Alla vigilia dell'anticipo della quinta giornata di Serie B che vedrà il Catanzaro affrontare la Juve Stabia allo Stadio “Ceravolo” (calcio d’inizio ore 20:30), l'allenatore Alberto Aquilani si è mostrato carico e desideroso di conquistare i primi tre punti stagionali per i colori giallorossi.
Aquilani ha sottolineato che sono i particolari a fare la differenza e che la squadra ha lavorato intensamente in settimana su tutti gli elementi che determinano l'esito di una partita. "I dettagli sono quelli che fanno la differenza," ha esordito il tecnico. "Ho notato dei progressi nella gara di Reggio Emilia e ce li portiamo dietro. Però ci manca ancora la vittoria e domani vogliamo ottenerla."
Il successo non è visto come un semplice risultato, ma come un catalizzatore emotivo. "La vittoria ci può regalare quella scia emotiva che tende a nascondere qualche piccolo problema e crea quel vento di aria positiva che può farci molto bene," ha proseguito.
Tuttavia, ha messo in guardia i suoi: "Non deve assolutamente diventare un'ossessione e portarci a fare qualcosa di diverso da ciò che prepariamo. Dobbiamo essere più bravi a coinvolgere il nostro pubblico. Non ci siamo riusciti nelle prime partite e domani mi aspetto una squadra che sappia trasmettere entusiasmo alla gente. I tifosi ci sostengono sempre e devono essere per noi un valore aggiunto."
Alla vigilia di un trittico impegnativo (che culminerà con le trasferte contro Monza e Sampdoria a Genova), Aquilani ha voluto fugare ogni ipotesi di turnover inteso come rotazione forzata. "Ci sono undici calciatori iniziali che reputo i più adatti alla strategia di partenza, e poi ci sono altri cinque titolari che possono essere decisivi. Nel calcio delle cinque sostituzioni, tutti i ragazzi devono sentirsi titolari. Ho a disposizione tante frecce nel mio arco e in molti mi mettono in difficoltà nelle scelte. Ma questo deve rappresentare la nostra forza, non un problema."
Sulla tattica, il confronto tra due squadre votate al possesso palla impone una riflessione sull'evoluzione del calcio. "Non è sufficiente il possesso palla nel calcio moderno, dobbiamo capire quando è il momento di essere più verticali e quando optare per il pressing alto o rimanere più bassi per poi ripartire. Questo è un aspetto cruciale su cui dobbiamo lavorare e vorrei vedere miglioramenti già domani."
Riguardo alla prestazione precedente, Aquilani è stato chiaro: "A Reggio Emilia abbiamo concesso troppo per demeriti nostri, e dobbiamo iniziare a ragionare più da squadra. Domani incontreremo un avversario differente dai precedenti. Non potremo permetterci di giocare a ritmo blando, altrimenti affronteremo problemi seri. Abbiamo analizzato ciò che fa la Juve Stabia: abbina la qualità alla 'fame' che è indispensabile in questa categoria. Ci aspetta un bel test."
Un tema caro ad Aquilani è quello dei giovani e della meritocrazia. "Io credo fermamente nella meritocrazia e non guardo in faccia a nessuno. I giovani ti danno moltissimo, ma a volte possono tralasciare qualcosa. Sono molto soddisfatto di Cissè e Rispoli, ma anche degli altri. Non credo che siamo bravi perché schieriamo i giovani, ma ho scelto di puntare su di loro perché ritenevo avessero quel quid in più da dare al Catanzaro."
Infine, un commento specifico su Cissè: "Sta facendo bene, ma come tutti gli altri non deve accontentarsi e abbassare la guardia. Lo osservo molto e sono concentrato. Mi ha impressionato soprattutto per ciò che fa senza palla, perché le sue qualità le conoscevo già. Quello che fa quando non ha il pallone è ciò che lo renderà un giocatore diverso dagli altri.
Non bisogna riporre troppe aspettative sui giovani, perché è questo l'approccio giusto per farli crescere." Chiusura sull'amico e tecnico avversario: "Su Abate: siamo amici, ci sentiamo spesso ed è una persona che stimo molto sia dentro che fuori dal campo. Sarà una bella sfida tra noi."
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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