Il Siracusa conclude il suo mercato estivo con un acquisto di alto profilo, ingaggiando l'attaccante Vittorio Parigini. Questo colpo di mercato non solo aggiunge qualità al reparto offensivo, ma rappresenta anche una nuova opportunità per il giocatore, noto per il suo passato in Serie A e B e ora alla ricerca di un rilancio definitivo dopo una carriera caratterizzata da alti e bassi.
Nato a Moncalieri nel 1996, Parigini si è distinto fin da giovanissimo nel mondo del calcio. La sua storia calcistica inizia in una piccola squadra dilettantistica torinese all'età di quattro anni, ma è a dieci anni che la sua carriera prende una svolta decisiva. Notato da Silvano Benedetti, all'epoca scout per la Scuola calcio del Torino, il giovane talento viene sottratto all'interesse della Juventus. Un vero e proprio colpo di scena, con Benedetti che lo convince a vestire la maglia granata proprio mentre il ragazzo si trovava in chiesa per la sua Prima Comunione.
La sua crescita nel vivaio del Torino è stata rapida, passando da punta a esterno d'attacco, ruolo che si è rivelato perfetto per la sua velocità e il suo istinto per il gol. Nell'agosto del 2013, il Torino lo cede in prestito alla Juve Stabia per fare esperienza. Sebbene la sua stagione non sia stata brillante, con quattordici presenze e nessun gol, il suo talento non passa inosservato. A gennaio del 2014, Manchester City e Fiorentina si interessano a lui, ma la Juve Stabia riesce a trattenerlo per il resto della stagione.
La sua carriera prosegue con una serie di prestiti. Nel 2014, passa al Perugia, dove contribuisce al raggiungimento dei playoff con trenta presenze e quattro gol. L'anno successivo, purtroppo, è segnato da un infortunio muscolare che lo tiene lontano dai campi per circa tre mesi. Torna a segnare e conclude l'annata con diciannove presenze e quattro reti. La sua avventura lo porta poi in Serie A con il Chievo, ma la scarsa considerazione da parte del tecnico Maran lo spinge a trasferirsi al Bari, in Serie B. Con i galletti, nonostante le poche presenze, contribuisce alla promozione nella massima serie.
Nel 2017, Parigini si trasferisce in prestito al Benevento, in Serie A, con un'opzione di riscatto che si sarebbe attivata in caso di salvezza. La squadra retrocede e Parigini colleziona solo ventuno presenze senza gol. Dopo un breve ritorno al Torino, nel 2020 viene ceduto al Genoa, che lo gira subito in prestito alla Cremonese, dove segna tre gol in quindici partite. Le tappe successive lo vedono all'Ascoli, al Como, dove trova stabilità familiare nonostante le difficoltà in campo, e successivamente alla Feralpisalò e al Lecco. La sua carriera sembrava essersi arenata, con un rendimento non all'altezza delle aspettative.
L'ultimo capitolo, prima dell'arrivo al Siracusa, è alla SPAL. Ingaggiato per ritrovare il suo smalto, Parigini si era detto motivato: "Sono qui per dare il massimo. Questa per me è una sfida personale perché voglio risalire, e qui si può solo raggiungere vette più alte". Nonostante le buone intenzioni, la sua esperienza a Ferrara si chiude con nove presenze e nessuna rete, e il successivo fallimento della società lo rende svincolato.
Ora, a Siracusa, Parigini si presenta con la sua vasta esperienza: quarantacinque presenze in Serie A, centosessantacinque in Serie B con quattordici gol e venti in Serie C con una rete. Un curriculum di tutto rispetto per un giocatore che, nonostante le recenti difficoltà, ha ancora molto da dimostrare. L'esterno offensivo, che vanta un passato nelle nazionali giovanili (con sei reti in venti presenze nell'Under 21 e un'esperienza al Mondiale Under 17), è pronto a mettersi alla prova per dimostrare il suo valore.
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