Dopo aver torto la Turris dal mercato, rinnovando la sua gestione societaria per il quinto anno consecutivo, in settimana il presidente Antonio Colantonio è tornato a parlare, ribadendo alcuni concetti chiave della prossima stagione, via web, all’associazione di tifosi Orgoglio Corallino.
Il numero uno della Turris ha sottolineato il traguardo raggiunto nell’’ultimo campionato: “E’ stata una soddisfazione enorme aver riportato la Turris nel Professionismo dopo tantissimi anni. A questa si è aggiunta quella di aver raggiunto, l’anno successivo, una salvezza pseudo tranquilla, in un girone che aveva tutti i crismi di una serie B. Ora, alle porte c’è la nostra seconda stagione, come società, in terza serie. Un oceano nel quale dobbiamo ancora imparare del tutto a navigare. A breve presenteremo nuovi partner locali, magari all’inizio solo con uno spazio più marginale, con la speranza che la loro presenza possa diventare sempre più forte nel corso del tempo all'interno dell'organigramma".
Sugli obiettivi futuri: “Se con alcuni giocatori abbiamo toppato, non avendo reso per quello che ci aspettavamo, a differenza di altri che sono andati ben oltre le più rosee previsioni, correremo ai ripari proprio in quei ruoli, cercando di migliorare la rosa. Vogliamo costruire nel tempo una Turris che possa giocarsela sempre di più con qualsiasi avversario, ma potremo dire di voler alzare l’asticella, rispetto ad una salvezza tranquilla, solo quando ci saranno le condizioni per poter fare una pianificazione anche strutturale. Pensate, ad esempio, se un domani la Turris dovesse vincere il campionato di serie C. Dove andrebbe a giocare senza uno stadio omologato per una categoria superiore? Resto, comunque, una persona ambiziosa, alla quale non piace vivacchiare in eterno in terza serie. Ed è proprio per questo motivo che avevo messo in vendita la società, perché alla lunga, l’impossibilità di puntare ad obiettivi più importanti di una salvezza, potrebbe far venir meno gli stimoli giusti per continuare questa avventura. Liguori possibilmente idoneo anche per la B? Con la giusta determinazione di tutte le parti in causa è possibile… Ma è necessaria una gestione a 9 anni dell’impianto, affinché certi lavori se li possa accollare un privato. Capisco, tuttavia, il momento storico complicato per effettuare certi tipi di interventi, tant’è vero che do atto all’attuale amministrazione comunale di aver reso lo stadio conforme alla serie C con interventi importanti”.
Il presidente ha aggiunto: “Non vogliamo fare la parte di “cerentola”, ma nemmeno la Ternana di turno. Vogliamo una Turris che abbia orgoglio e forza, che magari ci possa far sognare come nella prima parte dell’ultimo campionato. L’obiettivo è migliorarci, senza dimenticare che quest’anno per poco non abbiamo centrato i playoff”.
Sulla riapertura degli stadi: “Mi piacerebbe che la mia gestione fosse ricordata non solo per il ritorno in serie C, ma anche per il record di abbonamenti, così come avvenuto con chi mi ha preceduto al timone della Turris”.
Infine, Colantonio riserva parole al miele per il suo uomo di fiducia, Rosario Primicile: “Finché durerà l’era Colantonio, non ci sarà mai una Turris senza Primicile. Per me è l’anima di questa società, è la persona che la gestisce fattivamente durante l’intera settimana. Le critiche, tuttavia, sono una cosa normalissima nel mondo del calcio. E vanno messe in conto quando ci si mette in gioco… Il diritto di critica è sacrosanto, ma l’importante è che si faccia con educazione e rispetto, senza andare sul personale”.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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