Soffrendo, stringendo i denti e alla fine esplodendo di gioia al rigore segnato da Camarda che vale la qualificazione alla fase finale dell’Europeo. Si potrebbe riassumere così un Italia-Finlandia non adatto ai deboli di cuore. È vero, agli Azzurrini bastava anche un pareggio per poter staccare il pass per Cipro (20 maggio-5 giugno), ma a Vantaa i padroni di casa erano invece costretti a vincere per sperare di passare il turno: ne è uscita così una gara combattutissima, con un’Italia forse meno brillante delle prime due uscite, ma capace di calarsi in una veste diversa, di dar battaglia su tutti i palloni, credendoci fino alla fine, anche quando tutto sembrava clamorosamente complicarsi, con la Finlandia avanti 2-1 e col risultato di Belgio-Paesi Bassi (alla fine anche loro 2-2) sempre in bilico. Dopo il vantaggio in avvio per l’autorete di Kangasniemi, l’Italia viene infatti ribaltata dalle reti di Kirilov (rigore al 26’) e Muntala (11’ del secondo tempo) ed è costretta a rincorrere per tutta la ripresa. All’inizio del recupero, però, il lungo inseguimento viene premiato: Liberali, subentrato a Ciardi a un quarto d’ora dalla fine, si procura un rigore che Camarda, ancora una volta freddissimo e decisivo dagli 11 metri, trasforma per il definitivo 2-2. Gli Azzurrini vincono il girone con 7 punti, davanti al Belgio secondo, mentre la Finlandia è terza eliminata assieme ai Paesi Bassi, ultimi. Il 3 aprile ad Ayia Napa, a Cipro, si terranno i sorteggi della fase finale: l'Italia sarà testa di serie.
Un risultato che qualifica l’Italia all’Europeo da prima del girone: “E siamo super soddisfatti – racconta l’allenatore Massimiliano Favo a fine gara -, anche se parlando della partita non sono felice del nostro approccio. Chiaramente avevamo motivazioni diverse, la Finlandia si giocava il tutto per tutto e conoscevamo il loro valore. Lato nostro avevamo necessità di gestire i diffidati, per non ritrovarci con assenze importanti a Cipro: alla fine abbiamo centrato l’obiettivo, anche da primi del girone che era importante per essere testa di serie nel sorteggio. In vista delle finali sappiamo che possiamo ancora migliorare, anche se già rispetto al primo turno abbiamo fatto passi da gigante sotto il profilo del carattere, della determinazione e della personalità”. Qualificarsi, comunque, era tutt’altro che scontato, viste le eliminazioni, fra le altre, di squadre blasonate come Germania e Paesi Bassi: “Il calcio internazionale, a tutti i livelli, si evolve in maniera sorprendente – conclude Favo -. Tutte le squadre sono ormai organizzate e con valori tecnici importanti. Per questo siamo così felici di esserci qualificati, è motivo di grande prestigio per tutto il movimento, per tutta la Federazione. Stiamo svolgendo un lavoro importante che sta dando i suoi frutti”.
Favo cambia ancora interpreti dopo le prime due partite: fra i pali c’è il portiere Bologna Pessina al posto di Longoni, come esterno destro confermato Benjamin dopo la buona prova con il Belgio, mentre al centro della difesa ritrovano la titolarità Garofalo e Natali, con Lauricella scelto per l’out di sinistra. A centrocampo ecco Sala, Atzeni e Coletta, con Ciardi a supporto della coppia Mosconi-Camarda in attacco. In avvio, l’Italia prova a costruire gioco partendo dal basso appoggiandosi spesso su Pessina, ma al 9’ corre un grande rischio: un pallone recuperato alto dalla Finlandia porta al tiro Kirilov che, trovando proprio l’estremo difensore azzurro ampiamente fuori dai pali, cerca un pallonetto che si infrange sulla traversa. Mosconi e compagni faticano sul pressing alto dei padroni di casa, ma al 16’ rispondono: gli Azzurrini si distendono con una bella ripartenza e proprio Mosconi, isolato sulla sinistra, cerca il mancino sul primo palo, respinto da un attento Maukonen. È la scossa dopo un inizio complicato: sempre il talentino dell’Inter, al termine di un’azione elaborata, mette dentro un cross teso che trova la goffa deviazione di Kangasniemi per l’1-0 Italia al 18’. La Finlandia però reagisce, con Kijas che al 26’ concede un rigore – abbastanza generoso – ai padroni di casa per un intervento di Garofalo su Velasquez: dal dischetto Kirilov non sbaglia facendo 1-1. Il pari però non scalfisce l’Italia, che trova continuità e qualità in fase di palleggio e dando ampio respiro alla manovra sulle fasce colleziona corner (5 a fine primo tempo) mettendo in costante apprensione la difesa finlandese. Il gol però non arriva e dopo i primi 45’ il parziale dice 1-1.
Nella ripresa l’Italia continua a controllare i ritmi del gioco, ma la Finlandia è brava (e fortunata) e al minuto 11 trova il gol del sorpasso: Multala sgasa sulla sinistra, entra in area di rigore, crossa cercando Kirilov, ma il suo pallonetto prende una traiettoria beffarda che scavalca Pessina per il 2-1. Gli Azzurrini sembrano accusare la stanchezza e faticano a trovare spunti offensivi degni di nota. Favo prova così a pescare energie fresche dalla panchina: al ventesimo Mantini e Di Nunzio prendono il posto di Sala e Atzeni in mezzo al campo e a metà frazione ci prova Camarda, ma il suo destro a giro si alza sopra la traversa. Entrano anche Liberali e Campaniello per Ciardi e Mosconi: nel finale la Finlandia rinuncia a giocare, rintanandosi tutta sotto la linea della palla facendo grande densità nella propria metà campo. La grande occasione per il pari l’Italia ce l’ha a 9’ dalla fine: Coletta serpeggia in area di rigore mettendo un bel pallone sul secondo palo dove arriva Campaniello, il cui destro strozzato da ottima posizione viene salvato da Maukonen. Sul prosieguo dell’azione proprio il portiere finlandese rimane contuso per un contatto con Camarda ed è costretto a uscire dal campo in barella, con Collin che prende il suo posto fra i pali. Allo scoccare del 90’, quando tutte le speranze di acciuffare il pari sembrano svanire, Liberali viene atterrato in area: per Kijas è calcio di rigore per l’Italia. Dal dischetto si presenta Camarda che non trema: dopo la doppietta al Belgio il milanista segna ancora regalando il 2-2 agli Azzurrini. I 10’ di recupero sono agonici e frenetici, ma il pari mette al riparo i ragazzi di Favo per il discorso qualificazione, anche perché sull’altro campo Belgio e Paesi Bassi pareggiano 2-2.
ITALIA-FINLANDIA 2-2
Italia: Pessina, Benjamin, Natali, Garofalo, Lauricella, Sala (dal 19’st Mantini), Coletta, Atzeni (dal 19’st Di Nunzio), Ciardi (dal 30’st Liberali), Mosconi (dal 30’st Campaniello), Camarda (dal 45’+7st Nardin). All: Favo
Finlandia: Maukonen (dal 42’st Collin), Le Goff-Conan, Kangasniemi, Sandler, Parkkila, Velasquez (dal 29’st Vesterbacka), Siltanen, Weiss (dal 45’+5’st Tulehmo), Koukkumaki (dal 45’+5st Mero), Multala (dal 29’st Romppanen), Kirilov. All: Lehtola
Marcatori: 18’pt aut. Kangasniemi (I), 26’ rig. Kirilov (F), 11’st Multala (F), 46’ rig. Camarda (I)
Arbitro: Alan Kijas (AUT). Assistenti: Obritzberger (AUT), Djorovic (SRB). Quarto ufficiale: Pavle Ilic (SRB)
Note: ammoniti Mosconi (I), Weiss (F) e Kangasniemi (F)
Calendario, risultati e classifica del Gruppo 3 della Fase élite
Prima giornata (mercoledì 20 marzo)
Paesi Bassi-ITALIA 0-2
Finlandia-Belgio 0-1
Seconda giornata (sabato 23 marzo)
Belgio-ITALIA 3-5
Paesi Bassi-Finlandia 0-1
Terza giornata (martedì 26 marzo)
Paesi Bassi-Belgio 2-2
ITALIA-Finlandia 2-2
Classifica: ITALIA 7, Belgio 4, Finlandia 4 e Paesi Bassi 1
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