Il momento difficile del Cittadella prosegue senza sosta. La compagine veneta ha subito una nuova battuta d'arresto casalinga, cedendo per 1-0 al Lumezzane nella sesta giornata del campionato di Serie C. La vittoria ha permesso agli ospiti di conquistare i primi tre punti della stagione, mentre per i granata si tratta dell'ennesimo risultato negativo che li relega nelle posizioni più delicate della graduatoria.
La prestazione offerta dalla squadra di casa allo stadio Tombolato ha evidenziato tutte le difficoltà che sta attraversando il club in questo avvio di campionato. Il match si è rivelato complicato sin dai primi minuti per i padroni di casa, che non sono mai riusciti a esprimere il proprio potenziale contro un avversario determinato a sbloccare la propria classifica.
Nel post-partita, Roberto Musso, tecnico in seconda che ha guidato la squadra dalla panchina in sostituzione dello squalificato Manuel Iori, non ha nascosto la preoccupazione per lo stato attuale della formazione. Le dichiarazioni rilasciate a trivenetogoal.it hanno messo in luce una situazione che va ben oltre il semplice risultato negativo.
"Ci mancano fame e anima, e questo è molto preoccupante", ha esordito Musso nell'analisi della gara. "Sulla gara contro il Lumezzane c'è poco da dire: abbiamo fatto tantissima fatica dall'inizio alla fine, e onestamente l'avversario ha meritato di vincere. Quello che ha sempre contraddistinto il Cittadella è la voglia di non mollare mai, ma oggi ci sta mancando. Soprattutto in queste due ultime partite. Ne prendiamo atto, dobbiamo dare tanto di più".
Le parole del vice allenatore hanno evidenziato come la crisi non sia soltanto tecnica o tattica, ma tocchi aspetti più profondi legati alla mentalità e all'approccio mentale dei giocatori. La mancanza di quella determinazione che storicamente ha caratterizzato il Cittadella rappresenta un campanello d'allarme particolarmente significativo per una società abituata a lottare su ogni pallone.
Il tecnico in seconda ha poi approfondito le ragioni di questa fase negativa, chiamando in causa anche i cambiamenti tattici e metodologici introdotti in questa stagione. "Il sistema di gioco è nuovo, gli allenamenti e le idee sono diverse: i giocatori vogliono fare quanto chiediamo loro, ma in questo momento la testa è pesante e le cose sono molto più difficili di quanto in realtà dovrebbero essere", ha spiegato Musso.
L'analisi tocca un punto cruciale: l'adattamento a nuovi schemi e filosofie di gioco richiede tempo e serenità mentale, elementi che al momento sembrano mancare nel gruppo squadra. La pressione derivante dai risultati negativi sta creando un circolo vizioso che rende ancora più complesso il processo di crescita e assimilazione delle nuove direttive tecniche.
"Bisogna cercare di alleggerire la testa, ma per quello servono i risultati", ha proseguito il vice di Iori, individuando nel paradosso tipico del calcio uno degli ostacoli principali da superare. Per ritrovare serenità servono vittorie, ma per vincere è necessaria proprio quella tranquillità mentale che i risultati negativi hanno compromesso.
La conclusione dell'intervento di Musso ha toccato anche l'aspetto emotivo e il legame con l'ambiente: "Il momento non è roseo e ci dispiace tanto. Soprattutto per chi è qui da tanti anni". Queste parole testimoniano quanto la situazione attuale pesi non solo in termini di classifica, ma anche sul piano umano, coinvolgendo giocatori e staff che hanno vissuto momenti ben diversi con questa maglia.
Il Cittadella si trova ora di fronte alla necessità di invertire rapidamente la rotta. La posizione in classifica inizia a farsi preoccupante e la squadra deve ritrovare al più presto quell'identità combattiva che l'ha sempre contraddistinta nel panorama calcistico nazionale.
La sconfitta contro il Lumezzane rappresenta un ulteriore campanello d'allarme per una società che dovrà lavorare intensamente per uscire da questo momento delicato. La strada verso la risalita passa necessariamente attraverso il recupero della fiducia e della determinazione, elementi fondamentali per ricostruire un'identità di gioco solida e convincente.
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