Ospite dei microfoni di TMW Radio, il direttore sportivo del Lecco, Antonio Minadeo, ha tracciato un bilancio del sorprendente avvio di stagione della sua squadra, offrendo una visione lucida e appassionata del progetto in corso, del ruolo della tifoseria e del quadro generale della Serie C.
Un inizio inaspettato e la filosofia della squadra
Minadeo ha ammesso che, sebbene gli obiettivi di inizio stagione fossero positivi, nessuno si aspettava una partenza così travolgente da parte del Lecco. «Così non ce l'aspettavamo, avevamo pensato di creare qualcosa che ci desse qualche soddisfazione, adesso come inizio possiamo solo essere contenti», ha dichiarato il direttore sportivo, visibilmente soddisfatto.
La chiave del successo, secondo Minadeo, risiede nella solidità della società e nella comunione di intenti di tutte le sue componenti. La costruzione della squadra è iniziata già a maggio, con un progetto chiaro e condiviso con la proprietà. In una categoria come la Lega Pro, dove i valori tecnici sono spesso molto simili, la vera differenza la fa l'unità. Minadeo ha sottolineato come il coinvolgimento di ogni singolo elemento, dai magazzinieri allo staff medico, sia fondamentale. «Questo mix tra doti tecniche e doti umane, inteso come coinvolgimento di tutti, può diventare una cosa bella», ha affermato.
Un episodio che racchiude perfettamente questa filosofia è stato l'abbraccio collettivo dopo il gol di Zanellato contro il Trento. Il direttore sportivo ha raccontato con emozione di aver visto anche chi gioca meno, come Dalmasso e Marrone, unirsi ai compagni e allo staff per festeggiare, un gesto che rappresenta «l'emblema di tutta la giornata».
Il ruolo della tifoseria e la crescita della Serie C
Minadeo non ha nascosto il suo legame speciale con la piazza di Lecco, descrivendola come un ambiente unico, in cui l'attaccamento alla squadra si vede fin dall'infanzia. «I bambini a 10 anni li vedi già non con la maglia del Milan o dell'Inter, ma li vedi con la maglia del Lecco», ha raccontato. Per lui, i tifosi sono l'arma segreta, quelli che spingono la squadra a dare il massimo, sostenendola ovunque.
Il direttore sportivo ha poi analizzato la crescita del campionato di Serie C, attribuendo un grande merito al lavoro del presidente Matteo Marani. La maggiore visibilità mediatica, con la possibilità di vedere le partite su piattaforme importanti come Sky e Rai, ha innalzato il livello di attenzione. Allo stesso tempo, Minadeo ha notato un'evoluzione anche dal punto di vista tecnico e metodologico. Gli staff sono sempre più numerosi e specializzati, dotati di tecnologia all'avanguardia per l'analisi delle partite. «Adesso ogni staff tecnico possiede mezzi sia tecnologici sia di capacità di altissimo livello», ha sottolineato, evidenziando come questo sviluppo renda ogni match più difficile e competitivo.
Un altro tema cruciale è quello dei giovani. Minadeo si è detto un forte sostenitore di questo progetto, promosso da Marani e Gianfranco Zola, che vede la Serie C come un palcoscenico per i talenti emergenti. Ha citato l'esempio di Salernitana e ha ricordato come il Lecco stesso schieri tanti giovani, come i due 2006 che hanno costruito il gol nell'ultima partita.
Seconde squadre e le ambizioni del girone
Riguardo al dibattito sulle seconde squadre, Minadeo ha espresso un parere favorevole, pur riconoscendo le perplessità di alcune piazze storiche. Incontrare squadre Under 23, come l'Inter, «è bello» perché si respira un «briciolo di sapore di Serie A». Ha sottolineato come queste formazioni abbiano una struttura e un'organizzazione di altissimo livello, che alzano la qualità del campionato. L'Inter, in particolare, secondo il direttore sportivo non ha una seconda squadra "tanto per", ma investe con grande attenzione su di essa, schierando dirigenti di alto profilo come Marotta e Ausilio e affidandola a un allenatore esperto come Vecchi.
Minadeo ha poi analizzato i diversi gironi della Lega Pro. Ha descritto il Girone C come un campionato di altissimo livello, con squadre come Cosenza, Catania, Salernitana e Benevento che lotteranno fino alla fine. Il Girone B, invece, appare più equilibrato e senza una super favorita, mentre il Girone A, in cui gioca il Lecco, è un po' più delineato per quanto riguarda le pretendenti. Per quanto riguarda le avversarie dirette del Lecco, ha citato il Vicenza, che ha saputo rinnovarsi con un progetto vincente, e l'Union Brescia, partito con il sostegno entusiasta della tifoseria, un fattore che li avvantaggia.
Tuttavia, nonostante la forza delle avversarie, Minadeo non ha dubbi sulla mentalità del Lecco: l'obiettivo è «andare tutti i giorni al campo [...] con la voglia di migliorarsi, di sacrificarsi l'uno per l'altro». L'atteggiamento è la chiave per ottenere il massimo dalle proprie capacità. La prossima partita contro la Pro Vercelli sarà un banco di prova importante, ma il direttore sportivo si fida della sua squadra, consapevole che i dettagli faranno la differenza.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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