Il calcio italiano, da decenni una delle pietre miliari dello sport globale, si trova oggi ad affrontare una delle sfide più critiche della sua storia: la sostenibilità economica. Con la Serie A che lotta per mantenere la sua competitività sul palcoscenico europeo, emergono problemi strutturali profondi che minacciano non solo la qualità del gioco, ma la stessa sopravvivenza finanziaria di molti club.
Negli ultimi anni, numerosi club italiani hanno accumulato debiti considerevoli. Secondo un rapporto della FIGC, la Serie A ha accumulato debiti per oltre 2,5 miliardi di euro. Questo dato è preoccupante, specialmente se confrontato con altre grandi leghe europee come la Premier League e la Bundesliga, che hanno adottato modelli economici più sostenibili. La Liga, a seguire, ha già adottato un sistema che le sta permettendo di uscire da una forte crisi economica a livello calcistico.
Serve anche in Italia un atto di coraggio ormai irrinunciabile. Tutti i club devono capire che difendere il proprio orticello porterà ad una caduta rovinosa. Gli effetti già si sono visti con le ultime due mancate partecipazioni al Mondiale di calcio. Sì, perché la crisi economica sta portando a quella tecnica, l'asticella si abbassa di anno in anno e perdiamo competitività. Non è possibile guardare alla luna, chi dice che siamo in ripresa perché nel ranking abbiamo conquistato un quinto posto in Champions, l'Atalanta ha vinto l'Europa League, la Fiorentina, come speriamo, può vincere la Conference League, sbaglia tutto. Perché bisogna guardare alla gestione finanziaria ed all'investimento sul futuro: i giovani.
Una delle cause principali, appunto, di questo problema è la gestione finanziaria inefficace. Molti club continuano a spendere oltre le loro possibilità, sperando in ricavi futuri incerti derivanti da qualificazioni alle competizioni europee (leggasi diritti tv) o da ricchi contratti di sponsorizzazione. Questo approccio rischioso ha conseguenze devastanti per le squadre e per i loro tifosi.
Il Modello di Salary Cap della Liga
Un paragone illuminante può essere fatto con la Liga spagnola, che, sotto la guida di Javier Tebas, ha introdotto un sistema di salary cap rigoroso per controllare le spese dei club. Questo sistema prevede che ogni squadra abbia un limite massimo di spesa basato sui suoi ricavi, considerando vari fattori come i guadagni da diritti televisivi, sponsorizzazioni e attività commerciali. Tutto del club, dagli stipendi al fondo per gli acquisti, va inserito in questo bilancio. Ciò significa che ogni club è costretto ad operare entro determinati limiti in base alle loro possibilità economiche. Questo ha ridotto i rischi di insolvenza e ha promosso una gestione più prudente delle risorse. Detto in soldoni, anche se vuoi ingaggiare Cristiao Ronaldo a parametro zero dovrai comunque tenere in considerazione che lo stipendio dovrà essere proporzionato al tuo bilancio. Da questo punto di vista il modello salary cap della Liga potrebbe essere preso in forte considerazione anche dalla FIGC in Italia e non solo per la Serie A.
L'attrattività del calcio italiano per gli investitori stranieri è diminuita negli ultimi anni e questo è un altro grosso problema. La mancanza di infrastrutture moderne, la burocrazia complessa e un sistema fiscale oneroso rendono difficile per i club attrarre nuovi capitali. In questo contesto, è essenziale che le autorità sportive e governative italiane lavorino insieme per creare un ambiente più favorevole agli investimenti. Riforme fiscali e incentivi per la costruzione di nuovi stadi e strutture sportive potrebbero essere passi decisivi in questa direzione.
Investire nel settore giovanile e sviluppare talenti locali potrebbe rappresentare una strategia vincente. Club come l'Atalanta hanno dimostrato che è possibile competere ad alti livelli valorizzando i propri giovani e adottando una politica di mercato oculata. Questo approccio non solo riduce i costi, ma crea anche un legame più forte tra i tifosi e la squadra, promuovendo un senso di appartenenza e identità.
Il Ruolo dei Tifosi e delle Community
Il calcio italiano ha una delle fanbase più appassionate e leali al mondo. Tuttavia, per garantire la sostenibilità economica, è fondamentale coinvolgere attivamente i tifosi nelle decisioni del club. Modelli di proprietà partecipativa, come quelli adottati in Germania con il principio del "50+1", potrebbero essere esplorati per dare ai tifosi una voce maggiore nella gestione del club. Questo non solo rafforzerebbe la relazione tra club e tifosi, ma potrebbe anche portare a una gestione finanziaria più responsabile.
Il calcio italiano è a un bivio. Per garantire un futuro prospero, è essenziale adottare un approccio più sostenibile e responsabile alla gestione finanziaria. Prendere esempio dal modello di salary cap della Liga potrebbe essere un passo nella giusta direzione. Questo richiederà sforzi concertati da parte di club, autorità sportive, governo e tifosi. Solo attraverso una visione condivisa e un impegno comune sarà possibile preservare e promuovere la grande tradizione del calcio italiano, assicurando che possa continuare a entusiasmare e ispirare le future generazioni.
Altre notizie - In Copertina
Altre notizie
- 01:00 ufficialeMarco Scolaro approda al Castrumfavara
- 00:45 ufficialeGela, ha firmato il centrocampista 2002 Rodolfo Sinatra
- 00:30 ufficialeMessina, doppio rinforzo per continuare a risalire la classifica
- 00:15 ufficialeCastrumFavara, arriva l'esperto Etchegoyen dal Taranto
- 00:00 Taranto, fari puntati su un portiere della Paganese: è un pupillo di Panarelli
- 23:47 ufficialeAbdul Yabré passa alla Luparense. Confermata la nostra esclusicva
- 23:45 Tondela, colpo Rodrigo Conceição: il figlio d'arte firma fino al 2027
- 23:30 Calciomercato Dilettanti 2025-2026: il calendario completo con tutte le date
- 23:18 ufficialeIschia, in difesa arriva Teratone dal Savoia
- 23:15 ufficialeVado, Giacchino lascia la Cairese e sceglie i rossoblù. C'è un addio
- 23:15 Modena alla finestra per Brunori: intreccio di mercato con lo Spezia e nodo Pedro Mendes
- 23:00 Giorgione, panchina: Rocchi lascia dopo un mese, Rossetto promosso
- 22:45 Supercoppa Italiana, Maignan lancia la sfida: «Siamo una famiglia, ora contano solo i risultati»
- 22:45 Calciomercato Palermo: il rebus Brunori agita le acque dei rosanero
- 22:30 Acqui: arriva Di Martino, trequartista di categoria superiore
- 22:15 Vicenza, Rosso celebra il primato: «Mai vissuta una situazione simile in 29 anni»
- 22:00 Montegranaro, svolta in panchina: Baldassarri è il nuovo allenatore
- 21:45 Il Cesena punta al ritorno di Djuric per l'attacco. Anche il Monza cerca rinforzi
- 21:30 Martignetti lascia la Pro Vasto: l'esterno torna al San Severo
- 21:15 Palermo, la metamorfosi passa dai piedi di Palumbo: i numeri
- 21:00 Kras Repen, colpo di mercato dalla Slovenia: arriva Jaka Kolenc
- 20:45 Calciomercato Venezia, priorità alle corsie esterne dipende tutto dalle uscite
- 20:30 Larcianese cambia guida tecnica: esonerato Cerasa dopo cinque anni
- 20:15 Salernitana, due giovani verso il rientro anticipato dai prestiti
- 20:00 Calciomercato Dilettanti, conto alla rovescia per i trasferimenti: ecco la deadline
- 19:45 Modena, il valzer delle punte legato al futuro di Caso
- 19:30 Serie D, il punto sul girone I: Controsorpasso Savoia. C'è la legge del "Granillo"
- 19:15 Ravenna su Dubickas: il centravanti della Ternana nel mirino per gennaio
- 19:00 La Supercoppa Italiana torna a Riyadh: come, quando e dove vederla
- 18:45 Empoli, Lorenzo Tosto verso la cessione in prestito in C
- 18:30 Serie D, il punto sul girone H: La Paganese si conferma, il Barletta alza la foce. Crisi Fasano
- 18:15 Catania, nel mirino il difensore Miceli del Monopoli
- 18:00 Berti: il gioiello del Cesena sotto la lente dello scouting Capaldi
- 17:45 Juventus, caccia al centrocampista: Frattesi in pole, due spuntano due alternative
- 17:30 Serie D, il punto sul girone G: in vetta il valzer dei pareggi. Il Valmontone scala le gerarchie
- 17:15 Vicenza, Rosso: «Mai vinto nulla con 169 punti in due anni, ora puntiamo alla meta»
- 17:00 Nuova Igea Virtus, sirene di mercato dai PRO per De Falco
- 16:45 Asse Torino-Genova, i rossoblù inistono per Perin. Pronto triennale
- 16:30 Serie D, il punto sul girone F: Ostiamare e Teramo, che duello! E l'Ancona ha ripreso la marcia
- 16:15 Lumezzane, colpo a centrocampo: Sasha Mancini firma fino al 2027
- 16:00 Serie D, il valore rose del girone I: fuori dal podio Nissa, Vibonese e Messina
- 15:45 Roma, grandi manovre per l'attacco: assalto a Zirkzee e l'ipotesi di scambio con l’Everton
- 15:45 L'unione La Rocca Altavilla piazza il colpo
- 15:30 Serie D, il punto sul girone E: il Grosseto detta legge. Siena in grave difficoltà
- 15:15 Salernitana, doppio colpo dal Trapani: nel mirino Carriero e Fischnaller
- 15:08 Chieti scatenato, pronto un colpo dalla Gelbison
- 15:00 Serie D, il valore rose del girone H: il Fasano vale 2,19 mln €
- 14:50 Luparense, è fatta per un arrivo dal Cjarlins Muzane
- 14:45 Torino, Petrachi a caccia di rinforzi difensivi: asse caldo con il Monza
- 14:30 Serie D, il punto sul girone D: la lotta per la C è appassionante