Triestina, Gautieri: «Zemaninano? Anche Capello è stato un maestro»

16.10.2019 00:30 di  Maria Lopez   vedi letture
Triestina, Gautieri: «Zemaninano? Anche Capello è stato un maestro»

Si è tenuta nella sala stampa del “Rocco” la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della Triestina Carmine Gautieri.

Presente anche l’amministratore unico alabardato Mauro Milanese, che ha introdotto l’incontro con gli organi dell’informazione: “Il mister è un allenatore bravo e molto motivato.È consapevole della difficile situazione a livello di risultati, così come della forza della rosa a disposizione. L’augurio è che riesca a dare una sterzata alla squadra dopo una prima parte di stagione difficile. L’ho scelto perchè oltre ad essere un bravo tecnico è una brava persona, e gli piace adottare un gioco offensivo che secondo me ben si sposa con gli uomini a disposizione. E’ una bella occasione anche per lui e penso possa dare quella tranquillità della quale la Triestina ha bisogno, anche se sappiamo che c’è tanto lavoro da fare, a partire dalla difesa. Non abbiamo tanto tempo per fare esperimenti sui moduli, abbiamo bisogno di punti. Nicola Princivalli sarà il vice allenatore e sarà d’aiuto al mister per inserirsi il più rapidamente possibile nel nuovo contesto. Quello che mi fa arrabbiare, che mi preme e che il mister sa, è l’atteggiamento, la cattiveria, l’agonismo, la corsa, tutte caratteristiche fondamentali in Serie C. Da questo dobbiamo partire”.

Così Carmine Gautieri: “Mi reputo fortunato di far parte di questa gloriosa società e di essere venuto in una squadra così importante. Dobbiamo essere propositivi, sia in fase di possesso che di non possesso. Ho trovato un gruppo positivamente predisposto al lavoro e ben consapevole della posizione di classifica che non rispecchia la qualità dei giocatori. Con loro sono stato chiaro e la voglia è di risalire posizioni, di lavorare sull’atteggiamento e cambiarlo, la forza del gruppo è importante ed è soprattutto nei momenti difficili che deve venir fuori. Sono convinto di avere a disposizione una squadra forte. Zemaniano? Ho avuto la fortuna di trovare tanti allenatori bravi, ho carpito da lui ma anche da altri allenatori che ho trovato nel mio cammino, come ad esempio Fabio Capello, poi ogni allenatore deve esser bravo a metterci del suo. Zeman sicuramente è stato per me un punto di riferimento, così come lo è stato Capello e tutti gli allenatori che ho incontrato nel mio percorso. Bisogna marcare anche quando noi abbiamo la palla, pronti a intervenire senza stare a tre o quattro metri dal diretto avversario”.

Il perché dell’attesa per l’arrivo di Gautieri, prende la parola Mauro Milanese: “In Inghilterra è naturale affidare la guida come traghettatore al tecnico delle giovanili, lavora a stretto contatto con la prima squadra e così è anche per noi. Abbiamo atteso perché c’erano partite ravvicinate ed era impossibile dare un’impronta con impegni infrasettimanali. Abbiamo aspettato anche per parlare col mister con calma e lucidità, analizzando tutti gli aspetti del caso. Non ho sentito per la cronaca molte persone, Carmine mi conosce e sa che parto dall’atteggiamento. L’ho sentito molto motivato e credo che sia molto migliorato rispetto a quando l’avevo avuto a Varese, meno integralista e più elastico per sfruttare al meglio le nostre caratteristiche. Arriva in un momento non facile e con alle porte la sfida alla capolista arrabbiata dopo il primo ko, sarà un bel confronto in campo e sugli spalti, dovremo farci trovare pronti”.

Ancora Mister Gautieri: “Ogni allenatore ha il suo modo di lavorare, dobbiamo essere bravi a entrare nella testa dei giocatori, far capire loro che fanno il lavoro più bello del mondo e che giocano in una società prestigiosa e ambiziosa. Questo il primo obiettivo e migliorando questo aspetto tante cose poi vanno a fare la differenza. Ho visto la squadra e credo sia adatta per il 4-4-2, per supportare questo modulo bisogna però essere molto bravi in entrambe le fasi. Questo non vuol dire che non si possa ragionare su varianti tattiche in caso di bisogno, la cosa primaria è però che questa squadra può e deve incidere di più, la mentalità va cambiata e non si possono perdere partite nel modo in cui si è perso a Reggio Emilia. Conosco la società e lo staff che reputo importante, quando si affronta un periodo difficile si va in cerca di varie motivazioni, ma non credo che il problema sia tattico, tecnico o fisico, la squadra corre molto ma magari lo fa male, l’aspetto su cui lavorare è quello mentale, aggiustato quello le cose riescono meglio di conseguenza. Troppi gol incassati? Mi concentrerò chiaramente su entrambe le fasi, possesso e non possesso sono entrambi importanti e gli attaccanti in fase di non possesso devono essere i primi ad agevolare il lavoro di recupero palla del resto della squadra. La vocazione delle mie squadre è quella di creare tanto in attacco, ma a me va bene anche vincere dieci partite per uno a zero, l’importante è farlo da squadra in entrambe le fasi”.