La sconfitta subita dalla Cavese contro il Trapani al "Simonetta Lamberti" ha lasciato un grande rammarico nell'ambiente metelliano, con il tecnico Fabio Prosperi che ha espresso tutta la sua delusione per un risultato che non rispecchia l'impegno e la costruzione di gioco mostrata dalla sua squadra.

Come si legge anche nelle cronache di TuttoCavese, il mister lamenta una situazione ormai cronica: la Cavese gioca, ma paga a caro prezzo la sfortuna negli episodi e alcune ingenuità individuali.

L’allenatore ha riconosciuto che la squadra sta attraversando un momento difficile, soprattutto per quanto riguarda la concretezza in rapporto alla mole di gioco creata. «In questo momento però, per segnare dobbiamo creare tanto, forse troppo», ha ammesso Prosperi, sottolineando come la fase offensiva, pur producendo molte opportunità, non riesca a trovare la via della rete con la dovuta regolarità. Il rammarico è grande, perché l'impegno e l'atteggiamento dei ragazzi non sono in discussione, come ha espresso in altre occasioni il tecnico, il quale si è detto spesso orgoglioso dei suoi uomini.

Il problema principale, secondo Prosperi, è legato a una serie di fattori che sfuggono al controllo diretto dello staff tecnico, in primis gli episodi sfavorevoli. Sebbene la squadra costruisca molto, la sorte sembra essere avversa, e al contempo, piccole ma determinanti disattenzioni vengono pagate a un costo esorbitante. Questo si era già visto in altre occasioni, come dopo il ko di Casarano, dove il mister aveva notato: «Purtroppo paghiamo ingenuità che a certi livelli non puoi concedere».

In questa categoria, dove la fisicità è spesso preponderante, la Cavese sembra pagare dazio. Sebbene il tecnico abbia ammesso di concentrarsi sull'aspetto tecnico, riconosce che il gap in termini di struttura fisica si fa sentire in alcuni duelli individuali. «Noi non siamo una squadra estremamente fisica, né siamo una squadra abbastanza piccolina. Magari nel duello fisico individuale qualcosa possiamo pagare proprio come struttura fisica», ha spiegato Prosperi. Questo costringe la squadra a un surplus di attenzione e intensità per compensare.

Un altro aspetto critico è la tenuta mentale dopo aver subito un gol. La sconfitta di Casarano è un monito: «Sul 2-0 ci siamo un po' disuniti e questo è un errore che non possiamo permetterci. Il risultato è pesante e non rispecchia del tutto quanto visto in campo». Serve, quindi, maggiore lucidità e compattezza per evitare che un singolo episodio negativo porti a perdere la bussola e a disunirsi.

La fiducia nel gruppo resta, ma Prosperi è consapevole della responsabilità e non si nasconde. Ha ribadito più volte di sentirsi in discussione, come è normale che sia in una piazza esigente e passionale come Cava de' Tirreni, ma il suo impegno professionale non viene mai meno: «Io mi occupo di allenare la squadra cercando di far al meglio possibile... posso solo lavorare e essere molto rammaricato oggi come lo sono stato in altre domeniche». L'imperativo, ora, è trasformare il gioco espresso in risultati concreti per uscire dalla crisi di risultati che sta penalizzando la Cavese.

Sezione: Serie C / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 20:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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