La lunga e aspra controversia legale tra il Comune di Brescia e Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha registrato una nuova, significativa vittoria per l'Amministrazione cittadina.

La seconda sezione civile del Tribunale di Brescia ha respinto l'istanza avanzata dal patron del club, segnando l'ennesimo capitolo di una diatriba che ha come fulcro lo stadio Rigamonti.

La vicenda giudiziaria più recente, di cui dà notizia Bresciaoggi, era incentrata su una richiesta specifica presentata da Cellino. Il reclamo mirava a ottenere il sequestro giudiziario di tutte quelle installazioni amovibili e precarie che si trovano attualmente all'interno dell'impianto sportivo.

In particolare, il presidente del Brescia Calcio aveva chiesto che queste strutture fossero poste sotto sequestro nel caso in cui il Comune di Brescia avesse comunicato l'intenzione di trasferirle in un altro luogo di deposito. La decisione del Tribunale, che ha respinto il reclamo di Cellino, conferma ancora una volta la validità delle posizioni dell'Amministrazione comunale nell'intricata disputa relativa alla gestione e alla logistica dello stadio cittadino.

Questa sentenza si aggiunge al palmarès legale del Comune e contribuisce a definire i contorni della complessa relazione tra la società calcistica e l'ente proprietario dell'impianto, in attesa dei prossimi sviluppi di questa contesa pluriennale.

Sezione: Serie C / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 18:48
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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