La Triestina, guidata da un condottiero illuminato come Attilio Tesser, ha conquistato una salvezza che ha il sapore di una vittoria di campionato. Le parole del tecnico giuliano al termine della sfida con il Caldiero Terme trasudano un'emozione palpabile, la consapevolezza di aver compiuto qualcosa di straordinario in un contesto di avversità quasi insormontabili.

"Questa salvezza è una soddisfazione immensa per le condizioni in cui è stata ottenuta," ha esordito Tesser, con la voce rotta dall'emozione, sottolineando il peso specifico di un traguardo raggiunto partendo da una situazione disperata. "Vale più della vincita di un campionato. Trieste non merita di lottare per la quarta serie." Un'affermazione che racchiude l'amore viscerale di una piazza per i propri colori e la ferma convinzione di un allenatore che ha saputo infondere nei suoi giocatori una mentalità vincente.

Il racconto di Tesser ripercorre le tappe di una rimonta incredibile, iniziata quando la squadra giuliana giaceva sul fondo della classifica con un misero bottino di sei punti. "Siamo arrivati che la squadra aveva sei punti ed era ultima e ho convinto i miei collaboratori a questa follia," ha rivelato il tecnico, evidenziando la scommessa audace e la fiducia incrollabile nel potenziale del gruppo.

Il cammino verso la salvezza è stato costellato di ostacoli durissimi, con un calendario che ha messo la Triestina di fronte alle corazzate del campionato. "Dovevamo affrontare Padova, Vicenza e Novara, la prima, la seconda e la quinta in classifica e quei punti sono stati determinanti per arrivare dove siamo stasera fra mille difficoltà," ha spiegato Tesser, sottolineando come i risultati ottenuti contro le squadre di vertice abbiano rappresentato una svolta cruciale nel percorso di rinascita.

Sezione: Serie C / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 10:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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