultato negativo non è dipeso da deficit strutturali o da scelte tecniche sbagliate, ma da una scarsa reattività nei momenti chiave del confronto fisico. In un campionato come la Serie D, in cui la battaglia su ogni pallone è la norma, farsi sopraffare sotto il profilo della determinazione è un lusso che non ci si può permettere. Il Sassari Calcio Latte Dolce, pur possedendo le qualità necessarie per imporre il proprio gioco, ha fallito nel fondamentale approccio alla gara.

L’amarezza di Fini è legata al fatto che un gruppo, su cui nutre profonda fiducia, non abbia saputo tradurre l'impegno profuso in allenamento nella necessaria "spavalderia" in campo. «Dobbiamo cercare di essere più spavaldi, perché abbiamo qualità e dobbiamo cercare di osare di più», aveva già ribadito il tecnico in precedenza, e questo concetto torna attuale dopo la sconfitta, sottolineando l'esigenza di trasformare il potenziale tecnico in supremazia agonistica.

Il tecnico e lo staff tecnico dovranno ora analizzare con attenzione la prestazione per individuare i problemi specifici da risolvere, soprattutto in vista dei prossimi impegni. La consapevolezza che la sconfitta sia stata causata da un black-out mentale piuttosto che da una superiorità tecnica avversaria rappresenta un monito. È fondamentale che il gruppo ritrovi immediatamente la giusta mentalità e la necessaria "cattiveria agonistica" per non subire altre battute d’arresto dettate dalla leggerezza di approccio. La strada per Fini e i suoi passa inevitabilmente attraverso un rinnovato focus sul piano della lotta e del carattere.

Sezione: Serie D / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 19:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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