Nonostante la vittoria esterna conseguita contro il Benevento, il direttore sportivo del Potenza, Vincenzo De Vito, ha scelto il post-partita per un intervento schietto e di forte autocritica.
Lungi dal festeggiare il risultato, il dirigente ha voluto fare il punto della situazione, esprimendo un'amarezza tangibile per il cammino recente della squadra e chiedendo scusa alla tifoseria, alla proprietà e ai collaboratori per il rendimento al di sotto delle aspettative.
«Sono qui per chiedere scusa», ha esordito De Vito. La sua richiesta di perdono, ha specificato, non è legata all'ultima gara vinta, ma a un «percorso che nelle ultime 4-5 partite non è stato all’altezza».
Il direttore sportivo ha messo in chiaro che la condizione attuale non è accettabile per il club: «Questa situazione non può andare bene, né per la proprietà, né per i tifosi, né per noi». La consapevolezza è alta: «Siamo tutti consapevoli che dobbiamo e possiamo dare di più». L'unico antidoto, per De Vito, è il sacrificio: «E non ci sono altre medicine se non il lavoro».
Per uscire dal momento delicato, il dirigente ha chiesto inequivocabilmente un aumento dell'intensità e un cambio di passo. L'asticella dell'impegno deve salire in modo significativo: «Dobbiamo aumentare i giri. Fino ad oggi abbiamo lavorato a 100, ora serve di più. Non conosco altri rimedi». De Vito non ha nascosto il suo disappunto per il recente andamento del Potenza: «Prendo atto di una situazione che non mi piace, e che non piace a nessuno», ha affermato con decisione.
L'intervento è stato focalizzato sul trend negativo che ha preceduto il successo di giornata. Il problema, secondo l'analisi del direttore, non è di natura tattica o tecnica superficiale: «Non è una questione di modulo o di singole scelte». La vera carenza risiede nella mentalità e nella convinzione: «Serve più convinzione». L'appello ai calciatori è di agire con determinazione, e non per mera abitudine o dovere formale: «Le cose vanno fatte con determinazione, non per abitudine o convenzione». Pur citando il fatto che nella gara odierna «ci sono mancati alcuni interpreti nei momenti chiave», ha subito chiarito che tale aspetto «non deve essere un alibi».
De Vito ha voluto allontanare ogni speculazione sulla panchina, garantendo che «L’allenatore non ha nessun ultimatum». Al contrario, il dirigente ha dimostrato grande senso di responsabilità, prendendosi l'intera colpa per l'area tecnica. «Se c’è qualcuno che deve rispondere per l’area tecnica, quello sono io», ha dichiarato. Spingendosi oltre, ha imposto un severo metro di giudizio su sé stesso: «Mi do l’ultimatum da solo, perché è mia la responsabilità delle scelte, della gestione e della squadra».
La sua preoccupazione non riguarda tanto la posizione in classifica, che, come ha sottolineato, vede il Potenza avere «soltanto due punti in meno rispetto allo scorso anno». Il vero campanello d'allarme è la maniera in cui la squadra ha affrontato le sconfitte precedenti: «È il modo in cui stiamo perdendo a preoccuparmi». Il direttore ha lanciato un monito chiaro: «Essere belli non basta. Se si gioca bene e si perde, allora quando si gioca male cosa succede?». L'obiettivo prioritario non sono le lodi per le prestazioni, ma la concretezza: «Dobbiamo portare a casa risultati, non solo prestazioni. E per farlo dobbiamo invertire subito questo trend».
Infine, l'analisi del dirigente è un processo ampio e inclusivo. «Le analisi si fanno, non si annunciano. E non riguardano solo lo staff tecnico, ma tutta la squadra», ha chiarito. Ha definito il periodo come un «passaggio delicato della stagione» da cui è indispensabile uscire congiuntamente, attraverso il «lavoro e serietà». La priorità del club è «reagire», indipendentemente dalla singola vittoria o dalla classifica, perché il «rendimento non ci soddisfa». Riguardo all'episodio arbitrale sul gol vittoria dei rossoblù, De Vito ha confermato la correttezza della decisione: «Sul gol del Potenza non c’era fuorigioco, lo abbiamo rivisto. È un episodio chiaro, ma non abbiamo nulla da recriminare».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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