Un altro pareggio, un'altra occasione mancata per sbloccarsi. Lo Spezia continua a inseguire la prima vittoria stagionale in campionato, fermandosi ancora una volta sul pari. Sul campo della Reggiana, la rete di Gianluca Lapadula aveva fatto sperare in una svolta, ma i liguri hanno dovuto accontentarsi di un punto che lascia l'amaro in bocca.

Al termine della gara, l'attaccante italo-peruviano ha affidato a cittadellaspezia.com le sue riflessioni su un momento delicato della stagione. Le sue parole tratteggiano il ritratto di uno spogliatoio che non manca di carattere, ma che deve fare i conti con episodi che condizionano i risultati e con la necessità di essere più cinici sotto porta.

"Ormai conosco i ragazzi da un po' e devo dire che di personalità ne hanno tanta. Lavorano molto bene, hanno grande voglia. È un momento così, sono stato chiamato in causa e ci tenevo tantissimo a dare una mano. Ringrazio tantissimo per l'affetto che ricevo da tutta Spezia sin da quando sono arrivato, ha un grande valore per me", ha esordito Lapadula, sottolineando il legame speciale con la piazza e la determinazione del gruppo.

L'analisi della partita mette in evidenza un nodo cruciale: la mancanza di concretezza. Quando la gara sembrava indirizzata sui binari giusti, lo Spezia non è riuscito a chiuderla. "Posso commentare il primo tempo, perché da attaccante dico che dovevamo fare il secondo gol. Le partite possono cambiare in un secondo. L'espulsione può capitare a tutti, dobbiamo parlare tra di noi senza attaccarci. L'anno scorso è capitato a me, so come ci si sente, oggi è capitato al capitano che è un grandissimo esempio, però tra di noi dobbiamo cambiare la rotta. Non per l'atteggiamento, ma una spia di allarme si è accesa".

L'episodio dell'espulsione rimediata dal capitano ha inevitabilmente pesato sull'economia della sfida. Lapadula, che in passato ha vissuto situazioni analoghe, predica unità e dialogo interno anziché recriminazioni. La sua esperienza lo porta a comprendere le difficoltà del momento, ma anche a lanciare un monito: serve una correzione di rotta, non tanto nell'approccio mentale quanto nella gestione dei momenti chiave delle partite.

In un periodo in cui l'allenatore Luca D'Angelo è finito sotto osservazione per i risultati che tardano ad arrivare, Lapadula ha voluto spazzare via ogni dubbio sul sostegno dello spogliatoio al tecnico: "Seguiamo D'Angelo, assolutamente. Non c'è mai stato alcun dubbio. Io ho massimo rispetto per il mister, fino alla fine avrà il nostro appoggio e ribadisco che non c'è mai stato un dubbio su questo".

Una dichiarazione di compattezza che assume un significato particolare in una fase delicata, in cui ogni punto lasciato per strada alimenta pressioni e interrogativi. Lo Spezia cerca risposte sul campo e la parola d'ordine resta quella della coesione, con la consapevolezza che i margini di errore si stanno assottigliando e che la prima vittoria diventa sempre più un'urgenza da soddisfare.

Sezione: Serie B / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 21:45
Autore: Massimo Poerio
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