Al termine dell'incontro casalingo che ha visto il Picerno dividere la posta in palio con la Cavese, il tecnico Valerio Bertotto ha offerto un'analisi equilibrata della partita, evidenziando i passi avanti compiuti dalla sua formazione e, al contempo, delineando i margini di miglioramento.
Bertotto ha esordito mettendo da parte le preoccupazioni immediate legate alla classifica, concentrandosi sul percorso di sviluppo della squadra. «Non guardo la classifica e, al momento, non mi interessa», ha affermato con fermezza. La priorità è costruire fondamenta solide. «La squadra ha bisogno di crescere e di consolidare la propria identità».
Il tecnico ha lodato l'inizio della gara, riconoscendo che il lavoro svolto nelle sessioni di allenamento sta dando i primi segnali positivi. «Oggi abbiamo mostrato un approccio meraviglioso: il lavoro delle ultime settimane comincia a dare i suoi frutti». Tuttavia, non è mancata la critica costruttiva sulla tenuta nel lungo periodo: «Ci manca ancora qualcosa per mantenere la stessa intensità per tutti i 90 minuti».
La distinzione tra i due tempi di gioco è stata netta nell'analisi di Bertotto. La prima frazione ha espresso al meglio il potenziale della squadra, mentre la ripresa ha mostrato un calo che ha permesso agli avversari di recuperare. «Il primo tempo è stato molto positivo sotto ogni aspetto, il secondo un po’ meno per lucidità e gestione».
Il problema non è visto con allarmismo, ma come una fase naturale nel processo di crescita. «È un problema legato alla condizione atletica e mentale, ma non sono preoccupato: la squadra sta evolvendo e questo processo richiede tempo e lavoro quotidiano».
Un aspetto cruciale su cui Bertotto ha lavorato è stato quello psicologico, essenziale per superare un periodo complicato. Il pareggio, in questo senso, rappresenta un punto di svolta. «C’era troppa negatività nelle prime settimane, ora vedo più positività e spirito di gruppo», ha osservato il mister.
Il risultato odierno permette al gruppo di mettere un freno alle difficoltà passate e di guardare avanti con rinnovato ottimismo. «Questo pareggio ci permette di rimettere un cerotto su una situazione difficile e di ripartire con maggiore consapevolezza. Da oggi, per noi, inizia un nuovo percorso».
L'allenatore ha anche chiarito la decisione di far esordire il portiere Marcone, preferendolo a Summa, un patrimonio della società. La scelta non va interpretata come una bocciatura, ma come una mossa strategica per la crescita collettiva. «Summa è un patrimonio della società, ma aveva bisogno di staccare un po’», ha spiegato Bertotto.
Marcone, grazie alla sua esperienza, è stato chiamato a svolgere un ruolo di guida per il reparto arretrato. «Marcone, con la sua esperienza, può trasmettere serenità e sicurezza al gruppo. Non è una bocciatura, ma una scelta per far crescere tutti».
In conclusione, Bertotto ha parlato del rapporto con la società e delle strategie future, confermando una piena armonia con la dirigenza. «Con la società c’è un confronto quotidiano, lavoriamo in sintonia». Per il momento, l'attenzione resta concentrata sull'organico attuale. «Ora la priorità è migliorare ciò che abbiamo, far crescere i ragazzi e consolidare la condizione generale». Solo in seguito si valuterà l'opportunità di nuovi innesti. «A gennaio valuteremo, con serenità, se intervenire per rinforzare l’organico».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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