Davide Dionigi, tecnico della Reggiana, ha analizzato il momento dei granata alla vigilia dell'ultima gara casalinga del 2025, che vedrà la squadra affrontare il Padova al “Città del Tricolore”.

Nonostante la vittoria nel derby contro il Mantova, l’allenatore ha messo in guardia sulla necessità di mantenere altissimo il livello di attenzione, affrontando al contempo i problemi di infermeria e le assenze per squalifica.

La settimana ha portato con sé l'infortunio di Natan Girma, una pedina che stava entrando in forma: «Natan ha avuto un fastidio al flessore: ci vorrà un po’ di tempo, salvo eccezioni lo rivedremo dopo la sosta». Dionigi ha espresso dispiacere, sottolineando l'importanza del giocatore: «Dispiace, perché quando entra in forma diventa decisivo. Purtroppo dobbiamo di nuovo recuperarlo».

Migliori, invece, le condizioni per altri due elementi chiave: «Marras e Reinhart invece ci sono: dobbiamo solo valutare l’impiego, se partire con entrambi o con uno e gestire l’altro. Lo decidiamo sempre di comune accordo, senza forzare nulla per evitare ulteriori problemi».

Su Tavsan, sostituto naturale di Girma, il tecnico ha ammesso che il suo carattere introverso si riflette in campo: «È un ragazzo molto introverso e il suo modo di giocare rispecchia il suo carattere. Ha dei momenti dove si accende ed è devastante e altri dove sembra che non ci sia». Tuttavia, ne ha riconosciuto l'impegno e l'efficacia, citando i numeri: «Si applica molto nelle due fasi, fa quello che gli chiedo. Non spicca per appariscenza, sa che deve crescere nella continuità. E non dimentichiamoci i suoi numeri: tre gol e quattro assist, contando anche la Coppa Italia».

L'allenatore è tornato sull'espulsione di Charlys, che ha lasciato perplessi: «Quando c’è un’espulsione per un fallo non di gioco, un richiamo glielo fai». Rivedendo l'episodio, Dionigi ha difeso il suo calciatore: «Secondo me è un movimento per liberarsi da un avversario che lo teneva. Non ho visto cattiveria, più una manata per divincolarsi che poi ha colpito il viso. Tre giornate? Un po’ eccessive. Lui si è scusato, non è successo nulla di particolare».

Il Padova non è una neopromossa qualunque: «Una squadra di categoria, solida ed esperta, con giocatori che hanno calcato palcoscenici importanti e uno zoccolo duro dall’anno scorso». Dionigi ha notato somiglianze con la Reggiana: «Sono come noi: cercano di sopperire alle “big” con organizzazione, corsa e gioco». Prevede un match duro: «Mi aspetto una partita molto difficile, come con l’Entella. La Serie B quest'anno non dà nulla di scontato».

L'obiettivo primario del tecnico non è solo il risultato: «Io voglio che continuiamo su questa strada: la Reggiana ha sempre giocato, anche quando ha raccolto meno. Non mi fermo al vinco-perdo: mi interessa la crescita della squadra, la sicurezza che stanno acquisendo i giocatori e il percorso dei giovani».

In vista dell'ultima gara casalinga del 2025, Dionigi ha lanciato un appello alla tifoseria, cruciale per ricreare il "fortino interno": «Mi auguro che chi non può seguirci fuori casa abbia ancora più voglia di venire al “Città del Tricolore”. Per i miei ragazzi sarebbe importante essere accompagnati e sostenuti: se dev’essere un appello, lo faccio in questi termini».

Riguardo i due attaccanti che faticano a trovare la via del gol, Dionigi è rassicurante. Su Portanova: «Con Manolo ho parlato e l’ho abbracciato: deve stare tranquillo. La preoccupazione ci sarebbe se non calciasse in porta. Invece è il giocatore che tira di più in assoluto. Ci sono momenti in cui la palla non entra… Ma lui è sempre presente nelle situazioni da gol e lavora tanto anche nella fase difensiva. Deve viverla serenamente: è in crescita».

Su Gondo: «Cedric ha fatto un’ottima partita, sta tornando sui suoi livelli. L’infortunio al ginocchio l’ha condizionato sia fisicamente che mentalmente». Il tecnico è convinto che la squadra sia in credito con la sorte: «Il gol a Mantova l’aveva fatto, non era da annullare. Siamo un po’ in credito sugli episodi… Ma continuiamo convinti».

Con Charlys squalificato, si apriranno spazi importanti per altri centrocampisti (Mendicino, Vallarelli, Stulac, Bertagnoli). Dionigi si aspetta personalità e determinazione: «Se avranno l’occasione, la devono sfruttare: lo sanno... È la mia gestione: se giochi, anche a sorpresa, devi sfruttare il momento».

Infine, l'attenzione alla difesa e al cinismo: «Il primo passo era quello di sistemare la fase difensiva, ed è un lavoro di squadra. Ora dobbiamo essere più cinici: creiamo tre-quattro palle gol nitide a partita, e non è affatto semplice. Dobbiamo sfruttarle di più».

L'errore da non ripetere è il calo post-derby: «Mi auguro che la lezione sia servita. L’approccio deve essere tosto, intelligente, come se non avessimo fatto ancora nulla. Questo dev’essere lo slogan: "Non abbiamo fatto niente". La Serie B di oggi non ha fanalini di coda».

Sezione: Serie B / Data: Ven 12 dicembre 2025 alle 22:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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