Angelo Antonio D'Agostino, presidente dell'Avellino, ha concesso una lunga intervista al programma Zona Verde di Sportchannel 214, svelando i retroscena della promozione in Serie B e illustrando i progetti futuri della società irpina. Il numero uno del club biancoverde ha affrontato numerosi temi, dalla svolta stagionale con l'arrivo di Biancolino fino agli investimenti necessari per il prossimo campionato cadetto.
La gioia della promozione e le scelte coraggiose
«Ci siamo assicurati che non fosse solamente un sogno ma realtà», ha esordito D'Agostino parlando delle prime sensazioni dopo la promozione. «Stiamo vivendo queste ore insieme alla famiglia e agli amici, ricevendo numerosi messaggi di congratulazioni. Sto cercando di rispondere a tutti perché è davvero una bellissima soddisfazione, un momento straordinario. Una gioia che desideravamo da molto tempo».
Il presidente ha poi ripercorso i momenti chiave della stagione, ricordando come l'inizio non sia stato dei migliori: «Le difficoltà iniziali ci hanno costretto all'esonero di Pazienza e dello staff dirigenziale. Tuttavia, con mio figlio Giovanni eravamo convinti della forza della squadra e abbiamo deciso di affidare la guida tecnica a Raffaele Biancolino, una persona di fiducia che conosceva bene l'ambiente e sapeva come gestire il gruppo».
D'Agostino ha sottolineato come la scelta sia stata radicale: «Il cambiamento doveva essere totale. Non potevamo limitarci a sostituire solo l'allenatore mantenendo Perinetti, Condò e Strano. È stata una decisione coraggiosa che alla fine si è rivelata vincente, anche se va riconosciuto che la squadra costruita a inizio stagione era comunque di alto livello».
Il ruolo di Biancolino e i rapporti con la squadra
Riguardo alla scelta di Biancolino, D'Agostino ha rivelato: «L'idea è stata di mio figlio Giovanni, che ha dimostrato coraggio e determinazione. Me ne ha parlato e non ci è voluto molto per decidere». Il presidente ha poi chiarito che non si è trattato di una soluzione temporanea: «Biancolino non è mai stato un ripiego. Non abbiamo fatto quella scelta per arrangiarci, ma perché credevamo sinceramente nelle sue qualità, non solo umane. È stata una decisione ponderata, non azzardata né dettata da ragioni economiche».
Sul futuro del tecnico, il presidente è stato chiaro: «Ha un contratto fino al 2026 e certamente può allenare in Serie B».
D'Agostino ha parlato anche del suo rapporto con i calciatori: «È molto amichevole e scherzoso, ma quando serve non mancano le parole ferme per far comprendere determinate situazioni. Con Patierno c'è un legame particolare, mi chiama persino "papà", ormai la famiglia si è allargata».
Gli investimenti per la Serie B e il futuro dell'Avellino
Guardando al futuro, il presidente ha garantito impegno economico: «Non lasceremo nulla al caso, ci saranno modifiche da apportare e non ci tireremo indietro nell'investire. Ci avviciniamo al campionato di Serie B con umiltà ma anche con ambizione».
Sulla costruzione della squadra per la prossima stagione, D'Agostino ha spiegato: «Cercheremo di mantenere il gruppo coeso e gli equilibri attuali. Ci saranno inevitabilmente delle partenze, ma faremo attenzione a non compromettere l'armonia, inserendo gli elementi giusti».
A proposito di Palumbo, uno dei protagonisti della stagione, ha confermato: «Non ci sono problemi, è nostro e con la promozione il suo contratto si estende automaticamente di un altro anno. Credo che in Serie B possa esprimersi ancora meglio».
Lo stadio Partenio e le infrastrutture
Una parte significativa dell'intervista ha riguardato lo stadio Partenio e i lavori necessari per adeguarlo alla Serie B: «Stiamo già lavorando, serviranno circa 1,5 milioni di euro. Ne abbiamo discusso con il sindaco Nargi e dobbiamo solo procedere, considerando che il tempo stringe».
D'Agostino ha sottolineato l'importanza di avere un'amministrazione comunale stabile: «Dobbiamo scongiurare l'arrivo di un commissario al posto del sindaco. La Serie B rappresenta un patrimonio per la città e la provincia intera. L'obiettivo è aumentare la capienza dello stadio aprendo anche la Curva Nord».
Riguardo al terreno di gioco, il presidente è stato categorico: «Va completamente rifatto, nelle condizioni attuali non possiamo affrontare un campionato di Serie B».
Sul progetto del nuovo stadio ha aggiunto: «Ci vorrà ancora circa un anno per la conferenza dei servizi. Nel frattempo, abbiamo il dovere di trovare una sistemazione provvisoria adeguando il Partenio».
Festeggiamenti e coinvolgimento del territorio
In merito ai festeggiamenti, D'Agostino ha annunciato: «La prossima partita casalinga è fissata per domenica 27 aprile, vedremo cosa organizzare dopo la gara. La premiazione ufficiale dovrebbe avvenire il 3 maggio in occasione della Supercoppa».
Il presidente ha anche espresso l'intenzione di coinvolgere l'intera provincia: «Organizzeremo un tour di festeggiamenti anche nei vari paesi, visitando i club. La città è fondamentale, ma la provincia rappresenta uno zoccolo duro importante per noi».
D'Agostino ha concluso l'intervista con un pensiero sul settore giovanile: «Sta seguendo il suo percorso, abbiamo buoni giocatori e tecnici validi. Ora speriamo nella salvezza della Primavera».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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