Il sogno europeo del Crystal Palace si è definitivamente infranto questa mattina a Losanna. Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha respinto il ricorso presentato dal club inglese contro la decisione di escluderlo dalla prossima edizione dell'Europa League, competizione alla quale si era qualificato grazie alla vittoria in FA Cup.

La controversia è nata dalla presenza di azionisti comuni tra il Crystal Palace e l'Olympique Lione, entrambi inizialmente qualificati per la coppa UEFA. Secondo i regolamenti della competizione europea, questa sovrapposizione proprietaria rappresenta un impedimento alla partecipazione simultanea di entrambe le squadre.

Secondo quanto riferito da Sky News, la decisione del TAS è arrivata nel corso della sessione odierna, segnando la fine delle speranze degli Eagles di disputare la seconda competizione europea per importanza. Il verdetto del tribunale svizzero è stato netto e non ha lasciato spazio ad appelli.

Il criterio utilizzato per determinare quale delle due squadre dovesse essere esclusa si è basato sul posizionamento in classifica nella scorsa stagione. L'Olympique Lione, che ha chiuso il campionato francese al sesto posto, ha avuto la meglio sul Crystal Palace, classificatosi solo al dodicesimo posto in Premier League.

Questa retrocessione forzata comporta che il Crystal Palace dovrà accontentarsi della Conference League, la terza competizione europea per ordine di importanza. In questa manifestazione ritroverà la Fiorentina, che rappresenterà la Serie A per il quarto anno consecutivo nella competizione.

Il posto lasciato libero dal Crystal Palace in Europa League non rimarrà vacante. Secondo quanto emerso, sarà il Nottingham Forest a beneficiare di questa situazione, ottenendo il ripescaggio nella competizione di secondo livello del calcio europeo.

La vicenda evidenzia l'importanza sempre crescente delle normative UEFA relative ai conflitti di interesse nella proprietà dei club. Queste regole, introdotte per garantire l'integrità delle competizioni, impediscono che società con legami proprietari possano competere simultaneamente nelle stesse manifestazioni europee.

Per il Crystal Palace si tratta di un duro colpo, considerando che la qualificazione all'Europa League rappresentava un traguardo importante per un club che non partecipava alle coppe europee da diverso tempo. La vittoria in FA Cup aveva infatti aperto le porte della competizione continentale, ma i vincoli normativi hanno impedito la realizzazione di questo obiettivo.

La decisione del TAS dimostra ancora una volta la rigidità con cui vengono applicate le normative europee, senza eccezioni anche per situazioni che potrebbero apparire marginali. Il sistema di proprietà multipla nel calcio moderno continua a generare complessità normative che i club devono affrontare con crescente attenzione.

Il Nottingham Forest, dal canto suo, può festeggiare un'inaspettata qualificazione europea che rappresenta un premio di consolazione per una stagione comunque positiva in Premier League. Per il club della città di Robin Hood si apre ora la possibilità di confrontarsi con alcune delle migliori squadre del continente.

La Conference League accoglierà quindi il Crystal Palace insieme alla Fiorentina, in quello che si preannuncia come un percorso alternativo ma comunque prestigioso nel panorama calcistico europeo. Per i viola si tratterà di una nuova occasione per cercare di conquistare un trofeo che nella scorsa edizione è sfuggito solo in finale.

Sezione: Attualità / Data: Lun 11 agosto 2025 alle 14:15
Autore: Antonio Sala
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