Novara, mister Zanchetta: «È un periodo che ci gira così, ma per domani abbiamo a disposizione un numero sufficiente di giocatori»

Alla vigilia della gara esterna contro la Pergolettese, mister Zanchetta ha aperto la conferenza stampa affrontando il tema dominante delle ultime settimane in casa Novara: il lungo e sfortunato capitolo infortuni.

Emergenza legata a traumi, non al campo

Il capitolo infermeria è stato al centro dell'attenzione, specialmente in relazione al fatto che il Novara si allena esclusivamente sul sintetico del "Piola", una condizione che, come nelle precedenti stagioni, è spesso indicata come la causa dei guai fisici. Zanchetta ha tuttavia invitato a una riflessione più attenta: «Si possono fare tante ipotesi, però vi invito a riflettere sulla natura degli ultimi guai».

L'allenatore ha poi elencato la lista degli infortunati, sottolineando come la maggior parte sia di origine traumatica: «Collodel ha riportato una lesione al soleo da trauma rimediato in allenamento. Stessa cosa per Lorenzini che si è fatto male in un contrasto contro l’Arzignano. Khailoti ha accusato un risentimento, conseguenza di una botta al ginocchio subita dopo il gol segnato. È un periodo che ci gira così e dunque finiamo sempre con l’essere un po’ in emergenza».

Il bollettino azzurro

Non è stata una settimana tranquilla per il Novara, con diversi problemi contingenti che si sono aggiunti agli infortuni di lungo corso. Zanchetta ha fornito un aggiornamento dettagliato sulla condizione dei calciatori:

Bertoncini e Collodel saranno assenti per circa un mese, entrambi con lesioni di primo grado.

Morosini non sarà convocato per la gara di domani.

Lorenzini è pienamente recuperato e abile a tutti gli effetti.

Khailoti si è allenato e sembra recuperato dal risentimento al ginocchio.

Di Cosmo ha partecipato alla rifinitura nonostante un affaticamento, ma non è in condizioni ottimali.

Valdesi ha accusato un problema al ginocchio e, pur essendo in campo oggi, avvertiva ancora fastidio.

Superare il momento cercando energie interne

Nonostante le difficoltà, il tecnico azzurro ha trasmesso un messaggio di resilienza e fiducia: «Si lavora con chi è abile». Zanchetta ha espresso rammarico per non aver potuto lavorare a ranghi completi se non per una sola settimana dall'inizio della stagione, un periodo in cui «siamo andati al massimo, ci siamo preparati bene, con intensità».

Tuttavia, il mister non vuole piangersi addosso: «Comunque per domani abbiamo a disposizione un numero sufficiente di giocatori. Dunque superiamo il momento, cercando in noi stesse le energie».

Pergolettese: attesa una battaglia sul campo "sporco"

Analizzando l'avversario, la Pergolettese, Zanchetta ha notato come la squadra abbia faticato più in casa, al "Voltini" (dove ha perso quattro volte), che in trasferta. Questo non deve però illudere il Novara: «Quello che so è che affronteremo una squadra che sta vivendo un momento non positivo». Il rovescio della medaglia è che la squadra di casa «non sbaglieranno atteggiamento per dimostrare di non essere quelli delle ultime partite».

Il Novara si prepara quindi a una sfida fisica e complicata: «Ci attende una sfida complicata, nella quale dovremo tirar fuori la giusta intensità per prepararci alla lotta ed alla bagarre. Ci aspettiamo una battaglia, una partita sporca, in un campo simile a quello di Gorgonzola ed in contesto ambientale particolare». L'imperativo è mantenere la guardia alta, sapendo che «tutti gli incontri si reggono sul filo di un equilibrio che basta poco a spostare».

Attaccanti chiamati a un salto di qualità

Infine, Zanchetta ha sollecitato un miglioramento nella fase offensiva, dove gli attaccanti non sono stati decisivi nell'ultima uscita contro la Virtus Verona: «Le punte devono dimostrare maggiore fiuto del gol».

Il tecnico ha però allargato il discorso alla manovra complessiva, chiedendo maggiore precisione e lucidità nell'ultimo tocco: «Ma mi aspetto anche scelte più precise al momento dell’ultimo passaggio. Chi va al cross deve alzare la testa a cercare compagni liberi prima di procedere». La qualità deve emergere nella frazione di secondo in cui si prendono le decisioni decisive in campo: «Ci lavoriamo tutta la settimana. Poi in partita c’è solo una frazione di secondo per decidere ed è in quei frangenti che bisogna tirar fuori le proprie qualità».