In Lombardia unico candidato Giuseppe Baretti, mentre Bacchetta diventerà il nuovo vice presidente vicario della Lnd. Scopriamo l'acqua calda starete pensando. La realtà è che chi voterà Baretti dimentica alcuni punti fondamentali della sua gestione de Comitato più grande d’Italia: Prima di tutto Baretti aveva affermato senza ombra di dubbio che non si sarebbe ricandidato per nessun motivo al mondo, mentendo spudoratamente, ma in politica ci sta, anche se lui ha sempre detto di non essere un politico ma sono un uomo delle società. Proprio questo è l'altro punto, la Lombardia di Baretti in fase politica non conta nulla, Baretti ha più volte affermato che lui va a Roma per ascoltare e non per fare politica e intanto le società vengono soffocate da continui aumenti e vessazioni. La Lombardia dovrebbe decidere e indirizzare quella del Nord Italia. Con Baretti il CrL è caduto ad un livello di comparsa e non ha potere decisionale o forza politica alcuna ma è schiavo di un presidente che diventata rosso in volto ogni volta che la battaglia imperversa e che dovrebbe scendere in campo per aiutare le proprie società. L'ultimo punto è che la famiglia Baretti prende dal Comitato e di conseguenza dalle società circa 130/140 mila Euro l'anno tra stipendi, rimborsi etc, dovuti al presidente al figlio e alla nuora, comprensivo di affitto e utenze pagate dalle società. È giusto spiegare alle società, che colpevolmente lo voteranno che, Baretti quando il figlio fu assunto al Comitato Regionale Lombardia in qualità di custode insieme alla moglie a cui il Cr ha dato anche un appartamento all'interno della sede di Via Pitteri, aveva spiegato all'allora presidente Felice Belloli che se il figlio e la nuora non fossero stati assunti dal Comitato lui avrebbe lasciato il Cr per andare a lavorare all’Atalanta che guarda caso proprio in quei giorni gli aveva offerto un posto di lavoro. Una pressione esercitata sull'allora presidente e direttivo che avrebbe dovuto scegliere tra altre tre famiglie i più idonei per il ruolo di custodi. In tutto questo ci hanno spiegato che Baretti aveva fatto già dimettere il figlio dal suo precedente lavoro. O la famiglia Baretti al gran completo al Comitato Regionale Lombardia oppure Baretti se ne sarebbe andato, senza dare speranza alcuna alle altre famiglie che avevano fatto domanda per essere assunte. Tutto normale per le società che sono chiamate a votare non solo un presidente che non fa politica per le società ma che è stato bravissimo a farla per tutelare gli interessi della sua famiglia.

Sezione: Eccellenza / Data: Mer 23 novembre 2016 alle 12:30 / Fonte: soccerlife.it
Autore: Anna Laura Giannini
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