La Carrarese esce sconfitta dal confronto casalingo contro l'Avellino, un risultato che lascia l'amaro in bocca soprattutto per le modalità con cui è maturato. Al termine dell'incontro, il tecnico Antonio Calabro non ha nascosto la propria delusione per una prestazione che ha evidenziato fragilità mentali inaspettate.

La partita sembrava indirizzata verso un esito favorevole per i padroni di casa, che si erano portati in vantaggio per 2-1 e avevano beneficiato dell'espulsione di un giocatore avversario. Una situazione di superiorità numerica che, nelle intenzioni del mister, avrebbe dovuto garantire la vittoria.

"È successo qualcosa che di solito non ci capita. Di solito subiamo una media di due tiri a partita, quanto accaduto oggi è inspiegabile. Soprattutto in superiorità numerica, dove sul 2-1, in 11 contro 10, la partita deve finire", ha dichiarato Calabro nella conferenza stampa post-gara, come riportato da Tuttoavellino.it.

L'analisi del tecnico mette in evidenza numeri che rendono ancora più amara la sconfitta. La Carrarese ha dominato dal punto di vista statistico, producendo un volume di gioco nettamente superiore rispetto agli ospiti. Tuttavia, l'efficacia sotto porta degli irpini ha fatto la differenza.

"Abbiamo fatto 20 tiri in porta contro 5, loro hanno fatto 4 gol. Siamo stati troppo vulnerabili in determinate situazioni", ha sottolineato l'allenatore, evidenziando il paradosso di una squadra che ha creato molto ma ha concesso troppo in fase difensiva.

Il momento cruciale della partita si è verificato quando l'Avellino è riuscito a pareggiare sul 2-2, un episodio che ha segnato psicologicamente la formazione di casa. Calabro ha individuato proprio in questo passaggio il punto di svolta negativo dell'incontro.

"Ci può stare che bisogna maturare a livello mentale, ci ha messo ansia il gol subito del 2-2. Ma ripeto, in superiorità numerica, sul 2-1, dovevamo portarla a casa", ha spiegato il tecnico, ammettendo che la squadra deve ancora crescere sotto l'aspetto della gestione delle situazioni di pressione.

La differenza tra le due formazioni, secondo l'analisi di Calabro, è stata principalmente di carattere. L'Avellino ha dimostrato maggiore determinazione nei momenti chiave, sfruttando al meglio le occasioni create e mantenendo la lucidità anche in inferiorità numerica.

"L'Avellino è stato più cattivo negli episodi, mentre noi quella cattiveria non l'abbiamo avuta e non ce lo possiamo permettere, facendoci il gol del 2-2, mettendoci nelle peggiori condizioni mentali per affrontare il secondo tempo", ha concluso il mister.

Le parole di Calabro delineano il ritratto di una squadra che, pur dimostrando qualità tecniche e capacità di creare gioco, deve ancora lavorare sulla solidità mentale e sulla gestione dei momenti delicati. La sconfitta contro l'Avellino rappresenta un campanello d'allarme che il tecnico e il gruppo dovranno saper trasformare in stimolo per il prosieguo del campionato.

La prestazione degli apuani evidenzia come nel calcio moderno non bastino più le statistiche favorevoli se mancano la concentrazione e la determinazione necessarie per chiudere le partite. Una lezione che la Carrarese dovrà metabolizzare rapidamente per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.

Sezione: Serie B / Data: Lun 22 settembre 2025 alle 07:45
Autore: Nicolas Lopez
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