Il Tortolì affida la propria salvezza all'esperienza di Franco Giordano. Il club ogliastrino ha ufficializzato l'ingaggio del veterano della panchina sarda, che a 71 anni rappresenta una delle figure più longeve e rispettate del calcio regionale. L'accordo tra il presidente Andrea Demurtas e il tecnico cagliaritano segna l'inizio di una nuova fase per la squadra rossoblù, attualmente impegnata in una difficile battaglia per la permanenza nel massimo campionato regionale.

La decisione arriva all'indomani dell'esonero di Tore Mereu, sollevato dall'incarico dopo la sconfitta interna contro l'Atletico Uri. Un risultato che ha lasciato il Tortolì in una posizione delicata: quintultimo posto con 12 punti raccolti in 11 giornate, appena tre lunghezze sopra la zona playout. Una situazione che ha spinto la dirigenza a voltare pagina, puntando su un profilo capace di portare esperienza, carisma e quella solidità necessaria per invertire la rotta.

Franco Giordano, classe 1954, porta con sé un bagaglio professionale impressionante. Come comunicato dalla società, vanta "38 anni sulle panchine dei club sardi", un percorso che lo ha visto protagonista in ogni categoria, dalla Prima Categoria alla Serie D. Il suo curriculum include esperienze significative con alcune delle realtà più importanti del panorama calcistico isolano: Ferrini, Progetto Sant'Elia, Selargius, Lanusei, La Palma e Fermassenti.

Il legame con l'Ogliastra non è nuovo per Giordano. Due stagioni fa guidò proprio il Lanusei, affrontando il Tortolì in due occasioni memorabili: una sconfitta per 2-1 al Fra Locci e una vittoria per 4-2 al Lixius contro i rossoblù allora guidati da Daniele Salerno. Quella parentesi lanuseina rappresenta l'ultimo capitolo della sua recente carriera in Eccellenza, prima delle esperienze pluriennali al Selargius successive alla pandemia.

Nel suo percorso spiccano le avventure in Serie D con la Fermassenti nella stagione 1994-95 e con il Progetto Sant'Elia nel 2012-13. Ma è in Eccellenza che Giordano ha costruito buona parte della sua reputazione: tre salvezze conquistate con la Ferrini, club con cui nel 2016-17 aveva anche ottenuto la promozione dalla Promozione al secondo tentativo. L'ultima esperienza nel massimo campionato regionale risale alla stagione 2019-20, quando sedeva sulla panchina del La Palma Monte Urpinu.

Nel mezzo, una carriera costellata di esperienze con Pirri, Ferrini e Frassinetti, che testimoniano la fiducia riposta in lui da numerose società dell'isola e la sua capacità di adattarsi a contesti e obiettivi diversi.

Il battesimo sulla panchina rossoblù avverrà domenica prossima, in un match che si preannuncia cruciale per le ambizioni di salvezza. Al Fra Locci arriverà il Sant'Elena, fanalino di coda del campionato con appena 6 punti conquistati. Uno scontro diretto che potrebbe rivelarsi determinante per dare nuovo slancio alla classifica del Tortolì e per permettere a Giordano di iniziare con il piede giusto questa nuova avventura.

La sfida rappresenta un'opportunità da non fallire: vincere significherebbe non solo allungare sulla zona più calda della graduatoria, ma anche dare un segnale di discontinuità rispetto alle ultime prestazioni. Per il nuovo tecnico sarà fondamentale trasmettere alla squadra la propria esperienza e quella mentalità vincente che gli ha permesso di superare momenti difficili nel corso della sua lunga carriera.

Nel comunicato ufficiale, il Tortolì ha espresso fiducia nel nuovo allenatore, sottolineando come la sua "longeva e vincente carriera" rappresenti una garanzia per il progetto rossoblù. L'auspicio della dirigenza è chiaro: "Inizia oggi la nuova avventura al Fra Locci, con l'augurio che sia anch'essa duratura e soddisfacente!".

Parole che tradiscono la volontà di costruire un rapporto stabile e proficuo, non limitato alla semplice gestione dell'emergenza. La scelta di Giordano va oltre il bisogno immediato di punti: rappresenta un investimento sulla credibilità e sull'autorevolezza, caratteristiche indispensabili per gestire lo spogliatoio in un momento delicato e per ricompattare un ambiente inevitabilmente scosso dai risultati negativi.

Il campionato di Eccellenza sardo si conferma sempre più competitivo e imprevedibile. Il Tortolì si trova ora a dover affrontare una seconda parte di stagione che si preannuncia intensa, dove ogni punto peserà enormemente. La scelta di affidarsi a un allenatore del calibro di Giordano dimostra la serietà con cui la società sta affrontando questa sfida.

Il decano degli allenatori sardi avrà il compito di rivitalizzare una squadra che ha mostrato lacune evidenti nelle ultime uscite, lavorando su aspetti tattici, mentali e di organizzazione di gioco. La sua capacità di gestire situazioni complesse, dimostrata nelle tre salvezze ottenute con la Ferrini, sarà messa nuovamente alla prova in un contesto che richiede pragmatismo e determinazione.

Per il calcio ogliastrino, l'arrivo di Giordano rappresenta anche un momento di prestigio: poter contare su una figura così autorevole e rispettata nell'ambiente calcistico isolano è motivo di orgoglio per un territorio che ha sempre dimostrato grande passione per questo sport.

Ora la parola passa al campo. Domenica, al Fra Locci, inizierà ufficialmente l'era Giordano. E con essa, la speranza di un finale di stagione che possa regalare soddisfazioni ai tifosi rossoblù e consolidare ulteriormente la leggenda di un allenatore che, a 71 anni, continua a dimostrare una passione inesauribile per la panchina.

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 27 novembre 2025 alle 09:15
Autore: Massimo Poerio
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