Geometrie variabili sulla linea mediana: Capuano, sin dal suo insediamento in sella al timone del Taranto, è stato spesso costretto a fare di necessità virtù soprattutto a centrocampo laddove, complice una miriade di infortuni, la coperta è stata spesso corta. Ma ciò non ha impedito al tecnico di schierare i suoi secondo i dettami del 3-5-2, modulo più congeniale alle sue idee di calcio.
Ad Avellino, in particolare, toccherà nuovamente a Labriola dirigere la manovra: il metronomo classe ’01, alla sua seconda stagione consecutiva in rossoblù, ha scontato il turno di squalifica ed è ora pronto a dettare i tempi di gioco. Con l’avvento di Capuano, le sue mansioni sono andate incontro a una serie di muta- menti: meno quantità e più qualità, senza dimenticare i tanti inserimenti in fase di possesso sfociati nella spettacolare rete di Picerno inutile ai fini del risultato, ma pur sempre di pregevole fattura. In più, un suo assist ha dato il là al successo dei rossoblù nello scontro diretto casalingo contro la Viterbese. Un elemento di fondamentale importanza nello scacchiere tecnico-tattico di Capuano.
La sua assenza alla Nuovarredo Arena, però, è stata ben tamponata da Mazza: nelle ultime sei partite, l’allenatore lo ha schierato titolare in quattro occasioni non soltanto come mezzala, ma anche nelle vesti di regista. Trattandosi di un calciatore versatile, non ha una posizione fissa a centro- campo, ma nel corso delle ultime settimane ha dimostrato di poter indossare alla perfezione i panni del vice-Labriola. Fungere da elemento centrale di centrocampo in un 3-5-2 è tra i compiti di maggior responsabilità, non a caso si attende il recupero completo di Provenzano che, dopo un calvario di quasi tre mesi, dovrebbe tornare a disposizione a stretto giro per essere poi centellinato di partita in partita. L’ex Catania è stato il grande assente, fin qui, in casa ionica considerando che il suo arrivo, in estate, fu tra quelli di maggior pedigree. La gara del “Partenio-Lombardi”, inoltre, potrebbe sancire un’importante discontinuità rispetto al passato per Diaby: l’ivoriano, qualora scendesse in campo (o dal primo minuto o a match in corso), per la prima volta nel corso della stagione corrente verrebbe impiegato per tre volte di seguito e ciò sarebbe un passo importante verso un completo recupero dopo il grave infortunio al crociato che lo ha tenuto ai box per quasi un anno e i vari acciacchi conseguenti. La presenza di Diaby in campo, anche se non ancora in perfette condizioni dal punto di vista fisico, garantisce più spessore alla manovra del Taranto. Capuano, in tal senso, è sempre stato categorico specificando che un calciatore come lui, seppur dalle qualità importanti, vada impiegato gradualmente per evitare pericolose ricadute, ma è chiaro che aumentando il minutaggio di partita in partita lo stesso possa diventare una risorsa fondamentale per i rossoblù anche in chiave futura (legata a una possibile plusvalenza). Indipendentemente dagli interpreti, la particolarità è che il Taranto, proprio a centrocampo, ovvero nel reparto maggior- mente colpito dalle problematiche, sta riuscendo a esternare valori importanti nell’economia di un cammino che vede i rossoblù, al momento, fuori dalla zona playout e in pieno centro-classifica.
Autore: Anna Laura Giannini
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