È stato presentato in conferenza stampa nel corso della mattinata di oggi, nella Sala Stampa del Palazzo di Città di Acireale, alla presenza del sindaco, Roberto Barbagallo, e dell’assessore allo Sport, Rosario Raneri, il nuovo direttore sportivo della Città di Acireale 1946, Ettore Meli.
Spinto dalle parole del Presidente Giovanni Di Mauro (Enrico Strano era assente per lavoro), nonché del Direttore Generale Pasquale Leonardo, che hanno sottolineato come si sia ancora nel pieno del percorso di crescita intrapreso lo scorso anno, Meli ha espresso soddisfazione per la scelta della Società che, per bocca dello stesso Di Mauro, ha battuto la concorrenza di diverse altre squadre per averlo.
Rispondendo alle domande dei numerosi giornalisti presenti, Meli ha rimarcato l’attaccamento a Sant’Agata di Militello, presso la quale è stato uno degli artefici del cosiddetto “miracolo Sant’Agata” di questi anni, spiegando che avrebbe lasciato quella piazza solo per accettare sfide di grande importanza come quella che lo attende, adesso, ad Acireale.
In merito alla Città dei Cento campanili, ha spiegato come l’abbia impressionato già dal 2017, quando venne qui per la prima volta da avversario: “Ho sempre notato il grande calore della tifoseria, e adesso sono felice di essere parte integrante del progetto”.
Proprio riguardo il progetto, ha voluto ribadire come l’idea della sostenibilità stia alla base: “Si tratta di un vero e proprio percorso, serio, quindi non immediato, che richiede tempo e lavoro. Fino a poco tempo fa quando si parlava di Acireale i calciatori si mostravano diffidenti, e non per una questione di risultati, ma di affidabilità. Adesso tutto sta cambiando, grazie alla sana gestione. La stagione scorsa la dirigenza è stata brava a recuperare credibilità. È questo che fa la differenza, e nel tempo paga. Nel calcio serve organizzazione, servono idee e serve, soprattutto, che tutti remino dalla stessa parte. Adesso, dopo il gran lavoro portato avanti negli ultimi mesi, arriva il secondo step, quello che porterà alla costruzione di una struttura operativa che possa permettere alla città di sognare”.
Riguardo gli obiettivi, il nuovo diesse ha voluto mantenere basso il profilo: “A noi interessa vincere, interessa divertire la gente e portarla allo stadio. Per farlo bisogna giocare a calcio. Se muovi bene la palla, la tifoseria risponde. E in questo senso sarà determinante il miglioramento del manto erboso allo stadio: è un fattore determinante del quale io e il nuovo mister parliamo spesso.
“Se la squadra, la società e la città diventano una cosa sola – ha concluso – supereremo ogni ostacolo, anche nelle difficoltà più grandi. È necessario che tutti diano una mano”.
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