Un pareggio a reti bianche carico di tensione e sofferenza: così il Crotone si guadagna l'accesso al Primo Turno della Fase Nazionale dei playoff, superando la Juventus Next Gen tra le mura amiche dell'Ezio Scida. Un verdetto tanto atteso quanto sudato, che proietta i rossoblù verso nuove sfide con la determinazione di chi non vuole smettere di sognare.
Al termine della battaglia sportiva, le parole di mister Emilio Longo ai microfoni non nascondono la soddisfazione per il traguardo raggiunto, ma nemmeno un pizzico di amarezza per un episodio arbitrale giudicato negativamente: «Mi congratulo vivamente con i ragazzi. Non era affatto una partita semplice, sentivo la necessità di infondere nella squadra quei principi solidi che sono fondamentali per progredire in questo tipo di competizioni. C'era una palpabile apprensione, ma era la tensione giusta che anima una squadra con una forte ambizione di andare avanti. Raggiungere la Fase Nazionale è un premio meritato per l'impegno di tutti. Abbiamo mostrato equilibrio tattico, anche se probabilmente avremmo dovuto concretizzare maggiormente le occasioni create. La partita è stata combattuta, e mi preme sottolineare, nell'analisi complessiva, come non si potesse non fischiare quel calcio di rigore. Ho rivisto le immagini e, con l'ausilio del VAR, ritengo inammissibile che non sia stato concesso. Questo aspetto mi lascia sinceramente perplesso e mi ha infastidito. Tuttavia, la cosa più importante è che noi ci siamo, siamo pronti a battagliare».
Ora, il Crotone si prepara ad affrontare un avversario proveniente da un altro girone, in un percorso che si preannuncia ancora più insidioso. «Per continuare a inseguire il nostro obiettivo – avverte il tecnico con piglio battagliero – servirà quella sana dose di audacia e imprevedibilità che ci ha contraddistinto durante tutto l'arco del campionato. Non partiremo con i favori del pronostico, ma dovremo affrontare ogni partita con la mentalità di dover vincere, a partire dalla prossima. La squadra mi è piaciuta sotto ogni aspetto. La panchina ha dimostrato una passione contagiosa, tanto che ho dovuto intervenire per placare gli animi più esuberanti. Ci apprestiamo a proseguire il nostro cammino con lo spirito giusto».
Una delle caratteristiche distintive del Crotone è la sua capacità di interpretare ogni partita con la giusta intensità, e in questo confronto è emersa anche la grande prova del portiere D'Alterio. «Durante la stagione abbiamo discusso molto del ruolo dei portieri, e tutti hanno dimostrato di possedere la capacità di farsi trovare pronti quando chiamati in causa. Oggi D'Alterio ha fornito un contributo cruciale con una parata decisiva nel primo tempo. Certo, c'è stato un disimpegno errato che ha portato a un calcio d'angolo, ma nelle uscite sui cross in area è stato impeccabile, considerando anche la loro notevole stazza fisica. L'intera squadra, nel suo complesso, ha manifestato una forte determinazione a proseguire il cammino. Vogliamo arrivare fino in fondo senza alcun rimpianto».
Infine, mister Longo non dimentica la qualità dell'avversario, la Juventus Next Gen, reduce da una prestazione convincente contro il Benevento. «Abbiamo tutti visto cosa sono stati capaci di fare contro il Benevento, ed è un aspetto che non va assolutamente sottovalutato. Noi abbiamo dimostrato maturità, non ci siamo limitati a difendere, abbiamo messo in pratica ciò che avevamo preparato e sappiamo di poter fare ancora meglio. Usciamo da questa partita con un'esperienza preziosa. Forse non saremo la squadra più talentuosa di questi playoff, ma possiamo sicuramente diventare quella con la maggiore determinazione di arrivare fino alla fine».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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